Itinerario di 2 giorni per visitare la capitale della Georgia con un bambino di 6 anni e una bambina di 10 mesi. Tbilisi con bambini, ovviamente senza passeggino

Tbilisi è la capitale e maggiore città della Georgia. No, non la Georgia di Miss Rossella, la Georgia quella di Stalin. Che detta così suona un po’ male, ma che in realtà è una terra splendida, con un popolo meraviglioso molto amante dei bambini.

Il centro della città vecchia riassume perfettamente la storia di un paese dal passato lungo e complicato, che ha attraversato la dominazione persiana, prima e quella russa, poi. E così, sulle sponde del fiume Mtkvari (più conosciuto con il nome turco Kura), tra le vie di ciottoli, si susseguono chiese ortodosse orientali, palazzi in stile liberty e strutture moderniste di epoca sovietica. A dominare sulla città, o forse a vegliare su di essa, Kartlis Deda, la grande statua in alluminio che raffigura la madre della Georgia.

Info Utili

Valuta locale: Lari Georgiano, che trovate indicato come Lari o come GEL. I centesimi di GEL sono chiamati Tetri. Attualmente, un Lari Georgiano equivale circa a 30 cent di euro.

Documenti: i cittadini italiani possono entrare in Georgia con la carta d’identità valida per l’espatrio. Non è necessario il passaporto. Noi siamo entrati con 3 passaporti e una carta d’identità.

Fuso orario: la Georgia è 2 ore avanti rispetto all’Italia.

Accessibilità a passeggini: non è impossibile girare Tbilisi con le 4 ruotine, ma certi passaggi possono risultare complicati, alcuni decisamente infattibili. Decisamente meglio un marsupio o una fascia

Come arrivare a Tbilisi

L’aeroporto internazionale Shota Rustaveli di Tbilisi (in passato chiamato Novo Alexeyevka) è il principale aeroporto internazionale della Georgia ed è situato a 17 km dalla città. Da novembre 2019, Ryanair inaugurerà una nuova rotta che collegherà Orio al Serio a Tbilisi con un volo diretto di circa 4 ore. Sulla rotta circoleranno 4 voli settimanali: lunedì, mercoledì, venerdì e domenica. Giornate perfette per programmare un week end, magari lungo, in questa bella città.

In alternativa, si può volare su Kutaisi con volo Wizz Air da Milano Malpensa e spostarsi successivamente a Tbilisi in treno, auto, company bus o con le Marshrutka (di cui parleremo più avanti). La distanza tra Kutaisi e Tbilisi è di circa 230 km, ma tenete conto che in Georgia i tempi di percorrenza sono piuttosto elevati.

Come muoversi a Tbilisi

Trasporti pubblici: bus, minibus e metropolitana

I trasporti pubblici di Tbilisi comprendono autobus cittadini, minibus (marshrutka) e la metropolitana.

Gli autobus servono tutta la città dalle 7 a mezzanotte ad un costo contenuto, il biglietto costa infatti 50 Tetri (15 cent di euro) ed è gratuito per bambini sotto i 6 anni. È possibile acquistare un biglietto presso le fermate dell’autobus o pagare con Metro Money Card. Il distributore automatico di biglietti non fornisce il resto, quindi cercate di avere l’importo esatto. Sembra ridondante dirlo, ma gli autobus cittadini hanno orari e fermate prestabilite.

I minibus o meglio, le Marshrutka funzionano invece in tutt’altra maniera: non hanno fermate prestabilite e, ovviamente, non hanno orari. Funzionano indicativamente tra le 7 e mezzanotte seguendo tragitti definiti lungo i quali è possibile salire e farsi lasciare dove si desidera, chiedendo all’autista di fermarsi. Il costo della corsa è in genere di 80 tetri (25 cent di euro) da pagare direttamente all’autista.

