Per il vostro bambino si sta avvicinando il momento di imparare le tabelline e voi siete già atterriti all’idea? State pensando di prendervi un periodo di aspettativa dal ruolo di genitori e di delegare l’ingrato compito delle tabelline ad altri? Niente panico, abbiamo selezionato per voi tanti suggerimenti su come imparare le tabelline senza ansia e con un pizzico di divertimento.

Un giorno all’improvviso è arrivata la DAD

L’anno scolastico 2019-2020 ha messo anche noi genitori sui banchi di prova… o meglio, sulle cattedre. Se da bambina, per un certo periodo, ho desiderato fare la maestra, in età adulta ho compiuto scelte diametralmente opposte. L’esperienza della didattica a distanza mi ha confermato che no, l’insegnamento non era proprio nelle mie corde. A prescindere dalle attitudini del singolo rispetto all’insegnamento, la verità è che nessuno di noi, nemmeno nei più terribili incubi, avrebbe mai immaginato di trovarsi improvvisamente catapultato nel mondo della DAD.

Quanti di voi, alla sola vista dell’acronimo DAD, sentono scorrere un brivido freddo lungo la schiena? Io, quel brivido, continuo a sentirlo anche ora che la scuola è ripresa in presenza.

Durante il lockdown, mia figlia ha dovuto confrontarsi con svariati nuovi argomenti in tutte le materie e con lei, naturalmente, anche io. L’argomento in assoluto più temuto (almeno da me) sono state le tabelline. Dalle tabelline non si scappa, bisognerebbe impararle a memoria. Sì certo, ma non è che puoi legare tuo figlio alla sedia nella speranza che lui o lei si appassioni all’argomento come per magia. Bisogna trovare un modo per rendere il suppostone tabelline meno fastidioso.

Mentre le mie ansie da madre-maestra si facevano spazio tra le altre incombenze quotidiane, ho avuto conferma, ancora una volta, che spesso, per affrontare quella che percepiamo come una grossa difficoltà, basta avere una buona strategia.

È tempo di imparare le tabelline

In genere, le tabelline vengono introdotte a cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo quadrimestre della seconda primaria. Alcune maestre iniziano a proporle ai bambini già dal rientro delle vacanze natalizie, noi come immaginerete non siamo stati tra questi fortunati.

Ed ecco che ci siamo trovati a farle tutte in DAD. Dieci tabelline in pieno lockdown.

La maestra di Eva, nell’affidare questo compito, ha rassicurato i bambini dicendo loro di non preoccuparsi, perché tutti, chi prima chi poi, avrebbero imparate le tabelline. Bastava trovare la giusta strategia. E così è stato.

Noi abbiamo sperimentato un po’, spaziando tra diverse soluzioni, fino a trovare quella migliore per Eva. E abbiamo deciso di condividere con voi le tante alternative che abbiamo trovato per memorizzare le tabelline e che possono venire utili anche al di fuori dell’incubo DAD.

Tanti modi diversi per imparare le tabelline

Filastrocche e canzoncine

Se i vostri figli amano musichette e rime, Youtube diventerà un fedele alleato nella ricerca di filastrocche o canzoncine utili per imparare le tabelline. Noi per iniziare ci siamo affidati alla “canzoncina della tabellina del 2“. In effetti ha funzionato, in brevissimo tempo Eva ha cominciato a canticchiarla ovunque. Io tremavo all’idea che ci sarebbero state ad andar bene almeno altre 8 canzoncine. Ed invece oggi un po’ mi manca il povero gatto che per favorire la rima del sei si è trasformato in Fonzie di Happy Days.

Ed ecco la canzoncina della tabellina del due:

2×0 = 0 c’era un gatto tutto nero
2×1 = 2 era grasso come un bue
2×2 = 4 era un gatto tutto matto
2×3 = 6 diceva sempre “hey”

2×4 = 8 il gatto era cicciotto
2×5 = 10 mangiava pasta e ceci
2×6 = 12 giocava con gli elastici
2×7 = 14 tagliava con le forbici

2×8 = 16 due gatti sono identici
2×9 = 18 ma uno è un cucciolotto
2×10 = 20 i gatti son contenti

Una buona fonte di filastrocche di ogni argomento è il sito di Jolanda Restano filastrocche.it. Qui non mancano, naturalmente, le filastrocche sulle tabelline. Sono semplici, spiritose e possono anche essere scaricate e stampate, così da poterle completare.

