Come portare con voi la magia del Natale se decidete di trascorrerlo fuori casa, magari in una meta calda e con solo il bagaglio a mano? Qualche idea felice e poco ingombrante per festeggiare ovunque! 

Trascorrere il Natale lontano da casa è una scelta che può avere diversi risvolti positivi:

  • evita l’accumulo di quei 3-4-5 mila kg su cosce e fianchi, che per smaltirli, altro che work out, vi ci vuole il trasloco in palestra!
  • risparmia l’ennesimo strofinaccio da cucina con ricamata natura morta da parte della suocera. Che con quello dello scorso anno ne avete già una collezione che potrebbe riempire non dico tutto il Louvre, ma il Musée d’Orsay magari…
  • sarete assenti giustificati al pranzo/cena con parenti che non vedi, appunto, dal Natale scorso e che anche quest’anno cercheranno di rifilare sorsi di vino a tutti i minorenni presenti, compreso il 6 mesenne “ma su dai, un sorsino per festeggiare!”

ed altre amenità di questo tono.

Ma so cosa state pensando: “andare via per Natale non rischia di rovinare l’atmosfera di magia che i bambini vivono in questo giorno?” (non necessariamente correlata al sorsino di cui sopra…)

La famiglia è la magia

Partiamo dal presupposto che con i bambini più piccoli, già il fatto di trascorrere del tempo di qualità con mamma e papà è una magia. Un tempo lontano da lavoro, asilo, pulizie di casa, piccoli lavoretti di manutenzione e via discorrendo. Un tempo in cui mamma e papà sono felici di fare qualcosa che amano (cioè stare insieme e viaggiare) è già un tempo magico.

E’ vero che le feste natalizie, anche trascorse a casa, sono un ottimo modo per stare insieme. Ma io mi rendo conto di come, a casa, trovo sempre qualcosa da fare: la spesa, pulire a fondo la dispensa, sistemare l’armadietto dei medicinali. Cose per cui non ho mai tempo (o voglia) se lavoro. In viaggio, invece, stiamo tutti insieme davvero. Niente spesa, niente riordino degli armadietti, niente pulizie. Solo noi. E questo, per i bambini, è davvero bello ed importante. E quale occasione migliore per stare insieme se non il Natale?

Portare con sè il Natale

Ora, dopo la sviolinata sul vero significato del Natale, ci sta anche che si voglia portare con sè un po’ del brillio di luci, un po’ del glitter delle decorazioni, qualche ago di pino e, ovviamente, i pacchetti di Babbo Notale.

La cosa può risultare più o meno semplice in base alla meta. Se si sceglie come meta un family hotel in Trentino, ad esempio, non avremo alcun bisogno di gestire la questione addobbi. Se poi la meta invernale è stata raggiunta con mezzo proprio, l’unico escamotage da mettere in atto sarà quello di nascondere i pacchetti regalo dove gli occhi dei bimbi non possono frugare.

Se invece avete scelto una meta meno calata in clima natalizio e, per giunta, vi ci siete recati in volo… beh, qualche sforzo in più bisognerà farlo. Siete per giunta dei cultori del “solo bagaglio a mano” come noi? Allora via libera all’ingegno!

Noi l’anno scorso abbiamo trascorso il Natale 2017 a Gran Canaria con nostro figlio di allora 4 anni: belle spiagge e tante altre attività da fare con bambini. Ma ecco, tra infradito, piscine e sdraio l’atmosfera natalizia non è che spiccasse un granchè. Oddio, credo di aver visto dei pini finti addobbati a festa, tra una palma e l’altra, ma l’effetto era più desolante che natalizio.

Come fare per ricreare qualche tradizione della mattina di Natale anche qui? Ecco le nostre idee.

