Open day a scuola, una “giornata aperta” offerta alle famiglie per conoscere la scuola ed entrare in contatto con lo staff che la gestisce. Un’occasione per vedere gli spazi, conoscere le attività che verranno proposte e respirare un po’ dell’aria che si respira in quella scuola. E che aria si respira nelle scuole di Desio e della zona di Monza e Brianza?

Poi arriva il tempo in cui i primi sorrisi, i primi passi, le prime parole, le prime scoperte sembrano essere così lontani. Ci accorgiamo che i nostri batuffoli profumati sono cambiati, sono cresciuti ed improvvisamente è già tempo di scegliere la scuola dell’infanzia.

Se penso a quando ero bambina io, la scelta della scuola dell’infanzia si riduceva sostanzialmente all’unica scuola di quartiere, quindi di fatto era una NON scelta. Oggi, invece, possiamo vantare un panorama molto più vario. Esistono scuole statali, comunali, paritarie o private con gli approcci più variegati: bilingue, steineriano, montessoriano, classico; le classi possono essere omogenee, eterogenee o non esistere proprio. E chi più ne ha, più ne metta. La scelta della scuola non è più così scontata, ma come sempre accade quando le opzioni sono numerose, orientarsi diventa difficile. Come possiamo districarci tra le svariate soluzioni offerte dal territorio? Per nostra fortuna, esistono gli open day.

Alla ricerca della scuola dell’infanzia a misura della mia bambina

Devo dire, senza falsa modestia, che mi sento estremamente preparata sulla materia. Se esistesse un premio per il miglior partecipante agli open day della provincia di Monza e Brianza, io ne sarei di certo insignita. E credo che potrei competere anche per i campionati nazionali, cavandomela egregiamente.

Quando Eva aveva solo due anni, avevo già stilato una mappa di tutte le scuole dell’infanzia del circondario, così da essere già pronta per la partecipazione agli open day dell’anno successivo. Nel frattempo, ogni occasione era buona per chiedere pareri ai già frequentanti, giusto per capire cosa se ne pensasse.

Non sono certo una che si fa influenzare dal parere degli altri, a maggior ragione se si tratta di persone pressoché sconosciute, magari agganciate al parchetto mentre si spinge l’altalena. Però, mi piace ascoltare altri punti di vista, perché delle volte possono offrire ottimi spunti di riflessione, anche se provengono da perfetti sconosciuti.

Ho quindi passato l’anno che andava dai 2 ai 3 anni di Eva a raccogliere informazioni sulle scuole materne di Desio (nostra città di residenza) e, lo ammetto, mi sono pure infiltrata ad un paio di open day con un anno di anticipo. Giusto per capire come funzionassero…

Quando finalmente è arrivato il mio momento, mi sono armata, oltre che dell’elenco degli open day delle scuole di Desio, anche di una lista di scuole fuori comune. Una piccola lista di scuole della provincia di Monza e Brianza, raggiungibili in tempi ragionevoli! Io sono quella che deve avere sempre un piano B 😉.

A cosa servono gli open day della scuola dell’infanzia

Con la mia lista di incontri e giornate aperte, sono partita fiduciosa di trovare presto la scuola giusta per noi, dopotutto avevo a tiro almeno 4 scuole papabili con recensioni positive (è da questa esperienza che ho capito che la percezione delle cose è e rimane estremamente personale. Ognuno di noi ha davvero metri di giudizio moooolto differenti).

Ma io con il mio elenco di incontri mi sentivo a metà dell’opera e poi, nel caso, avevo sempre il mio piano B nel cassetto…

Cosa mi aspettavo di trovare a scuola

Alcune cose erano per me fondamentali; la prima era il rispetto dei bambini e dei loro tempi. E poi l’idea che i bambini potessero fare esperienze diverse: manipolare, assaggiare, creare, costruire, pensare, tutto questo in una logica di gioco, inseriti in un ambiente accogliente e luminoso e con la possibilità di usare un bello spazio all’aperto.