Questa ad esempio è quella del 6, ma c’è una filastrocca per ogni tabellina. 

Potrete anche decidere di creare le vostre rime personalizzate, magari con l’aiuto dei piccoli alunni. Potrebbe essere un buon metodo per imparare meglio la tabellina o le tabelline dove i vostri bambini trovano le maggiori difficoltà di memorizzazione. 

Giorgia che ama le rime molto più di me, si è cimentata nelle prime strofe di una filastrocca sulla tabellina dell’otto:

8×1 = 8    questa DAD ci ha proprio rotto
8×2 = 16   se torna lei, mi servono i paramedici
8×3 = 24  di neuroni ne ho persi già centoquattro
8×4 = 32  stai pur certo che ci ricoverano ambedue

che dite le chiediamo di continuare?

I mandala

Per chi non è appassionato di parole, ma predilige il disegno o la geometria, il mandala (o ruota) delle tabelline può essere una soluzione da non sottovalutare. È un metodo di apprendimento che si basa sulla logica abbinando i numeri a delle figure geometriche. La spiegazione può apparire complessa, ma la realizzazione lo è molto meno. Come spesso accade, è più facile a farsi che a dirsi.

La preparazione richiede pochi minuti; sono necessari dei fogli, un piatto per poter tracciare un cerchio perfetto (se avete il compasso tanto meglio), un righello e una matita.

Aiutandovi con il piatto, disegnate un cerchio, attorno al quale riporterete alla stessa distanza ed in senso orario i numeri da zero a nove. A questo punto ripetendo la tabellina scelta, il bambino dovrà unire i punti corrispondenti alla cifra delle unità di ciascuna operazione.

Per la tabellina del due, ad esempio, la sequenza sarà: 0 2 4 6 8 0 2 4 6 8 0.

Così facendo, si ottengono figure diverse per le diverse tabelline. Anche se, in alcuni casi, le figure si ripetono (ad esempio la tabellina dell’1 e del 9, oppure del 4 e dell’8). Sarà divertente, per i bambini, notare differenze e somiglianze. Se preferite, magari per cominciare, potete tracciate sopra o a fianco ad ogni numero una linea o dei puntini, dove riportare per intero il risultato di ogni moltiplicazione.

Il mandala delle tabelline può essere realizzato anche in legno, posizionando dei chiodini in corrispondenza dei numeri unendoli poi con dei fili colorati o con dei piccoli elastici.

Il web ci fornisce file scaricabili con cerchi già pronti semplicemente da stampare. Mentre se optate per il legno, in caso siate incredibilmente sprovvisti di una sega circolare, vi dovrete rivolgere ad un negozio specializzato per il bricolage.

Il tubò pitagorico Quercetti

Per non perdere l’allenamento anche in viaggio o in gita, potete utilizzare Tubò di Quercetti, un gioco educativo compatto e facilmente trasportabile, che aiuta ad imparare le tabelline dall’1 al 10.

Il meccanismo di funzionamento si basa su due manopole colorate poste alle estremità del tubo, che possono essere girate per comporre la moltiplicazione. Una volta girate le manopole sui valori scelti, nella linea centrale compariranno sia il risultato della moltiplicazione impostata che il risultato della divisione corrispondente. Una sorta di tavola pitagorica portatile, ma molto più simpatica.

E a furia di girare sarà impossibile non memorizzare.

La tavola Montessori delle tabelline

Una delle prime cose che è stata detta ad Eva quando la maestra ha  introdotto la moltiplicazione è che la moltiplicazione è un’addizione ripetuta.

Su questo principio si basa la tavola Montessori delle tabelline.

L’utilizzo di questo strumento porta a costruire le tabelline attraverso l’osservazione e la dimostrazione che una addizione ripetuta non è altro che una moltiplicazione. Non scriveremo 6+6+6+6 ma, più semplicemente 6×4.

