Tutti i modi per etichettare il materiale scolastico dei bambini per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria per contrassegnarlo e renderlo riconoscibile.

Quando andavo a scuola io (no, non era il Giurassico), ricordo che i giorni prima dell’inizio della scuola erano dedicati a ricoprire libri e quaderni con fodere di plastica in modo da proteggerne le copertine ed evitare che, durante l’anno, i libri si rovinassero sballottati dentro la cartella, prima, e dentro lo zaino, poi.

L’unico contrassegno che ho avuto è stato quello che identificava il mio armadietto alla scuola materna (che poi tutti chiamavano asilo) e che era apposto anche sulla mia piccola sacca a quadretti bianchi e rosa. Ricordo anche che, mentre già pregustavo un contrassegno con fiocco, stella o cuoricino, come le mie amiche, a me venne assegnato quello con forchetta e coltello. Forse avrei dovuto riflettere sui segnali che l’universo mi stava mandando…

La scoperta di dover etichettare il materiale scolastico dei bambini è arrivata a sorpresa prima dell’inizio della scuola di Alessio, anni fa. E diciamocelo, una di quelle sorprese di cui avrei fatto volentieri a meno… Negli anni, ho sperimentato vari metodi per contrassegnare il materiale (tessile o di cartoleria), fino ad arrivare a trovare il mio metodo preferito. Già, perchè di modi per contrassegnare gli oggetti che vengono portati a scuola ne esistono svariati, basta solo trovare quello che fa per noi!

Etichettare matite, pennarelli, cancelleria… benvenuti alla scuola primaria

Non avrete una reale percezione di quante cose servano alla scuola primaria, finchè non comincerete a contrassegnarle tutte con il nome del vostro pargolo o della vostra pargola. Matite, penne, matite colorate, pennarelli, temperino, gomma, forbici, una quantità sproporzionata di quaderni e libri e sono certa di che mi sto dimenticando qualcosa.

Etichettare il materiale scolastico può avere una serie di funzioni: evitare conflitti tra bambini (e anche tra mamme, talvolta), non caricare l’insegnante di improbabili riconoscimenti di materiale, insegnare ai bambini a prendersi cura del proprio materiale. Non illudetevi, però, nonostante etichette, contrassegni, personalizzazione, i vostri pargoli e pargole non mancheranno di smarrire quantità, talvolta ingenti, di materiale, che voi dovrete prontamente rimpiazzare.

Se, a questo, aggiungete anche il consumo smodato di matite colorate (verde e azzurro in testa, tantissimi prati e cieli immensi), realizzerete presto che, la procedura di contrassegno e personalizzazione, deve essere il più veloce e pratica possibile.

Sistemi per etichettare il materiale scolastico ce ne sono svariati, scegliete quello che più vi soddisfa.

Etichette adesive da compilare

Cosa c’è di più ovvio, per etichettare, che usare delle etichette? In commercio ne trovate di vario tipo:

  • Pretagliate bianche semplici. Vi ricordate quelle etichette bianche ordinatamente disposte su fogli giallini che sembravano oleati? Io le usavo per contrassegnare i quaderni e i libri che dall’esterno apparivano tutti uguali, tassativamente ricoperti da plastica opaca (che “se no si sciupano”). A parte il momento Amarcord, quelle etichette esistono ancora, ed esistono di ogni dimensione, per etichettare il materiale scolastico di qualsiasi foggia. Fogli di etichette e penna o pennarello a punta fine: minima spesa, massima resa in termini di versatilità. Siete autorizzati anche a assoldare l’alunno, per scrivere il proprio nome sulle etichette. Per responsabilizzarli, solo per responsabilizzarli, è chiaro…
  • Colorate pretagliate. Se il vintage non esercita un gran fascino per voi e quelle etichette bianche su foglio giallo proprio vi fanno ribrezzo, potete anche optare per soluzioni esteticamente più accattivanti, con contorno colorato o piccole decorazioni. Il procedimento è sempre lo stesso: penna, etichetta da compilare e santa pazienza. Il prezzo invece sale.