Cose ovvie per un bambino di 3 anni, giusto? No, sbagliato!

Ho visto cose che voi umani...” avrebbe detto il replicante Roy se si fosse occupato di open day in Blade Runner.

Le prime ad essere depennate dalla lista furono le scuole “così vicine a casa” che sembravano la scelta più naturale. Mio papà avrebbe tanto desiderato andare a prendere la nipotina a piedi, ma l’idea di Eva seduta per buona parte del suo tempo a fare puzzle era per me da brividi; sarà che i puzzle non li faceva nemmeno a casa…

In un’altra scuola, la prima cosa che notai furono le regole, tante, tantissime regole appese ad ogni angolo. Mi sono vista piccola in quell’ambiente così grande e così rigido… brividi, di nuovo. Alla regola che non si parla durante il pranzo, ho capito, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che no, non ero nel posto giusto.

Perché, quando sei nel posto giusto, lo senti.

Per me, è quel posto dove, già entrando, percepisci un ambiente a misura di bambino, dove l’allegria è protagonista, dove chi ti accoglie è partecipe e ti rende partecipeDove senti che tuo figlio starebbe un po’ come a casa. Perché, come dice Dorothy nel mago di Oz “there’s no place like home“. Certo, nessun posto è bello come casa propria ma, aggiungo io, possiamo cercare qualcosa che ci vada vicino.

Ed è questo che ho provato quando ho varcato la soglia della scuola dell’Infanzia San Giorgio, una scuola dall’altra parte di Desio rispetto a casa. “Ma vai a San Giorgio? Ma non è lontana?” Certo che era lontana, rispetto a quella dietro casa,  ma Desio non è certo una metropoli ed un tragitto di 10 minuti di auto era un NON problema.

Soprattutto se si trattava di scegliere, per Eva, “quel posto bello come casa mia“.

Un posto dove saperla accolta, ascoltata, rispettata nei suoi tempi. Perchè non è necessario essere dietro casa, purchè a scuola si stia un po’ come a casa 😉.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio laboratori colore

I buoni motivi per scegliere la scuola dell’infanzia San Giorgio a Desio

Scegliere San Giorgio significa scegliere una scuola dove il bambino è al centro ed il suo ben-essere è una priorità. Una scuola, San Giorgio, dove i materiali più inusuali assumono ruoli di primo piano e dove anche gli spazi sono al servizio del bambino, non statici, ma modificabili in base alle attività del bambino,  soggetto attivo della scuola e non spettatore di essa. San Giorgio è anche una scuola dove chi si occupa dei bambini lavora in équipe stringendo un vero patto educativo con la famiglia che può trovare un orecchio attento, pronto a cogliere e dissipare ogni dubbio. Una scuola non solo accogliente, ma anche innovativa e “di spessore”.

Ecco che il tragitto diventava di “soli” 10 minuti, perché ero convinta che realtà di questo tipo potessero esistere solo nelle grandi città e non in cittadine nella provincia di Monza. E invece quella scuola è proprio nella “mia” Desio.

San Giorgio è un esempio di “buona scuola”, nella accezione letterale del termine, non in quella renziana, che non sempre attiva buone vibrazioni. Una di quelle scuole che non vengono scelte perché sono vicine a casa, ma soprattutto per la loro offerta formativa.

Ma a livello “formale” cosa la rende così speciale?

La maggiori ispirazioni della scuola dell’infanzia San Giorgio arrivano dall’approccio Reggio Emilia e dal Metodo Munari. Ma ha anche un altro pilastro fondante.

Avete mai sentito parlare di “open group”?

Open group: un modo differente di “fare scuola”

L’open group, in Italia chiamato “lavoro aperto”, è una teoria educativa che…  no, aspetta, rewind, non è questo. L’open group va oltre il puro concetto pedagogico, è una prospettiva di cambiamento, un atteggiamento, un percorso che gli adulti fanno insieme ai bambini, ma dove i veri protagonisti sono proprio i bambini.