Il gioco si compone di un quadrato di legno suddiviso in dieci righe e dieci colonne con delle piccole conchette dove è possibile inserire delle palline. Il lato superiore ed il lato sinistro riportano entrambi i numeri da 1 a 10.

Per capire meglio il funzionamento, prendiamo ad esempio la tabellina del 6. Per rappresentare la moltiplicazione 6×1 i bambini posizioneranno una pallina per ogni casella da 1 a 6 nella prima colonna e scriveranno il risultato ottenuto sul loro foglio (6×1=6). Aggiungendo una colonna di 6 palline otterranno il risultato di 6×2, che scriveranno sullo stesso foglio del precedente (6×2=12) e così via, fino a completamento.

Questo sistema permetterà loro di creare in autonomia la tabellina, rendendola visiva, se ne semplifica la memorizzazione.

La tavola Montessori delle tabelline è uno strumento che potrete acquistare già pronto, questo che vi segnaliamo ha la tavoletta che misura 23 x 23 cm ed è realizzata in legno.

Se invece avete voglia di mettere a frutto le vostre doti di fai da te potrete realizzare la tavola Montessori praticamente a costo zero, con poco materiale di recupero. Da un cartoncino rigido (scatolone, scatola da scarpe) ricavate un quadrato da suddividere in 10 colone e 10 righe. Ogni cella deve essere abbastanza grande da potervi collocare un tappo di plastica. Incollate i tappi con la concavità verso l’alto, in modo che possano accogliere un fagiolo, una pallina o una una perlina di grandi dimensioni. Et voilà, la tavola è pronta.

Pytagora di Creativamente

Conosciamo bene il marchio Creativamente e giochiamo con soddisfazione con tanti dei loro giochi da tavolo. Hanno un catalogo di giochi educativi molto vario che spazia dalla geometria alla geografia, dalle scienze all’inglese senza dimenticare giochi di osservazione, velocità e strategia come ad esempio SuperGoal! ideale per gli amanti del gioco del calcio. Poteva quindi Creativamente non avere in catalogo anche un gioco che aiuta ad imparare le tabelline? Naturalmente no! Noi abbiamo usato Pytagora – Numbers in puzzle che è adatto anche ai più piccoli per prendere confidenza con l’argomento.

imparare le tabelline

Di cosa si tratta? È un gioco da tavolo composto da 126 pezzi di puzzle plastificati e in materiale spugnoso, rappresentanti i numeri da 0 a 9, i segni aritmetici di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione e quelli di uguaglianza. Il tutto potrà essere conservato in un pratico sacchetto di tessuto in modo da non spargere pezzi in giro per casa. Ovviamente il libretto di istruzioni fornirà svariate opzioni di gioco sia per cominciare ad avvicinarsi alla matematica, che per testare il proprio grado di preparazione. Si tratta infatti di un gioco consigliato dai 5 ai 99 anni, quindi adatto a tutta la famiglia, nonni compresi.

Tra le diverse opzioni di gioco vi è anche quella proprio per imparare le tabelline e tenersi in allenamento.

Ad ogni giocatore vengono consegnati 10 pezzi verdi con i numeri, gli altri numeri vengono messi nel sacchetto; mentre sul tavolo vengono scoperti i 7 pezzi con il segno di moltiplicazione e i 18 pezzi con il segno di uguaglianza. La partita si compone di 7 turni di gioco; nel corso di ciascun turno, si pescano a caso due numeri dal sacchetto e si prende un segno di moltiplicazione dal tavolo per comporre la corrispondente operazione. Se un giocatore ha il numero (o i due numeri) corrispondenti al risultato (in questo caso 15), prenderà un segno di uguaglianza e attaccherà tutto alla sequenza. Se più giocatori hanno i pezzi di puzzle necessari a completare la sequenza, potranno attaccare anche il loro risultato avendo cura di aggiungere sempre un uguale.

Ad esempio, pescando un 5 e un 3, si prenderà un x per comporre la sequenza 5 x 3. Chiunque abbia i numeri 1 e 5, attacca un uguale ed il risultato della moltiplicazione.