Etichette adesive personalizzate

Le etichette adesive personalizzate vi risparmiano il passaggio di scrivere il nome di vostro pugno, ma non è solo questo il vantaggio. Una grande soddisfazione può arrivarvi dall’effetto estetico finale. Le matite colorate ordinatamente disposte nell’astuccio, tutte con la stessa etichetta colorata, fanno davvero il loro figurone. Peccato che sia una visione fugace: dal secondo giorno avrete a che fare con moncherini spuntati o mordicchiati e le etichette adesive, che strenuamente resistono, limitano solo in parte il disastro estetico.

Di aziende che forniscono etichette adesive per materiale scolastico ce ne sono a bizzeffe online e spesso trovate anche questo tipo di servizi nelle cartolerie fisiche. Chi esegue questo tipo di servizio fa a gara per offrire prodotti belli, colorati, con decorazioni accattivanti e che piacciano a grandi e piccini, non avete che da scegliere le etichette che più vi piacciono, al prezzo più competitivo.

Etichettatrice

Se avete voglia di fare un piccolo investimento, potete acquistare una etichettattrice casalinga. In questo modo, non correte il rischio di rimanere improvvisamente sprovvisti del necessario per etichettare il materiale scolastico. In commercio trovare macchinette per produrre etichette in rilievo (che fa subito citofono anni ’90), ma ci sono anche etichettatrici che producono classiche etichette piane.

Il problema dell’etichettatrice? Sviluppa dipendenza! Scommettiamo che vi troverete ad etichettare tutto, dal materiale scolastico, ai barattoli in cucina, alle scatole di vestiti?

Pennarello

La soluzione a cui, all’inizio, forse non pensi; quella che ti viene in mente nelle situazioni di “emergenza” in cui hai finito le etichette (o la pazienza). L’uovo di Colombo della personalizzazione del materiale. Un pennarello indelebile a punta fine, con cui scrivere direttamente sul materiale. Semplice, economico, versatile e che non prevede il doverci pensare prima. Certo, forse non è la più bella di tutte, ma al dodicesimo pastello giallo da etichettare, vedrete che comincerete ad amarla anche voi.

etichettare materiale scolastico

Non servono particolari pennarelli, uno a punta fine della Stabilo o della Staedtler andrà benissimo, non sbava ed è duraturo (soprattutto sulle matite, un po’ meno sulla plastica, sono sincera).

Carta, inchiostro e scotch

Un’altra soluzione casalinga consiste nello scrivere il nome del bambino o della bambina su dei rettangoli di carta che andranno poi attaccati sul materiale scolastico usando del nastro adesivo trasparente. Potete farlo a mano, ma è molto più veloce farlo usando una stampante, “basterà” tenere un file con un fac simile delle giuste dimensioni, stampare, ritagliare e attaccare sul materiale.

Che lo si faccia a mano o usando un PC, trovo questa soluzione piuttosto macchinosa, ma può essere un’opzione in casi di emergenza oppure in sostituzione del solo pennarello quando dovete etichettare il materiale scolastico di colore scuro o materiale di plastica su cui non rimane bene l’inchiostro.

etichettare materiale scolastico

Etichettare materiale in tessuto

Alla scuola materna, ma anche prima, all’asilo nido, spesso la richiesta è di contrassegnare i vestiti che vengono portati per un eventuale cambio dei bambini: mutandine, magliette, pantaloncini, calze, oltre alla sacca che li contiene. Anche in questo caso, esistono diverse soluzioni.

Etichette da cucire

Per quanto mi riguarda, l’opzione “da cucire” è quella con più alto tasso di sbattimento, considerando che non attacco nemmeno un bottone da un numero imprecisato di anni. Non si può negare, però, questa soluzione presenti dei vantaggi, come la resistenza ai lavaggi anche ad altissime temperature, all’asciugatrice e al lavaggio a secco. Se cucite bene, le etichette di questo tipo sono pressochè eterne. Peccato, però, che eterna non sia la durata dei vestiti, considerata la crescita dei bambini…

Se ago e filo sono i vostri strumenti del mestiere, potete scegliere tra due diverse opzioni:

  • Etichette personalizzate. Ci sono aziende che stampano etichette con un testo indicato da voi, così come avviene per le etichette adesive personalizzate. Voi dovrete solo tenervi pronti con ago e filo, per procedere alla cucitura.
  • Fettuccia bianca. Una soluzione più versatile, soprattutto se avete più figli, è quella di acquistare una fettuccia bianca sulla quale scrivere il nome in autonomia, usando un pennarello indelebile, meglio se con inchiostro adatto ai tessuti.

