I neonati sbavano, è un dato di fatto. Sbavare infatti è una cosa molto comune nei bambini piccoli, a partire dai primi mesi e anche per tutto il primo anno di vita. Perché accade? E come si può ridurre al minimo il fastidio per noi e loro?

Prima di avere figli, mi domandavo perchè tanti bambini indossassero dei bavaglini, ben prima che iniziasse il momento della pappa.

Poi sono nati i miei piccoli rubinetti di bava figli ed ecco la rivelazione! Era un tentativo (non sempre efficace, a dir la verità) di assorbire tutta la saliva fuoriuscita da quelle boccucce di rosa, per salvare i vestiti ed evitare che mento, collo e petto dei pargoli fossero continuamente allagati. Perché i neonati e i lattanti sbavano… e anche parecchio!

Ma a cosa serve una tale quantità di saliva?

La saliva: molto più che acqua

La saliva (volgarmente chiamata bava o bavetta e, per i lombardi, anche bauscia) è un liquido a pH normalmente neutro che viene fisiologicamente prodotto nel cavo orale da 6 ghiandole salivari maggiori più diverse altre ghiandole minori. Il fatto che esistano diverse ghiandole in grado di secernere saliva dovrebbe già darci un’idea del fatto che questo liquido corporeo, spesso bistrattato e associato a cose spiacevoli, è in realtà molto importante per il corpo umano.

La saliva è composta per il 98% di acqua, nel restante 2% troviamo elettroliti di vario tipo (tra cui calcio e fosfato), muco, alcuni ormoni steroidei, sostanze antibatteriche e antifungine come la lattoferrina e le immunoglobuline (anticorpi) e diversi enzimi (lipasi, amilasi, lisozima ed altri). Questa composizione ci dice molto della variegata quantità di funzioni a cui assolve la saliva.

La prima cosa che ci può venire in mente è il fatto che serva ad ammorbidire i cibi ed, in effetti, grazie alla saliva possiamo mangiare cibi anche molto secchi. Ma non solo, la saliva trasporta gli ioni calcio, fluoro e fosfato in tutto il cavo orale e lo deterge, allontanando residui di cibo, ma anche batteri che non sono ancora adesi alle superfici. Inoltre, mentre mastichiamo, gli enzimi contenuti nella saliva scompongono il cibo in componenti più semplici prima che arrivino allo stomaco. La saliva è fondamentale per la digestione ed è per questa ragione che ne viene prodotta in abbondanza, quando sentiamo il profumo di qualche cibo appetitoso, facendoci venire, appunto, l’acquolina in bocca.

Ma la saliva ha anche un ruolo protettivo, limitando l’insorgere di infezioni a carico della bocca. Lattoferrina, immunoglobuline e lisozima svolgono un’azione antimicrobica, agendo su batteri e funghi che entrano nel cavo orale. Questo può essere particolarmente importante con i bambini piccoli, che hanno l’istinto di portare alla bocca le mani, ma anche i piedi e una serie infinita di oggetti, non sempre pulitissimi…

Ma anche alla luce di tutto questo, la visione dei nostri piccoli sempre umidicci e l’idea della quantità di bavaglie da lavare ogni settimana non risultano comunque piacevoli. Ma perchè i bambini sbavano così tanto?

Perché i bambini piccoli sbavano?

Nelle prime settimane di vita, i neonati non producono molta saliva, semplicemente perché non ne hanno bisogno. Nutrendosi esclusivamente di latte, infatti, non hanno bisogno di ammorbidire cibi secchi; inoltre, i componenti del latte sono di per sé piuttosto semplici, quindi il sistema digestivo non necessita di molto aiuto da parte degli enzimi presenti nella saliva. L’aumento della produzione della saliva compare quando il corpo dei bambini comincia a prepararsi per il passaggio ad una alimentazione che comprenderà anche cibi solidi.

L’aumento della produzione di saliva compare tra i 3 ed i 6 mesi di età; ed ecco che i bambini cominciano a sbavare. Potremmo anche parlare di scialorrea, termine con il quale si indica una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di saliva nella cavità orale; questo può anche essere associato ad una aumentata produzione di saliva, ma non è detto.