Le origini dell’open group

L’approccio nasce a Berlino nei primi anni del 2000, da un’esperienza portata avanti nelle scuole d’infanzia, i Kindergarten. L’arrivo del nuovo millennio ha acceso negli addetti ai lavori la necessità di offrire una risposta adeguata al cambiamento sociale ed educativo che caratterizzava le famiglie. Una risposta nuova per condizioni nuove, partendo dall’assunto che bambini e famiglie non sono tutti uguali; le loro condizioni di vita, di stare insieme, i loro diritti sono nel tempo cambiati e richiedono modifiche degli interventi da portare avanti a livello scolastico, nella fascia 0/6 anni.

E’ così che il lavoro aperto sposta il focus, andando a porre attenzione ai processi e non ai risultati.

Nell’open group si lascia spazio alla libertà decisionale dei bambini e forse per questo, quest’approccio può spaventare molti adulti, genitori o insegnanti. Perché ci sfida a cambiare nella nostra relazione con i bambini, portando o dovendo accettare idee e soluzioni inusuali

Una sfida grande anche per gli adulti, che sono chiamati ad avviare riflessioni ponendosi domande per aprire la propria realtà a nuove possibilità di esperienza.

Come funziona il Lavoro Aperto

Alla base del lavoro aperto, ci sono una serie di concetti chiave semplici, eppure rivoluzionari nella loro applicazione alla scuola. Che quando te li descrive una pedagogista suonano melodiosi, come una poesia…

Differenziazione delle proposte e degli interventi

Ogni bambino è diverso e come tale dovrebbe essere considerato anche a scuola. La differenziazione delle proposte sulla base dell’unicità dei bambini è un’opportunità e un sostegno necessario al processo creativo e, soprattutto, permette la flessibilità dell’operato.

“Io sono io, io vengo percepito, osservato e vado bene così come sono!”.

In questo modo si gettano le fondamenta per la fiducia in sé stessi e per lo sviluppo di tutte le altre competenze.

Cambiamento

Il lavoro aperto crea movimento, processi aperti, sfide e opportunità che l’adulto deve saper cogliere e rilanciare con i bambini. Non un adulto che decide a priori, ma un adulto che cammina accanto e sostiene. Un adulto in grado di cambiare approccio iniziale e di cambiare continuamente seguendo il percorso che è il bambino a tracciare.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio lavagna magnetica

Achtsamkeit

“Il tempo delle piccole cose”, un tempo lento, a volte anche di ozio, che non è padre dei vizi, ma generatore di creatività. Un tempo che sa di cura, di uno sguardo che accoglie ed è capace di sostenere, accompagnare, contenere le esperienze di crescita dei bambini. Un sistema che funziona solo con adulti che reputano i bambini capaci di qualcosa, che si fidano di loro e che sono in grado di lasciarli liberi. Il ruolo dell’adulto non è quello di sorvegliarli o imporre loro delle idee, ma quello di sostenerli.

Riprogettazione degli spazi di gioco

Gli spazi di gioco devono essere ripensati per poter sostenere le curiosità, le domande e le esplorazioni dei bambini, nascondendo, allo stesso tempo, domande impertinenti tra i materiali di gioco.

I bambini hanno bisogno di spazi di gioco condiviso o individuale, perché il gioco è il loro modo di appropriarsi del mondo e allenarsi alla vita. Hanno bisogno di spazi di azione per muoversi liberamente, scatenarsi, sperimentare conflitti, poiché in questo modo conquistano il loro ambiente, sperimentano le loro forze e testano i loro limiti. E senza il conflitto questo sarebbe impossibile. Hanno bisogno di spazi per agire autonomamente e assumersi una responsabilità comune, perché è così che si cresce. Spazi per giocare, ricercare, per immergersi in altri ruoli, scoprire i loro potenziali. Solo così acquisiranno fiducia in sé stessi, autonomia e soprattutto autostima.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio il gioco simbolico

