La posizione a culla è quella in cui il bambino viene posizionato coricato, con il fianco appoggiato alla pancia del portatore. Questa posizione è spesso indicata come posizione utilizzabile dalla nascita dai libretti d’istruzione dei supporti ergonomici. Noi vi spieghiamo perchè sarebbe meglio evitarla (come anche indicato dalle maggiori scuole di babywearing).

La posizione a culla è quella tipica in cui vengono portati in braccio i neonati, quando posizioniamo il capo nell’incavo del nostro gomito e sorreggiamo la schiena con l’avambraccio.
(La posizione è però diversa da quella tipica dell’allattamento, in cui la pancia del bambino è a contatto con la pancia della mamma)

La posizione è  istintiva quando si portano neonati in braccio. Perchè è sconsigliata quando si porta un neonato in fascia? In braccio vale quasi tutto; la posizione, infatti, non viene “fissata” e difficilmente un bambino verrà tenuto in braccio nella stessa posizione per molto tempo. Questo, invece, può accadere quando si utilizza una fascia. Per questo motivo, continuate pure a portare i vosti bimbi in braccio come desiderate, ma quando portate in fascia o con altri supporti, è meglio rispettare la fisiologia del portare.

Posizione a culla

Perchè evitare la posizione a culla?

Diversi sono i motivi che ci portano a sconsigliare questa posizione. La motivazione principale è che può causare il fenomeno del “chin-to-chest” (mento al petto). Se non eseguita perfettamente, la posizione a culla può portare ad una flessione del capo del bimbo: il mento si reclina in avanti e va a toccare il petto. E allora? Facciamo un piccolo esperimento: provate a mettervi in questa posizione, con la testa reclinata in avanti ed il mento che tocca il petto. Cosa notate? Da una parte la scomodità, ma dall’altra, il fatto che respirare diventa più difficoltoso.

Accanto a questo primo e principale motivo, ne troviamo anche altri, che intervengono anche quando la posizione a culla è perfettamente eseguita. Coricando il bambino sul fianco, all’interno di un supporto, vengono infatti a mancare una serie di elementi benefici del portare in fascia. Ad esempio, si perde il fattore protettivo per la displasia dell’anca; le gambe, infatti, non sono divaricate come invece accade nella posizione verticale a ranocchio.

La posizione sdraiata, inoltre, non aiuta in caso di reflusso appunto perchè il bimbo è posizionato in modo orizzontale.

Dal punto di vista del portatore, la posizione a culla è generalmente meno confortevole; si tratta, infatti, di una posizione asimmetrica, con il peso del bambino sbilanciato da un lato. Si potrebbe obiettare che qiesto non rappresenta un grande problema, perchè il peso da portare è ridotto. La mia anima scienziata non poteva che applicare quindi il metodo scientifico. Ho provato quindi a posizionare la bambola didattica (di peso e dimensioni paragonabili ad un neonato) in posizione a culla. E non c’è che dire, il comfort è decisamente inferiore rispetto alla posizione verticale fin dai primi attimi. Certo, è una scomodità abbastanza sopportabile; ma se penso al fatto che i neonati vengono portati per lungo tempo… ecco, sento la mia schiena lamentarsi!

Posizione a culla

Quale posizione usare con i neonati?

Abbiamo capito che la posizione a culla è da evitare; allora, come portare i neonati? La posizione da utilizzare, anche con i più piccoli, è la posizione divaricata seduta. Il bambino è posizionato verticalmente, con la sua pancia appoggiata alla pancia del portatore (posizione pancia a pancia). Le gambe risultano aperte, ma la divaricazione non deve mai essere forzata. Infatti, è la legatura che si adatta al piccolo e mai il contrario.

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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