Attenzione: bambini che sbavano non sono necessariamente pronti per cibi diversi dal latte; vi sono infatti altri (e più importanti) parametri che vanno tenuti in considerazione per iniziare l’introduzione del cibo solido (o semi-solido) che dovrebbe avvenire solo a partire dai 6 mesi di età.

Deglutire, che fatica!

Gli esseri umani producono da 1 a 2 litri di saliva al giorno. Sorprendente, vero? Noi non ce ne accorgiamo perchè siamo dei “professionisti” nel gestire l’accumulo deglutendo la saliva, man mano che si forma. Questo avviene negli adulti, così come nei bambini più grandi. I bambini piccoli, però, non hanno ancora raggiunto uno sviluppo muscolare ed una coordinazione sufficienti da permettere loro di ingoiare tutta la saliva che producono. Il pieno controllo della deglutizione, infatti, non viene raggiunto prima dei 18-24 mesi. Ecco perchè nei bambini più piccoli si verifica un accumulo di saliva all’interno della bocca.

C’è anche un altro fattore da considerare. I bambini piccoli sono sprovvisti dei denti davanti. Questo cosa c’entra con la saliva? Questi denti funzionano come una vera e propria barriera, che impedisce, almeno parzialmente, la fuoriuscita della saliva. Se una bocca è sprovvista di questa “diga”, la saliva non sarà arginata all’interno della cavità orale e, quando le ghiandole salivari iniziano a produrre di più e i fluidi si accumulano, il bambino inizierà a sbavare.

Ricapitolando: il fatto che i bambini piccoli sbavino non è dovuto ad una iper-secrezione di saliva, quanto piuttosto a una difficoltà a mantenere la saliva all’interno della bocca e a deglutirla. Alla base del fatto che i bambini sbavino, quindi, non c’è generalmente una produzione esagerata di saliva da parte delle ghiandole salivari. Tranne che in un caso…

Arrivano i denti

La dentizione è una delle maggiori cause di scialorrea nei bambini. Quando spuntano i dentini, i bambini sembrano sbavare più del solito. Questo avviene perchè, alla normale incapacità di trattenere la saliva all’interno della bocca, si unisce una iper-secrezione di saliva da parte delle ghiandole salivari. L’eruzione di ogni dente, infatti, porta alla stimolazione di alcuni recettori presenti sulla mucosa orale e alla iper-attivazione delle ghiandole.

È importante notare che la saliva svolge un ruolo importante nella protezione e nella maturazione dei denti appena spuntati. La corona di questi denti, infatti, è completamente formata a livello morfologico, ma non lo è a livello microscopico (cristallografico). L’interazione con la saliva e con le componenti che essa porta (calcio, fosforo, magnesio e fluoro ed altri) aiuta a far maturare lo smalto dei denti, aumentandone la durezza superficiale, diminuendone la permeabilità ed anche proteggendoli dalla carie.

Salivazione e irritazione cutanea

Abbiamo visto che la saliva può svolgere funzioni molto importanti nel corpo umano, purtroppo, però può anche essere causa di qualche fenomeno meno gradevole. La presenza costante di saliva sulla pelle e il fatto che la pelle rimanga costantemente umida può infatti portare alla comparsa di una irritazione cutanea. Questa irritazione compare generalmente intorno alla bocca, in particolare sotto il labbro inferiore, e sul mento dei bambini, ma non solo; la saliva può infatti accumularsi nelle pieghe del collo irritando la pelle in questo punto. Inoltre, la saliva che cola o i tessuti bagnati a contatto del petto possono portare l’irritazione persino qui.

L’eruzione cutanea connessa alla salivazione si presenta, tipicamente, come un insieme di chiazze piane o leggermente rialzate dal colore rossastro. La pelle può anche assumere un aspetto screpolato, con piccole fenditure superficiali dovute alla macerazione della cute. Lo stesso tipo di irritazione, limitato alla zona intorno alla bocca, si può riscontrare anche con l’uso protratto del ciuccio, che tende a mantenere bagnata la pelle con la quale il ciuccio stesso è in contatto.

