Pompei con bambini: è possibile visitare il sito archeologico in compagnia dei più piccoli? Certamente ed uno dei modi migliori per farlo è organizzare una visita guidata sotto forma di caccia al tesoro.

Era da tanto che desideravo visitare Napoli, quindi di ritorno dalla Puglia ho deciso di dedicare qualche giorno alla la visita della città e dei suoi dintorni.

Nella fase di organizzazione del viaggio, mi sono resa conto di quante meravigliose opportunità ci avrebbe offerto la Campania. Avremmo potuto fare una tappa a Pompei, visitare Ercolano, salire sul Vesuvio, perderci tra i profumi e i colori di Sorrento, godere dei panorami straordinari che offre la Costiera Amalfitana e la lista sarebbe ancora lunga. Troppe cose da poter da fare e poco tempo a disposizione…. Dopo un breve consulto di famiglia, abbiamo scelto Pompei come tappa intermedia, sulla via per Napoli, così da poter visitare il sito archeologico patrimonio mondiale dall’UNESCO.

Come organizzare un viaggio a Pompei con bambini

Arrivando dalla Puglia in auto, abbiamo optato per un alloggio con parcheggio interno che fosse sufficientemente vicino ad uno dei 3 ingressi del sito archeologico: Porta Marina, Piazza Anfiteatro, Piazza Esedra.

La nostra scelta è ricaduta sull’hotel Santa Caterina. Hotel molto accogliente con ottima colazione ricca di prodotti locali freschissimi, sfogliatelle ricce e frolle appena sfornate a disposizione degli ospiti ogni mattina. Decisamente un bel modo per cominciare la giornata.

L’hotel è inoltre davvero vicinissimo all’ingresso degli scavi di Piazza Anfiteatro, raggiungibile a piedi in un paio di minuti.

Il mio consiglio, soprattutto se pensate di visitare Pompei con bambini, è di prevedere l’ingresso al sito durante le prime ore del mattino, soprattutto se come noi vi troverete a Pompei in piena estate. Il sole picchia e le zone all’ombra sono decisamente scarse. Uno dei motivi per cui l’equipaggiamento perfetto per questa escursione comprende, senza alcun dubbio, capellino e borraccia con acqua fresca, oltre a scarpe comode per tutti.

Il sito archeologico di Pompei

Prima di intraprendere la visita, occorre ricordare che Pompei è uno scavo attivo. Questo significa che, periodicamente, vengono ritrovati nuovi oggetti, nuovi edifici, nuovi reperti che permettono di conoscere sempre più dettagliatamente la civiltà sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che cancellò, oltre Pompei, anche Ercolano, Stabia ed Oplonti.

Il sito archeologico occupa un’area di circa 66 ettari di cui solo 50 sono già stati scavati.

Pompei era una antica città commerciale di epoca romana, con strade basolate lungo le quali è possibile visitare abitazioni private, alcune molto ricche che presentano sontuose decorazioni alle pareti e conservano splendide pavimentazioni a mosaico, oltre a giardini con statue e fontane ornamentali. Percorrendo le vie cittadine, si possono inoltre ammirare edifici pubblici, botteghe, l’anfiteatro, il foro con il Tempio di Giove, i complessi termali e tantissimo altro.

Pompei con bambini - strade basolate

L’area del parco è completamente recintata e circondata dalla Pompei moderna. Una città nella città.

Ora che è più chiaro cosa ci aspetta a Pompei, veniamo alla domanda focale: organizzare una visita agli scavi di Pompei sarà un’attività adatta ai bambini?

Visitare Pompei con bambini

Se vi capiterà di ricercare informazioni sull’opportunità di organizzare una visita al sito archeologico di Pompei con bambini, troverete molti pareri discordanti. Qualcuno non mancherà di sconsigliarvela, non considerandola un’attività adatta ai bambini. Per altri, è invece una visita assolutamente fattibile con i più piccoli.

Ovviamente, molto dipende dagli interessi e dall’indole dei bambini con cui viaggiate, ma non solo. Come ogni esperienza di viaggio con bambini, per poterne godere tutti al meglio occorre declinarla il più possibile anche a loro misura. Questo permetterà agli adulti di apprezzare la bellezza dei luoghi senza stress e con i giusti tempi e coinvolgerà i bambini in un’esperienza sicuramente arricchente.

Come si può riuscire ad ottenere questo risultato? Per noi la soluzione vincente è stata quella di organizzare una caccia al tesoro con l’aiuto di una guida accreditata.

Organizzare una caccia al tesoro a Pompei

Per visitare il Parco Archeologico di Pompei (anche senza bambini) è assolutamente consigliato farsi accompagnare da una guida accreditata. Nessuna guida cartacea, nessuna audioguida, nessuna delle app on line potranno mai eguagliare le competenze di una guida in carne, ossa e passione.

L’accompagnamento di una guida turistica non solo permette di apprezzare al meglio ciò che si visita, ma fornisce anche risposte immediate ad ogni dubbio, domanda o curiosità e permette, inoltre, di cogliere dettagli o particolari che affrontando la visita in autonomia sarebbero irrimediabilmente tralasciati.

Partendo da questa convinzione, ho quindi cercato qualcuno che potesse farci apprezzare al meglio la nostra esplorazione agli scavi di Pompei, a maggior ragione visto che con noi c’era Eva, 9 anni.