La metropolitana di Tbilisi venne inaugurata nel 1966 (fu il quarto sistema di metropolitane dell’ex-Unione Sovietica). Come spesso accade per le metropolitane di costruzione sovietica, le stazioni sono situate piuttosto in profondità. In quelle più profonde, come ad esempio Rustaveli, potrete sentire uno leggero odore di uovo marcio: è l’aria sulfurea normale in una città termale come Tbilisi. D’altra parte, se siete abituati alle metropolitane milanesi alle 8 del mattino, questo è il minore dei problemi.

Le due linee della metropolitana servono la città in modo efficiente a costi molto contenuti: 50 tetri per viaggio, gratis bambini sotto i 6 anni. Si paga unicamente con Metro Money Card. La metro viaggia dalle 6 del mattino a mezzanotte circa, ma gli orari possono variare in base alle diverse stazioni. Gli annunci e i cartelli sono in doppia lingua (georgiano e inglese).

Metro Money Card

Per usufruire della metropolitana, degli autobus e della funivia, è necessario dotarsi della Metro Money Card, una tessera magnetica ricaricabile, disponibile presso le biglietterie al costo di 2 lari (circa 60 cent di euro). La tessera non è nominale né personale, infatti noi ne avevamo una sola che passavamo più volte per scalare i biglietti. Non è necessario alcun documento per l’emissione della card. In caso di restituzione della card in biglietteria entro un mese dall’acquisto, potete richiedere indietro i 2 lari del deposito. Noi abbiamo preferito tenerla per ricordo.

Taxi

La capitale georgiana pullula di taxi. E non c’è bisogno di sbracciarsi per chiamarli. Basta rallentare un po’ il passo, guardarsi intorno o semplicemente avere la faccia un po’ meno georgiana dei georgiani per essere avvicinati dai tassisti che vi propongono i loro servizi. Noi che di georgiano abbiamo evidentemente poco, siamo stati abbordati di continuo.

Il mio consiglio in merito ai taxi è di ridurli al minimo, se potete, e di usare maggiormente i mezzi pubblici. Lo stile di guida georgiano è piuttosto… spregiudicato, il che vi potrebbe creare qualche scompenso. Io ho preferito servirmi di mezzi più “stazzati” che mi davano maggiore affidabilità.

Auto a noleggio

Se avete intenzione di non spostarvi da Tbilisi, l’auto è una pessima idea. E’ difficile guidare, è difficile parcheggiare e il traffico è intenso e disordinato. La città è visitabilissima a piedi e con i mezzi pubblici e l’auto sarebbe un inutile impiccio.

Per gite fuori Tbilisi in giornata, potete affidarvi a tour organizzati, facilmente reperibili, anche in loco. Noi abbiamo organizzato un tour del Kakheti dall’Italia facendoci aiutare dalla nostra host.

Dove alloggiare a Tbilisi

Tbilisi offre moltissime soluzioni diverse per alloggiare: da hotel 5 stelle a camerate in ostelli. La scelta è davvero ampia.

Noi abbiamo optato per l’old city yard apartment, un appartamento vicino alla fermata Avlabari, prenotato su Booking. Ottima soluzione per famiglie: due camere, zona giorno, bagno con lavatrice e cucina attrezzata. Ampio e bello, con ristrutturazione recente e pulizia impeccabile. L’appartamento dispone anche di un cortile interno privato molto gradevole, buona zona di pascolo per il seienne.

La host, una ragazza deliziosa che parla inglese, è disponibile anche a dare consigli e organizzare gite dovunque voi vogliate. La colazione non è compresa, ma nelle immediate vicinanze potete trovare diversi market aperti h24 dove acquistare succhi e biscotti; per frutta e verdura potete rivolgervi ai banchetti lungo la strada, uno è posto proprio di fronte al cancello dell’appartamento.

Cosa vedere a Tbilisi con bambini

Nonostante il passato complicato di questa nazione, la capitale georgiana è una città sicura, che dal punto di vista della criminalità risulta più rassicurante anche della stessa Milano. Anche nei quartieri meno blasonati, dove magari le case risultano meno curate (“ma perchè hanno tutti la casa rotta, qui?” ha chiesto Alessio ad un certo punto), noi ci siamo sempre sentiti al sicuro. I Georgiani sono estremamente gentili e pronti a darti una mano se ti vedono perso o in difficoltà; a maggior ragione se ci sono dei bambini piccoli. Arianna è stata coccolata, vezzeggiata, carezzata in continuazione; nei ristoranti spesso e volentieri i camerieri si sono proposti di tenerla in braccio per farci mangiare tranquilli.

