Osteopatia e babywearing, seppur a prima vista differenti, sono due discipline che possono lavorare in sinergia per il benessere di mamma e bambino. Entrambe, infatti, si prendono cura del corpo di entrambi, con un’attenzione particolare alla postura e al movimento.

L’osteopatia può già essere di supporto per la donna in gravidanza e, dopo la nascita, può contribuire al benessere di mamma e bebé, trovando nel babywearing un valido alleato.

Ne parlano insieme l’osteopata Valentina Seghizzi e la nostra Giorgia, istruttrice Portare i Piccoli.

Come si legano osteopatia e gravidanza?

Le future mamme sanno che stanno andando incontro a enormi cambiamenti, sia mentali che fisici. Nei nove mesi che precedono il parto, il corpo delle donne cambia, si evolve e si modifica per accogliere una nuova vita.

Nei diversi trimestri della gravidanza, il sistema muscolo-scheletrico del corpo della donna va incontro a importanti modifiche. Rivolgersi all’osteopata aiuta a favorire i cambiamenti posturali causati dalla crescita del feto in utero, riducendo i disturbi che ne conseguono a carico del sistema muscolo-scheletrico in generale. I trattamenti osteopatici, inoltre, possono concorrere a preparare la donna al parto.

Quali benefici l’osteopatia porta al neonato?

E dopo la nascita?

Spesso i neonati presentano delle contratture o delle rigidità dovute al parto o a posizioni intra-uterine. Quest’ultime, solitamente, interessano i bambini podalici che, nascendo da parto cesareo, non passano attraverso il canale del parto ma possono accusare posizioni scomode mantenute durante i 9 mesi di gravidanza. Anche i bambini nati da parto gemellare, che hanno condiviso lo spazio uterino, possono presentare maggiormente contratture originate da posizioni all’interno del pancione.

Le rigidità presenti possono manifestarsi a livello del collo, della colonna vertebrale e della testolina dei neonati e possono creare diverse problematiche, come la difficoltà di attaccarsi al seno, reflusso o stitichezza e posizioni NON simmetriche della testa.

Se il bambino si attacca bene da un lato e non dall’altro oppure se si ha dolore ad un solo seno, è probabile che vi siano tensioni che impediscono al piccolo di aprire la bocca nel modo corretto.
Tramite l’utilizzo di tecniche delicate, non invasive, ma efficaci l’osteopata pediatrico può trattare il neonato con l’obiettivo di liberarlo da queste tensioni che lo disturbano e riducendo i disturbi correlati che si verificano nel bambino (come il reflusso o la stitichezza) e nella mamma (come il dolore al seno)

Osteopatia e babywearing

Un valido aiuto e sostegno per accompagnare i benefici del trattamento osteopatico nei primi momenti di vita è il babywearing, un valido alleato posturale per i piccoli portati ma anche per i grandi portatori.

Il babywearing rappresenta una modalità unica di sostegno emotivo nella relazione nascente con il proprio bambino. Dopo la nascita, il neonato viene catapultato in un ambiente molto diverso da quello a cui è stato abituato fino a quel momento ed il modo per rendere il passaggio il più dolce e rispettoso possibile, è quello di rendere le condizioni ambientali dove si troverà a vivere il neonato, il più possibile somiglianti a quelle del grembo materno.

“Portare i bambini” rende il passaggio e l’adattamento alla vita extrauterina meno brusco possibile. Il neonato ritrova le stesse sensazioni e stimolazioni che provava nell’ultimo periodo di vita intrauterina (movimento e ritmo), ha sostegno e contenimento, sente il calore, il battito del cuore e le voci.

Ma non solo. Il babywearing è un valido supporto nella modificazione delle posture viziate derivanti ad esempio dal sovra-utilizzo della posizione supina, della sdraietta e/o dell’ovetto. All’interno dei supporti porta-bebè, infatti, viene mantenuta una posizione verticale e non distesa, quindi il babywearing riduce le problematiche posturali viziate dal momento che il bambino non è mai appoggiato in posizione orizzontale se non quando dorme.

Inoltre osteopatia e babywearing possono essere molto utili nelle plagiocefalie, concorrendo nella prevenzione e nel trattamento.

Portare in fascia è anche un valido aiuto in caso di torcicollo posizionale, aiuta a gestire una corretta ergonomia e prevenzione della displasia dell’anca, è un supporto nel piede torto e nelle asimmetrie posturali infantili.

Osteopatia e babywearing possono aiutare anche la mamma, favorendo il recupero post-partum e alleviando i dolori a schiena e spalle che sono spesso associati alla vita con un neonato o con un bambino piccolo.

Per questo le due discipline, osteopatia e babywearing, possono contribuire in modo significativo al benessere di mamma e bambino, lavorando in modo sinergico e perfettamente equilibrato.

Valentina Seghizzi, Dottoressa Osteopata, riceve a Monza in Via Umberto Cagni, 6 ed a domicilio. Potete contattarla tramite mail all’indirizzo valentinaseghizzi.osteopata@gmail.com oppure telefonicamente al 348/5384432


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