Materiali inusuali

Nel Lavoro Aperto si usano materiali naturali, di scarto, di recupero industriale: dalle pigne alle bobine passando per grandi latte di pomodoro svuotate. Non-oggetti che possono essere utilizzati in modi assolutamente diversi da bambino a bambino e da situazione a situazione. Uno stesso bicchierino può essere un contenitore di tesori oppure una casa di una città immaginaria o ancora blocco di costruzione di una piramide fantastica. Il materiale inusuale sostiene così la creatività dei bambini e ne stimola il pensiero divergente, invitandoli a produrre soluzioni alternative ad ogni situazione.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio materiali di recupero
Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio

Comunità educante

La quotidianità di un bambino ed anche la sua emotività vivono all’interno di diversi contesti: la famiglia, la scuola, il territorio. E’ importante, per l’equilibrio del bambino stesso, che queste diverse dimensioni possano non solo convivere, ma integrarsi a formare una comunità educante coerente che dia sicurezza e stimolo al bambino nel suo processo di apprendimento e di crescita.

Offerta formativa della Scuola dell’infanzia San Giorgio a Desio

Tutto molto bello, tutto molto poetico. Ma nello specifico, a San Giorgio che si fa?

Perché poi, al di là delle teorie, è anche importante capire che cosa offre nel concreto una scuola ai nostri bambini.

E’ importante sottolineare che la scuola mantiene un dialogo costante con le famiglie e cerca di restituire un pezzo della quotidianità dei loro bambini, all’interno della scuola.

Le attività svolte dai bambini infatti, vengono documentate attraverso fotografie e mostrate sia durante gli incontri con i genitori, ma soprattutto pubblicate (con i visi dei bambini non visibili) sulla pagina Facebook della scuola, in modo che le famiglie possano sentirsi partecipi delle piccole grandi scoperte dei loro piccoli.

Se andrete a curiosare tra le foto presenti sulla pagina Facebook della scuola, vi renderete conto che le attività previste sono tantissime e variegate. Questo permette di stimolare i bambini in modo globale, cogliendo spunti che arrivano dai bambini stessi e sostenendo i loro interessi in diversi ambiti.

Tra le attività possiamo citare momenti di avvicinamento dei bambini al pensiero scientifico, gli atelier della luce, il gioco simbolico e la costruttività. Il tutto accompagnato dalla lettura di libri significativi e di qualità.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio

La scuola propone anche inglese veicolare, un metodo di insegnamento in cui la lingua viene utilizzata come mezzo (veicolo) per apprendere altre discipline, come strumento per svolgere altre attività.

La scuola dell’Infanzia San Giorgio a Desio presta molta attenzione anche al corpo dei bambini, per loro strumento primario di comunicazione. Nel piano formativo, pertanto, sono previste sia educazione motoria che psicomotricità relazionare; in particolare, quest’ultima viene offerta con la collaborazione dell’Associazione Corpo e Movimento di Desio, molto conosciuta nella provincia di Monza per l’alta qualità del servizio e le competenze degli operatori.

Non da ultimo, i bambini hanno la fortuna di svolgere tutte queste attività in una cornice eccezionale e di recente realizzazione che non può che lasciare a bocca aperta grandi e piccini. L’allestimento degli interni e l’arredo della scuola sono infatti frutto di lavori di ammodernamento avvenuti nel 2019, in collaborazione con La Bottega di Mattia. La Bottega di Mattia è un piccolo laboratorio artigianale con sede a Brenna, nel comasco, che, dal 2012, si dedica alla realizzazione di giochi e complementi d’arredo in legno. Una collaborazione, quella tra il laboratorio e l’équipe della scuola, che ha dato vita ad ambienti accessibili, luminosi, in cui si traspare, potente, l’attenzione per la centralità del bambino.

La Bottega di Mattia ha anche contribuito alla progettazione e realizzazione dell’allestimento del grande giardino di cui la scuola è dotata.

Il giardino della scuola

Il giardino e gli spazi all’aperto della scuola dell’infanzia San Giorgio meritano una menzione a parte, per tutta una serie di ragioni..