3 x 5 = 15 = 15 e così via.

Prima di passare al turno successivo, ogni partecipante pesca un numero dal sacchetto. Vince la partita chi, al termine dei 7 turni di gioco, avanza il minor numero di pezzi.

Le partite sono sempre piuttosto veloci, quindi permettono di avere diversi vincitori per ogni sessione di gioco.

Ma Creativamente ha, di recente inserito in catalogo una versione plus di Pytagora che si compone infatti di ben 252 pezzi di puzzle con numeri ed operatori.

Qui le sfide si fanno decisamente più complesse perché, oltre ai giochi che potete già fare con Pytagora – Numbers in puzzle, sono state introdotte parentesi, potenze, radici, frazioni e numeri decimali.

Siti e app (applicazioni) utili

Ormai in rete si trova di tutto e non mancano certo siti e applicazioni che possano aiutare ad imparare le tabelline o per fare un po’ di esercizio in maniera decisamente più appetibile rispetto ad una lista di moltiplicazioni o divisioni.

Un sito carino tra tutti è tabelline.it, che conta ben 13 giochi diversi che hanno come filo conduttore le tabelline. È possibile scegliere tra due versioni del gioco; nella versione facile, i quesiti sono in ordine crescente di difficoltà, mentre in quella difficile, la scelta delle domande è casuale. Man mano che si procede si sale di livello, si accumulano punti e vite aggiuntive. In caso di errore si perde una vita, ma si può ritentare fino ad esaurimento delle vite accumulate; per ogni errore, il computer restituisce la risposta corretta. Le modalità di gioco sono davvero molto semplici, come la grafica che accompagna i giochi. Non vi spaventate: le odiose musichette si possono silenziare!

Uno dei nostri giochi preferiti è Matematica sottomarina.

Se digitate “tabelline” nell’app store del vostro smartphone, ve ne apparirà una lista lunghissima. Come selezionare quella adatta dipende dai gusti dei vostri bambini e dal livello da cui partono. Alcune infatti sono proprio strutturate per aiutare i bambini nell’apprendimento, altre invece sono pensate come giochi o sfide di allenamento. Potete scaricarne e vedere come funziona, magari partendo proprio da quelle che abbiamo provato anche noi!

La prima è Spuq – impara le tabelline. È un’app piuttosto completa, perché propone anche un metodo di apprendimento delle tabelline in 5 fasi. Si parte con la ripetizione a voce alta della tabellina, il classico “treperunotre”, “treperduesei” ecc., si passa poi a completare con i risultati forniti le moltiplicazioni proposte, si procede aumentando man mano il livello di difficoltà, sino ad arrivare ad un mini test con diploma finale. Un modo per testare i progressi e per incentivare anche a proseguire con gli step più difficili. Oltre alla parte di apprendimento, troverete anche un vero e proprio gioco sfida a tempo, da fare 1 contro 1 dallo stesso smartphone.

Un’altra app che abbiamo provato è Math Genius! A differenza della precedente questa è la classica applicazione da utilizzare per esercitarsi un po’. È possibile fare esercizi o sfide a cronometro. Acquistando la versione pro, si sbloccano addizioni, sottrazioni e divisioni, oltre a rimuovere i messaggi pubblicitari.

Abbiamo testato anche Safari Math. Silenziata l’ipnotica musichetta, troviamo dei simpatici animaletti della savana che ci propongono, dai vari lati dello schermo, delle moltiplicazioni da risolvere. È un gioco strutturato su più livelli, con cronometro, vite e bonus. Nella versione lite sono disponibili i primi tre livelli, ma investendo 2,29 euro potrete sbloccare anche quelli successivi. Le istruzioni sono in lingua inglese, ma le immagini sono così intuitive che l’app risulta adatta anche a chi non padroneggia la lingua.

Se conoscete qualche altra app interessante, segnalatecela, la inseriremo in questo elenco aiutando altre famiglie a sopravvivere all’incubo tabelline, divertendosi!

Buono studio e buoni giochi, confidiamo che da oggi le tabelline saranno un po’ meno noiose!

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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