Calendario dell’Avvento

Ovviamente era impensabile portar via tutta l’impalcatura del calendario dell’avvento. Ma è stato invece facile portare con noi tutti i bigliettini corrispondenti ai giorni di vacanza. Ovviamente, avevamo preventivamente calcolato che in quei giorni non ci sarebbe stato possibile fare alcune cose, ma abbiamo invece potuto inserire altri tipi di regali e soprattutto di attività perfettamente adeguati al nostro viaggio. Ad esempio, per il giorno della partenza, il regalino era un piccolo gioco da poter fare anche in aereo per poter passare il tempo: due piccioni con una fava. Ma la cosa migliore è stata il 23 dicembre; il nostro folletto dell’avvento aveva previsto il noleggio del kayak; non sarà molto natalizio, ma chiedete al quattrenne quanti salti ha fatto quando ha aperto il bigliettino.

Albero di Natale

Portare l’albero di Natale non equivale esattamente al nostro concetto di “viaggiare leggeri”. L’idea di acquistarne uno, ancorchè piccolo, a destinazione non corrisponde invece alle nostre idee sull’evitare gli sprechi, anche perchè quell’alberello avrebbe dovuto rimanere là. Naaahhh, non è proprio da noi. Quindi, che fare?

Se avete il pollice verde e siete inclini allo sbattimento, potete acquistare una pianta in vaso autoctona, da addobbare e poi trapiantare in terra, ma questa operazione prevede una buona dose di fatica e di tempo e anche qualche attrezzo.

Noi abbiamo optato per l’alternativa meno sbattimento e che necessita di pochissime competenze: ci siamo portati da casa una vetrofania rappresentante un albero addobbato. Non è difficile trovarne nei negozi italiani a partire da dicembre; anzi su Amazon potete trovarle pure ad agosto 😉

Sarà facile attaccare il vostro alberello 2D ad una delle finistre del vostro alloggio, pronto per ospitare i regali nella notte della vigilia. Alessio ha anche voluto portare alcuni addobbi per decorare la stanza; ne abbiamo scelti alcuni piatti, rigorosamente infrangibili e poco ingombranti.

Accoglienza babbesca

Questa è la mia parte preferita: il piattino ed il bicchiere da lasciare a Babbo Natale. Ho sempre pensato che tutto quel latte non potesse fare troppo bene al buon barbuto e abbiamo quindi sempre lasciato qualcosa di più… forte. In genere del Mirto, da accompagnare a dei taralli. Ma perchè non lasciare invece qualcosa di locale? Noi ad esempio avevamo lasciato un bicchierino di Arehucas (il Ron al miele prodotto a Gran Canaria). Vi state chiedendo come abbiamo fatto con il resto della bottiglia, visto che viaggiavamo solo con bagagli a mano? Beh, mica potevamo avanzarla, ve l’ho detto che siamo contro gli sprechi!

Regali

Questa invece è la parte preferita di mio figlio (e immagino anche dei vostri). Purtroppo ancora non mi sono dotata del sacco magico di Babbo Natale e il solo bagaglio a mano non è certo molto capiente. Bisogna quindi fare delle scelte. Noi abbiamo portato un paio di pacchetti, quelli con la dimensione più ridotta (abbiamo scelto un piccolo pinguino peluche, che in onore del luogo è stato battezzato Quenaria e un libro formato tascabile). Sotto l’albero 2D, Babbo Natale ha anche lasciato una lettera in cui spiegava come avesse portato alcuni doni sotto l’albero a casa; un Babbo Natale moderno, il nostro, aggiornatissimo sui regolamenti di trasporto bagagli di Ryanair. Il nostro bimbo era elettrizzato di aver ricevuto una lettera direttamente da Babbo Natale e ancora più elettrizzato dal fatto che a casa lo aspettasse un altro albero con altri doni. “Mamma, quest’anno Natale viene 2 volte!”

E dopo aver scartato i regali? Al posto del pranzo a base di tortellini in brodo, un bel bagno al mare!

E se proprio non sapete rinunciare al pranzo in famiglia, potrete comunque organizzarlo al vostro rientro (magari senza dirlo ai parenti fissati con il sorsino di spumante!)

Buon viaggi natalizi a tutti!

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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