In primo luogo perchè il giardino non è solo presente, ma è anche un luogo realmente vissuto. Cosa non scontata. Nella Scuola dell’infanzia San Giorgio, i bambini trascorrono molto tempo all’aperto, equipaggiati in maniera idonea allo svolgimento di attività outdoor.

Inoltre, quelli all’aperto non sono solo momenti di “sfogo”, come spesso siamo abituati a pensare. Le attività che vengono svolte all’esterno sono a tutti gli effetti parte integrante del progetto educativo; in giardino i bambini osservano, sperimentano, scoprono e accrescono le loro conoscenze e competenze. Ovviamente sempre sotto forma di gioco, che, per i bambini, è un affare serissimo. Ricordiamo, per altro, che stare all’aperto riduce anche il rischio di ammalarsi, contrariamente a quanto si è portati a credere.

Anche il giardino della scuola ha visto un’importante ristrutturazione nel corso del 2020, per mezzo di un progetto all’insegna dell’ecosostenibilità che ha coinvolto, oltre alla Bottega di Mattia, anche gli arboricoltori di Tree’s life, azienda che si occupa di potatura a regola d’arte e di abbattimenti controllati in treeclimbing. La scelta è stata quella di affidarsi a dei professionisti, non solo per “mettere in sicurezza gli alberi” perché non arrecassero danni ma anche per eseguire gli interventi più corretti per la salute dei tigli e degli aceri che popolano il giardino. E gli arboricoltori di Tree’s Life hanno lasciato ai bambini una splendida sorpresa: una casetta per uccellini e insetti ricavata nel fusto di un albero che aveva concluso il suo ciclo vitale.

Massimiliano ed Elisa della Bottega di Mattia hanno invece dato forma agli angoli e ai centri di interesse di gioco e scoperta, in modo davvero sapiente. Non si può fare altro che restare in ammirazione della tana che ricorda i pod scozzesi e irlandesi. E che dire della mud kitchen, una meravigliosa cucina all’aria aperta, con tutti gli accessori in dotazione. Ma non è “tutto qui”: nel giardino si trovano anche una parete degli attrezzi, l’osservatorio degli insetti, l’orto, la zona delle piante aromatiche…

Infine, vale la pena notare la pavimentazione scelta per il giardino che non è la solita gomma antishock. Il suolo del giardino è stato infatti ricoperto con del cippato, legno ridotto in scaglie, prodotto a partire da tronchi di recupero che altrimenti sarebbe finito in qualche deposito a marcire. Una economia circolare che trasforma un “rifiuto” in una risorsa. Il cippato non è solo un antitrauma naturale, è anche una fonte di sperimentazione per i bambini e, per di più, è bello esteticamente ed è anche profumato. Con impatto ambientale pari a zero.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio
Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio
Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio
Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio

Le persone della scuola San Giorgio di Desio

Ma una scuola non è solo fatta di attività, giardino e arredi, per quanto possano essere interessanti e belli.

Oltre a tutto questo, troviamo le persone. 

La psicologa Dott.ssa Laura Ceccato e la pedagogista Dott.ssa Francesca Morganti che si occupano del coordinamento, ma sono anche molto presenti nella quotidianità dei bambini e di supporto alle famiglie, qualora ve ne fosse bisogno.

Le insegnanti, ognuna con la propria personalità, le proprie sfumature, ma che non mancano certo di entusiasmo, di sorrisi, di preparazione e continuo aggiornamento, supportate anche da professionisti del calibro di Mao Fusina (indimenticabile la sua città infinita, amatissima dai bambini… e anche dagli adulti)

Una scuola perfetta?

No. Semplicemente perché nessuna comunità di persone può essere perfetta. A volte ci sono aspetti che vanno potenziati, altre volte un dato ingranaggio gira meno bene di quanto si vorrebbe. Non è una scuola perfetta, ma è una scuola che non chiede ai bambini di essere perfetti. E questo, per me, è fondamentale.