Tra le varie proposte disponibili in rete, sono stata subito incuriosita dal quella offerta da Francesca Liotti alias Una guida in Campania. Francesca è una guida turistica accreditata, ma prima di tutto è un’archeologa, ed è proprio coniugando queste due competenze che Francesca propone l’Archeoavventura a Pompei, in compagnia di Plinio il gatto.

Pompei con bambini

Cos’è l’Archeovventura a Pompei?

L’Archeoavventura è un modo perfetto per esplorare Pompei con bambini. L’esplorazione del sito avviene con la collaborazione di Plinio il gatto, un personaggio di fantasia che, attraverso le varie tappe riportate nell’Archeomappa, accompagna i bambini alla scoperta dell’antica città di Pompei.

Francesca aiuterà i bambini a calarsi nei panni di veri archeologi che, attraverso la risoluzione di piccoli indovinelli, avanzeranno nelle varie tappe alla scoperta di alcuni dei luoghi più significativi del parco Archeologico. Ad ogni tappa Francesca fornirà tantissime informazioni tutte “a misura” di bambino, ma senza trascurare anche le curiosità degli adulti.

Pompei con bambini - archeomappa

Il percorso dura all’incirca 2 ore e mezza, al termine del quale i partecipanti riceveranno un piccolo gadget per ricordare questa bella esperienza da esploratori.

Francesca propone l’esperienza dell’Archeoavventura sia in piccoli gruppi (massimo 10 partecipanti) che individualmente per famiglia; i costi tra le due opzioni sono ovviamente diversi. Noi abbiamo optato per questa seconda opzione per permettere ad Eva di vivere tutta l’esperienza in prima persona ed avere l’accompagnamento più personalizzato possibile. L’esperienza in piccolo gruppo, d’altro canto, ha il vantaggio di permettere una maggiore interazione e collaborazione tra i bambini.

L’Archeoavventura è consigliata a partire indicativamente dai 6 anni, in quanto i piccoli partecipanti dovranno saper leggere e svolgere semplici operazioni matematiche.

Cosa ci ha lasciato l’Archeoavventura?

Da questa esperienza abbiamo portato a casa sicuramente tanto divertimento, ma non solo. L’esplorazione del sito archeologico con Francesca ci ha permesso anche di apprendere molto su Pompei, con un sacco di curiosità che davvero non avremmo mai creduto possibili.

Lo sapevate, ad esempio, che il fast food era già molto in voga ben prima del 79 d.C.? In città infatti ve ne sono svariati. Era chiamato Thermopolium, composto da un grande stanzone aperto con un bancone in muratura, che si affacciava sulla strada. Nel bancone erano incassati i Dolia, contenitori di terracotta, dove venivano mantenuti caldi i cibi, pronti apprezzatissimi dagli antichi romani.

Abbiamo quindi imparato tante cose nuove in leggerezza e posso dirvi che le due ore e mezza di visita sono davvero volate.

Al termine del percorso guidato, potrete anche decidere di completare la visita di Pompei in autonomia, con gli ottimi consigli di Francesca.

Informazioni pratiche per organizzare una visita agli scavi di Pompei

Scarpe comode, borracce, cappellino e voglia di esplorare saranno gli strumenti indispensabili che vi accompagneranno durante la vostra permanenza all’interno dell’area del parco. Troverete diverse fontanelle a disposizione dove poter rabboccare le borracce con acqua potabile, più rare invece le zone d’ombra.

All’interno del parco è inoltre presente un punto ristoro alle spalle del Tempio di Giove.

Orari di ingresso e biglietti

Il parco Archeologico di Pompei è aperto tutto l’anno con orari differenti in base alle stagioni. È preferibile consultare direttamente la pagina ufficiale, per essere sempre aggiornati su eventuali modifiche.

L’accesso al sito archeologico prevede un biglietto di ingresso a pagamento (al costo del quale andrà poi aggiunto il costo dell’Archeoavventura o di una visita con guida turistica accreditata).

Il prezzo del biglietto è di Euro 16,00 a partire dai 26 anni. Da 18 a 25 anni il costo è di 2,00 euro (+ 1,50 di costo di prevendita se acquistato online), mentre fino ai 17 anni, l’ingresso è gratuito.

Le biglietterie ufficiali del Parco Archeologico di Pompei si trovano unicamente all’interno dell’area archeologica, presso gli ingressi di Porta Marina, di Piazza Anfiteatro e di Piazza Esedra.

I biglietti di ingresso sono anche acquistabili on line sul sito di Ticketone, dove è possibile selezionare anche l’ingresso dal quale si preferirà accedere al sito. Ricordatevi di selezionare anche i biglietti gratuiti per i bambini che dovranno essere presentati ai tornelli di ingresso unitamente a quelli degli adulti.

Percorso “Pompei per tutti”

Per quanto riguarda l’accessibilità al parco, il sito ha strutturato un percorso che consente a persone con difficoltà motorie di visitare l’area archeologica nella maniera più completa e agevole possibile. Sul sito ufficiale troverete la pianta dettagliata.

Se deciderete di visitare Pompei con bambini piccoli/piccolissimi usando il passeggino, potrete sfruttare questo percorso.

Ma, se permettete un consiglio, la scelta migliore per visitare Pompei con bambini è quella di preferire un supporto da babywearing, magari noleggiandolo in una fascioteca, se non lo possedete.

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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