Le irritazioni possono essere lenite e curate con l’applicazione di creme idratanti delicate; il vostro pediatra o un dermatologo pediatrico vi sapranno consigliare il trattamento giusto per il vostro bambino, in base al tipo di pelle, all’età e alla manifestazione dell’irritazione..

Come prevenire l’irritazione cutanea

Per prevenire l’irritazione, la cosa da fare sarebbe evitare il contatto tra la saliva e la pelle. Ora, chiunque abbia avuto un bambino sbavatore, sa bene che si tratta di una Mission Impossible. Quello che si può fare è limitare il più possibile questo contatto e ridurre il tempo in cui la pelle rimane bagnata, per contenere la macerazione.

Per fare questo, è bene pulire spesso le parti che i bambini sbavano, utilizzando un panno morbido e delicato sulla pelle. La cosa migliore è quella di usare una pezza di cotone asciutta, avendo cura di tamponare e non strofinare. Lo strofinio, infatti, potrebbe peggiorare la situazione, irritando la pelle delicata dei bambini e rimuovendo il film idrolipidico di protezione, (che nei bambini è, per di più, “incompleto”).

I bavaglini sono senza dubbio di aiuto per preservare i vestiti dei bambini che sbavano e alleggerire un po’ le routine di lavaggio e affini per voi. È buona norma averne a disposizione una buona scorta e cambiarli spesso: appena la sentite inumidita, sostituite la bavaglina, in modo da minimizzare il contatto della saliva sulla pelle e prevenire, così, le irritazioni.

E se i bambini sbavano durante la notte? Prima di metterli a dormire, potete applicare sulle zone “a rischio bavetta” una crema barriera che isoli la pelle dall’umidità. Io trovo molto buona la Crema protettiva alla Malva Bianca di Weleda. Si tratta di una crema pensata per la zona pannolino, ma va benissimo per tutte quelle situazioni in cui è necessario isolare la pelle dall’umidità.

Quando è il caso di rivolgersi al medico?

I bambini piccoli sbavano: questo è normale e fisiologico per moltissimi bambini, dai primi mesi fino a quando raggiungono il pieno controllo dei muscoli addetti alla deglutizione. In alcuni momenti, questo fenomeno appare anche più evidente, come nel momento in cui spuntano i dentini. Quindi, nella maggior parte dei casi, non bisogna allarmarsi quando troviamo i bavaglini umidi, bagnati, talvolta fradici di saliva. Anche più e più volte al giorno.

Detto questo, vale però la pena notare che, in alcune situazioni, è necessario prestare particolare attenzione a questo fenomeno, perchè potrebbe indicare che qualcosa non va. Soprattutto se vi sono cambiamenti repentini nella salivazione o se compaiono anche altri sintomi che possono ricondurre a situazioni per le quali è necessario l’intervento di un medico.

Se il vostro bambino inizia improvvisamente a sbavare, la sua pelle ha un colore violaceo e mostra difficoltà respiratorie, può significare che ha le vie aeree ostruite. In questo caso, chiamate i soccorsi e attivate le procedure che avete appreso durante un corso MSP, procedendo con la manovra di disostruzione in caso che l’ostruzione sia totale.

Ma vi sono anche altre situazioni che possono portare ad una abbondante scialorrea. Tra questi, una causa molto diffusa sono le infezioni respiratorie. Ad esempio, un mal di gola può portare il bambino a diminuire la deglutizione, perchè l’atto della deglutizione provoca dolore; in questi casi, il bambino tenderà a sbavare più del solito.

Una scialorrea abbondante che persiste oltre i primi anni di vita può segnalare situazioni di malocclusione, di deficit della deglutizione connesse a problematiche del cavo orale, di macroglossia o anche di disprassia orale. In questi casi, oltre al fatto che sbavano in modo protratto, i bambini mostrano altri segni indicatori che possono spaziare, in base alla problematica, dalle difficoltà di linguaggio, alla tendenza a respirare con la bocca aperta, dall’incapacità di soffiare o bere dalla cannuccia alle difficoltà di masticazione, etc. In questi casi, è opportuno valutare con un medico il da farsi ed eventualmente rivolgersi a specialisti come otorinolaringoiatra, neuropsichiata infantile, odontoiatra o logopedista.

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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