La città ha ancora un po’ di barriere architettoniche, soprattutto nelle zone meno centrali, quindi vi consiglio di dotarvi di fascia o marsupio che renderanno la visita alla città ancora più piacevole. Per altro, il babywearing non è molto diffuso qui e scatena curiosità e tenerezza nei passanti.

Una questione spinosa è quella dei cani randagi. In Georgia, i cani randagi sono una moltitudine e si trovano ovunque; Tbilisi non fa eccezione. Si tratta in genere di animali mansueti e, in città, sono anche quasi tutti registrati e chippati. La cosa potrebbe comunque essere problematica se avete bambini che hanno paura dei cani. Se invece, come noi, avete il problema di volerli aiutare tutti, potete servirvi dei distributori che, per ogni bottiglietta di plastica vuota inserita, erogano una razione di crocchette.

cof

Per il resto, visitare Tbilisi con bambini, senza passeggino, è facile, gradevole e soddisfacente.

Primo giorno

Noi siamo arrivati a Tbilisi per l’ora di pranzo dopo il trasferimento in marshrutka dalla città di Kutaisi, dove eravamo atterrati la sera prima.

Il primo giorno a Tbilisi comincia perciò nel primo pomeriggio con la visita alla cattedrale della Santissima Trinità, che spesso viene chiamata semplicemente sameba. Costruita tra il 1994 e il 2005, con i suoi 87 metri di altezza, è la terza più alta cattedrale ortodossa attualmente esistente; il fatto che sia stata costruita sulla sommità della collina di Sant’Elia contribuisce ulteriormente all’imponenza dell’edificio che svetta decisamente sul circondario con la sua cupola dorata.

cattedrale della Santissima Trinità Tbilisi

Ai piedi della scalinata che conduce alla sameba, c’è un’area pedonale con fontane e piante ornamentali, ottima per una veloce partita a nascondino o per una bella corsa. Sul lato destro, dando le spalle alla cattedrale, si trova un’area recintata con uno specchio d’acqua dove è possibile vedere cigni e anatre che hanno attirato l’attenzione della piccoletta molto più dell’architettura della cattedrale. Davanti a quest’area faunistica si trova una vasca dove abbiamo visto diversi bambini (direi locali) pucciare i piedi, alcuni stavano addirittura facendo il bagno. Non saprei però dire se sia una vasca adibita a quello, un’usanza locale oppure un puro caso esserci imbattuti in queste abluzioni. Ovviamente, non posso nemmeno sbilanciarmi sulle condizioni igieniche dell’acqua.

Lasciamo l’area della cattedrale e ci dirigiamo verso il fiume passando da Nikoloz Baratshvili Square. La piazza ospita una statua del poeta dell’800 a cui deve il nome, che però non ci ha particolarmente colpito. Quello che ci è piaciuto molto è invece l’architettura stessa del luogo, disposto su più piani, con scale, salite, strani tunnel di travi. Un campo di gioco favoloso se avete 6 anni e tanta fantasia.

A pochi metri dalla piazza, sul ponte Mtkvari, trovate il Baratshvili Bridge, un ponte carrabile decorato con una serie di esili statue di bronzo. Sotto il ponte, nel Baratshvili Bridge Underpass potrete invece ammirare esempi di arte di altro genere; il sottopasso è infatti decorato con una serie di graffiti e murales davvero notevole.

