Portare un neonato con un marsupio ergonomico, magari utilizzando il riduttore proposto dall’azienda produttrice? A noi i marsupi ergonomici piacciono, ne facciamo un largo uso con i nostri piccoli e abbiamo anche scritto una rassegna a riguardo… ma va riconosciuto che anche i marsupi hanno i loro limiti. E uno di questi è il non essere adatti ad essere usati con i neonati. No, nemmeno con l’ausilio di un riduttore! Vi spieghiamo perchè.

Una delle domande che ci viene rivolta più spesso è:

Da quando posso cominciare ad usare il marsupio?

Dare una risposta precisa, univoca e generale non è semplice e spesso nemmeno possibile.

La cosa migliore è  sempre valutare il grado di sviluppo di ogni singolo bambino con particolare attenzione alla sua capacità di divaricare le gambe e di controllo del capo.

In linea generale, si può comunque affermare che l’uso del marsupio ergonomico sia da consigliarsi non prima dei 4-6 mesi di età. Teniamo comunque ben presente che come non è consigliato uno svezzamento precoce, così non è consigliato un uso precoce del marsupio. Rispettare i tempi dei nostri bambini è una regola che non dobbiamo mai dimenticare.

Il marsupio ergonomico non è quindi il supporto adatto ad un neonato. Questo per diversi motivi, il principale di questi è che il marsupio è un supporto in cui i bimbi vengono messi seduti. Ma un neonato non dovrebbe stare seduto! Un neonato dovrebbe essere accolto e avvolto da un nido creato appositamente per lui. Altri fattori rendono i marsupi inadeguati ai neonati: un sostegno carente del capo, un contenimento insufficiente del tronco e dei piedi. Infine, si corre il rischio di una forzata divaricazione delle anche nei più piccoli.

A questo punto la domanda che ci ponete in molte di solito è:

ma esiste il riduttore! Potrei usare il marsupio con il riduttore?

Cosa sono i riduttori?

I riduttori sono accessori integrati nei marsupi o acquistabili separatamente che hanno la funzione di rendere i marsupi utilizzabili precocemente. Sono, sostanzialmente, degli escamotage che le aziende hanno cominciato a produrre per poter coprire una fetta del mercato del babywearing. E come in genere accade, nemmeno questo escamotage funziona in modo ottimale.

I riduttori hanno svariati meccanismi di funzionamento e nessuno di questi è soddisfacente e consigliabile.

Tipi principali di riduttori e quali sono i limiti di ciascuno

Bozzolo imbottito in cui avvolgere il neonato (es. Ergobaby). Il neonato viene avvolto dal bozzolo e poi posizionato nel marsupio. Questo sistema tende a stringere le gambe del neonato, non permettendo la fisiologica posizione a ranocchio o a M. E poi, non vi viene caldo solo a pensarci?

Mutandina in cui infilare il portato, in modo che la divaricazione non sia forzata (es. Manduca). Inserito in questa mutandina, il bambino si posiziona a metà del pannello, con le gambe raccolte all’interno del pannello stesso. Tale posizione può portare a scaricare il peso sui piedi, ma questo è da evitare perchè rischia di provocare un’eccessiva sollecitazione alle delicate caviglie dei piccolissimi.

Cuscino (con schienale, come Tula o senza, come Boba) da posizionare all’interno del pannello su cui far sedere il portato. Il sistema è diverso, ma l’esito è uguale a quello che si ha con la mutandina; le gambe e i piedi vengono a posizionarsi all’interno del pannello con rischio di scorretta sollecitazione delle caviglie.

Il nostro consiglio quindi è quello di cominciare il percorso di babywearing utilizzando un supporto non strutturato (fascia elastica o fascia tessuta).

Quando le condizioni lo permetteranno, se lo riterrete comunque opportuno potrete passare all’uso di uno strutturato, che a volte permette di coinvolgere anche i papà nella pratica del babywearing.

2 Comments

  1. Marika says:

    Buonasera,
    Sono Marika,ho un bombo di due mesi e sarei interessata ad approfondire il discorso delle fasce.

    Attengo un gentile riscontro.
    Grazie

    1. Ciao Marika,
      per qualsiasi informazione puoi contattarci su info@rollingmamas.com.
      Aspettiamo una tua mail.

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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