Etichette termoadesive

Le etichette termoadesive sono una soluzione che spopola tra le famiglie di bambini in età pre-scolare. Al posto di ago e filo, qui vi servirà un ferro da stiro, ma la procedura è semplicissima e non richiede grandi doti da massaia. Passando il ferro caldo sull’etichetta appoggiata sul tessuto, il calore attiverà la colla presente sull’etichetta che si andrà quindi a legare al tessuto, indissolubilmente. O quasi…

In realtà, può capitare che le etichette termoadesive si stacchino dal capo di vestiario, sopratutto dopo diversi cicli di lavaggio; la resistenza dipende anche dalla qualità delle etichette stesse e, talvolta, dalla fortuna. In ogni caso, come detto, i vestiti dei bambini non durano così tanto e le etichette termoadesive rimangono una buonissima opzione per contrassegnare.

Anche in questo casi, esistono due differenti opzioni:

  • etichette termoadesive personalizzate. Esistono svariate aziende che offrono questo tipo di prodotti: petit-fernand, ludilabel, stikets, stickerkid e via discorrendo. Se siete delle fan di Amazon, sappiate che anche questo colosso dell’e-commerce offre questo tipo di servizio. Tutte funzionano, più o meno, allo stesso modo: scegliete colori, decori e inserite il testo, le etichette termoadesive vi arriveranno a casa pronte da essere stirate sul materiale.
  • nastro termoadesivo da personalizzare. Una soluzione più basica, ma anche più economica e versatile, è quella di dotarsi di un rotolo di nastro termoadesivo, il funzionamento è lo stesso, ma in questo caso, sarete voi a scrivere nome e cognome prima di stirarlo sui vestiti. Se avete più figli, questa può essere davvero un’opzione interessante e decisamente economica.

Pennarello per tessuti

Usando un pennarello indelebile, meglio se adatto ai tessuti, potete contrassegnare i capi di abbigliamento scrivendoci direttamente sopra, su un orlo nascosto oppure sull’etichetta. Facilissimo, rapido e versatile; l’unica accortezza è quella di controllare periodicamente che la scritta non si sia cancellata o sbiadita durante i lavaggi.

Scrivere direttamente con il pennarello è una buona opzione quando avete a che fare con tessuti chiari, mentre è poco funzionale e visibile in caso di sfondo scuro. ma a voi sono sempre piaciuti i vestiti chiari, no? 😉

Timbri

I timbri sono una soluzione rapida con cui poter etichettare molti oggetti in poco tempo. Scegliete timbri con inchiostro adatto a tessuti e oggetti, in questo modo potrete utilizzare lo stesso timbro sia sugli indumenti che sul materiale scolastico di dimensioni medie e grandi. Usare il timbro per personalizzare cancelleria di piccole dimensioni (matite, pennarelli etc), credo sia invece troppo macchinoso.

In genere, si tratta di timbri autoinchiostranti che utilizzano inchiostro nero, quindi se dovete etichettare il materiale scolastico di colore scuro, dovrete apporre un’etichetta chiara su cui effettuare il timbro.

In commercio, trovate due tipi di soluzione:

  • timbri personalizzati. Comunicate all’azienda produttrice il testo che vi serve e lei vi farà recapitare un timbro pronto all’uso: decisamente comodo e pratico, anche se non versatile, visto che il testo non può essere variato. Ma sono così carini, che forse riuscirete a convincere i pargoli a fare da sè.
  • timbri fai da te senza testo preimpostato: questo tipo di timbri permette di cambiare il testo in autonomia, quindi uno stesso timbro può essere usato per diversi figli o per diverse esigenze di testo, per tutte le volte che vorrete fino al termine dell’inchiostro contenuto.

Bene, a questo punto non resta che mettersi all’opera, la scuola sta per iniziare (evviva!!!)

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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