Una volta riemersi dall’underpass, ci siamo diretti al Rikhe Park. Considerato lo spazio ricreativo più giovane di Tbilisi, il parco, sopratutto d’estate, è animato da frequentatori locali e turisti, in particolare famiglie. E’ quindi facile trovare negli stessi metri quadri, donne arabe velate, europee in sandali e shorts e russe in minigonna. Io l’ho trovato uno splendido luogo per far vivere al seienne un po’ di melting pot della miglior specie. Il parco ospita numerose strutture di intrattenimento: parco giochi, pareti artificiali per l’arrampicata, un labirinto per bambini, un piccolo anfiteatro, una mega scacchiera etc, ma il parco mette a disposizione anche sentieri e angoli tranquilli oltre a numerosi bar e ristoranti eleganti. Dal parco è possibile ammirare il Tbilisi Public Service Hall (Teatro e sala concerti) progettato dall’architetto italiano Massimiliano Fuksas: due tubi in vetroresina giganteschi che simulano un grande periscopio posto sulla città.

Ma non è l’unico edificio di Tbilisi progettato da italiani. Anche il famoso Ponte della Pace che dal parco Rikhe conduce all’antico quartiere Bericoni, passando sopra il fiume Mtkvari, è dell’italiano Michele De Lucchi.

ponte della pace

Il ponte pedonale è un vero e proprio simbolo della città, con la sua particolarissima copertura metallica sinusoidale, chiamata familiarmente The Napkin (il fazzoletto) che sembra sospesa sopra il ponte e che risulta visibile da molti punti della città. Percorrendo il ponte, preparatevi all’assalto di un variegato e folto gruppo di ragazzi che vi proporranno un “Boat Tour”, giusto per non perdere l’abitudine, visto che qui non potete essere abbordati dai tassisti. Sono ragazzi in genere educati e non invadenti, che non insistono nel momento in cui declinate l’offerta. Tenete in considerazione che nelle giornate di pioggia, il ponte diventa luogo di rifugio per i cani randagi della zona.

Michele De Lucchi è l’architetto che ha anche disegnato il Palazzo Presidenziale. Il palazzo domina sul Rike Park ed è abbastanza ben visibile da diversi punti della città. Noi l’abbiamo raggiunto a piedi dal parco con un tragitto di una decina di minuti. Il palazzo non è aperto ai visitatori e la vista da vicino non offre molto di più di quello che potete vedere anche da lontano. Ma già che siete in Abdushelishvili Street, non perdetevi la facciata dell’hotel Brim, un’opera d’arte sospesa tra l’arte urbana e la fiaba

Brim Hotel Tbilisi

Perdersi per i vicoli meno turistici intorno al palazzo è stato molto interessante: hotel dal decoro sfarzoso accanto a case rotte, passerelle improbabili, scalinate e parapetti. E una moltitudine di georgiani che cercavano di aiutarci. Il tutto senza spiccicare una parola di inglese. A dimostrazione del fatto che la volontà e il buon cuore sconfiggono anche le barriere linguistiche.

Tbilisi

Dopo una mezz’ora eravamo sulla via di casa dove abbiamo potuto mangiare e godere il riposo dei giusti.

Secondo giorno

Il secondo giorno ci dirigiamo a Rikhe Park per prendere la funivia che in un paio di minuti ci porta sulla sommità della collina Sololaki da dove la Kartlis Deda, la Madre della Georgia, domina la città fin dal 1958. La grande statua in alluminio veste un abito tradizionale e porta nella mano destra una spada per affrontare i nemici e nella mano sinistra una coppa di vino (immancabile in Georgia) per accogliere gli amici. Una curiosità, in georgiano “deda” significa mamma, mentre mama indica il papà.

La vista sulla città che ci regala la funivia vale decisamente il costo (contenuto) del biglietto: 5 GEL a persona per biglietto a/r (bambini gratis fino ai 6 anni).

Panorama fantastico anche una volta arrivati in cima, mentre devo dire che la statua si ammira meglio da altri punti della città. La salita è però funzionale a raggiungere altri due luoghi importanti: Narikala e il giardino botanico.