A questo punto diventa determinante considerare gli aspetti che sono importanti per voi, le caratteristiche che voi ricercate all’interno di una scuola dell’infanzia. Perché, sebbene tutti i genitori desiderino sapere i propri bambini felici e considerati, non tutti riteniamo efficaci gli stessi metodi. Se desiderate una scuola che insegni a colorare all’interno dei bordi oppure a leggere e scrivere in vista della primaria, ad esempio, la scuola dell’infanzia San Giorgio potrebbe non fare per voi. Idem se ritenete che sia fondamentale che i bambini vengano abituati a stare seduti e a lavorare ad un banco e non vi va tanto l’idea che vostro figlio possa uscire in giardino nei mesi meno caldi. Alla scuola dell’infanzia San Giorgio non troverete recite, saggi e lavoretti per le festività e i vestiti, al rientro, potrebbero non essere sempre immacolati.

Scuola dell'infanzia San Giorgio Desio manipolazione

Ovviamente, una scuola non può essere la migliore per tutti. Ma io so che, per noi, è stata fantastica!

Per chi fosse interessato a conoscere la scuola

Il progetto offerto dalla Scuola dell’infanzia di San Giorgio a Desio per l’anno 2023-2024 sarà presentato ai genitori durante la serata informativa che si terrà 30 novembre 2022 alle ore 20.30, nel corso della serata verrà illustrato l’approccio educativo.

Lo staff vi accompagnerà a conoscere gli spazi a disposizione, vi parlerà della quotidianità dei bambini all’interno della scuola, e vi spiegherà come si svolge il percorso di accoglienza e ambientamento.

Il 12 dicembre alle ore 17.00 ed alle ore 18.00 si terranno i laboratori esperienziali riservati ai bambini ed alle bambine. Per prenotarsi occorrerà inviare un’email all’indirizzo maternasangiorgio@tiscali.it.

open day infanzia san giorgio

Per qualsiasi ulteriore informazione la segreteria della scuola resta a vostra disposizione al numero 0362 309342.

4 Comments

  1. Nicoletta says:

    Ciao, bellissima fotografia della scuola che anche mia figlia sta frequentando! Siamo fortunate ad aver incontrato e cercato una realtà valida come questa..
    A questo punto ti vorrei chiedere in quale scuola primaria hai mandato i bimbi poi, perché non si trova nulla di pari livello! Grazie

    1. Giorgia says:

      Ciao,
      Alessio ha fatto due anni in una scuola pubblica (due anni molto difficili a livello generale, visto che ha iniziato a settembre 2019…), poi, quasi per caso, ci siamo imbattuti in un progetto scolastico esperienziale. E così, dalla terza fa parte del progetto Ad Artem, che ha sede a Seregno. Hanno una pagina Facebook, se vuoi dare un occhio. Domani mattina è previsto un open day, magari può interessarti. Se non dovessi riuscire domani, ti consiglio comunque di scrivere alle insegnanti, perchè di certo troveranno un modo per farti conoscere il progetto.

  2. Stefania says:

    Ciao,bell’articolo! Anche per me è presto, ma anch’io sto iniziando a guardarmi intorno e andare agli Open Day! Ma ho un forte dubbio,ho paura che facendogli frequentare una materna fuori da dove abitiamo,diventi uno straniero nel suo paese,e resti in po’ solo…che ne dici?

    1. Ciao Stefania,
      la domanda che ti poni è assolutamente legittima. Ed è per altro è una delle domande che mi sono posta anche io, ma al momento della scelta della scuola primaria.
      E’ infatti nella fascia di età successiva alla scuola dell’infanzia che cominciano a stringersi maggiormente i legami di amicizia. Quindi ti direi che in fase di scelta della struttura per l’infanzia l’essere fuori paese non è assolutamente un limite. Lo sarebbe molto di più affidarsi ad una scuola con un’impostazione che non ci piace, solo perchè comoda e vicina al quartiere dove viviamo. In bocca al lupo per la ricerca.

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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