Narikala, un’antica fortezza risalente al IV secolo, è raggiungibile ridiscendendo un po’ la collina; l’ingresso è gratuito, ma considerate che non vi sono grandi servizi offerti all’interno. Noi ci siamo trattenuti poco, anche a causa dell’equipaggiamento inadeguato. Vi consiglio l’uso di scarpe chiuse per poter raggiungere tutte le aree della fortezza e godere, ancora una volta, di panorami mozzafiato. Assolutamente necessario l’uso di marsupio o fascia in caso di bimbi piccoli.

Proseguendo la discesa a piedi della collina, si trova l’ingresso del National Botanical Garden of Georgia.

Il biglietto costa 4 GEL (50 tetri per studenti, gratis sotto i 6 anni) e dà accesso ad un parco con una grandissima varietà di specie vegetali. La visita è stata piacevole, anche se non sempre la manutenzione è perfetta. Le tavole sono spesso solo in georgiano e il parco giochi per bambini interno è tenuto piuttosto male. Consapevoli di non poter visitare tutti i 161 ettari del giardino, abbiamo deciso di concentrarci sulla parte di parco che comprende anche la cascata.

giardino botanico Tbilisi

Già, perché Tbilisi può vantare ben 2 cascate in centro alla città. Ed una, appunto, è situata all’interno del giardino botanico. La particolarità di questa cascata è il fatto che è possibile bagnarsi nello specchio d’acqua sotto la cascata: noi ci siamo limitati a “pucciare i piedi”, ma diverse persone facevano un vero e proprio bagno.

L’altra cascata, altrettanto scenografica, ma non “balneabile”, si trova non lontano, al di fuori del giardino botanico ed è visitabile liberamente. Per raggiungerla si attraversa Abanotubani, l’antico quartieri dei bagni sulfurei (il nome stesso significa distretto dei bagni), con i graziosi ponti pedonali ad arco sul corso d’acqua. Purtroppo, dei bagni abbiamo potuto solo ammirare le caratteristiche cupole basse di mattoni; a 10 mesi si è davvero troppo piccoli per godere di un bagno sulfureo.

abanotubani

Nei pressi di Abanotubani, in Betlemi Street, si trova il Museo delle Illusioni (costo del biglietto 17,5 GEL, bambini gratis). Il museo è ricco di trompe l’oeil, stanze particolari (specchiate, inclinate, rovesciate), tunnel rotanti e miraggi: è chiaramente un’attrazione turistica, ma rimane comunque molto gradevole da visitare. Per noi che avevamo già visto quello di Muzej Iluzij di Lubiana, non ci sono state grosse novità, ma il pargolo ha comunque apprezzato.

Perdendoci un po’ per vicoli e viuzze, ci ritroviamo in Erekle street, una vietta pedonale disseminata di locali giovani e graziosi, tutti con un piccolo dehors molto curato e particolare. Decidiamo di fermarci da gVino, rinomata enoteca di Tbilisi; se volete bere un buon bicchiere di vino locale, non c’è posto migliore. Ampia scelta, personale preparato, servizio impeccabile; prezzi un po’ alti considerando i costi medi della città, ma che rimangono comunque contenuti se paragonati ai costi italiani.

Da gVino, in 5 minuti si arriva a Anchiskhati, la cattedrale bizantina della città e, poco più avanti, è possibile ammirare la Torre Pendente di Tbilisi, costruita nel 2011. Una torre bizzarra, un po’ storta, strana, puntellata da finte travi che per un attimo mi ha fatto temere di aver bevuto un po’ troppo da gVino. E invece no, è proprio così. La torre perfetta per l’adiacente Teatro delle Marionette (Rezo Gabriadze marionette theater), un piccolo teatro con 80 posti a sedere dove, dal 1981 è possibile assistere a spettacoli di marionette. Ma attenzione, non si tratta dei soliti spettacoli per bambini, ma di veri e propri drammi destinati ad un pubblico adulto.

La città offrirebbe tanto altro da visitare, il National Museum, ad esempio, o il museo etnografico all’aperto. Con grande disappunto, ho anche dovuto rinunciare all’Experimentorium, il museo della scienza divertente.

Credete anche voi che sia un’ottima ragione per tornare a Tbilisi, vero?

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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