Abbiamo trascorso 2 giorni a Bruxelles. Non era esattamente in cima alla nostra lista dei “To Do”, ma eravamo in astinenza da viaggio. Il cucciolo di casa ha cominciato a chiedere “ma quando prendiamo un aereo?” e noi abbiamo dovuto sacrificarci… Visto il poco tempo, abbiamo optato per una città non troppo grande; inoltre i costi dei voli per Bruxelles sono attualmente piuttosto bassi. Quindi, via, si parte! Come al solito: senza passeggino

Come arrivare a Bruxelles

Per arrivare a Bruxelles, si può scegliere tra due aeroporti:

  • Bruxelles-National, situato a Zaventem, 12 km a nord-est dal centro città. Da questo aeroporto è possibile raggiungere il centro tramite collegamento ferroviario. Su questo scalo volano Brussels Airlines, ma anche Alitalia e EasyJet.
  • Bruxelles Sud-Charleroi, distante circa 60km da Bruxelles. Ryanair vola su questo aeroporto. Per raggiungere la città è possibile utilizzare lo shuttle bus che collega l’aeroporto con la Gare du Midi. In alternativa un treno da Charleroi-Sud (raggiungibile in autobus dall’aeroporto). I treni raggiungono le stazioni Gare du Midi, Gare Centrale e Gare du Nord di Bruxelles senza necessità di cambi.

Un’offerta allettante di Ryanair ci ha convinto a volare su Charleroi, nonostante sia decisamente più lontano da Bruxelles rispetto a Zaventem.

Siamo atterrati nella tarda serata di venerdì e abbiamo quindi optato per lo shuttle bus. I biglietti sono acquistabili online qui, al costo massimo di 14 euro a biglietto. Se decidete di prendere lo shuttle bus, vi conviene prendere i biglietti online prima della partenza. I biglietti sono acquistabili anche alla biglietteria situata fuori dall’aeroporto, al costo di 17 euro a biglietto. I bambini sotto i 4 anni viaggiano gratis (massimo un bambino per ogni adulto pagante).

Al ritorno (Bruxelles-Charleroi), avremmo voluto prendere di nuovo lo shuttle bus, pagando il biglietto direttamente all’autista (14 euro più 3 di commissione). Quando siamo arrivati alla fermata, alla Gare du Midi, abbiamo però trovato una moltitudine di persone in attesa del bus.

Così tante persone che non saremmo riusciti a salire sullo shuttle in partenza, (tenetene conto se decidete per lo shuttle bus).

Noi abbiamo quindi ripiegato su un taxi minivan da 8 posti, che era in partenza dall’altro lato della strada. Diverse persone hanno scelto questa opzione e abbiamo quindi riempito il taxi. Costo del taxi: 15 euro a persona (Alessio, 3 anni, non ha pagato). E il taxi ci mette meno rispetto allo shuttle bus.

Come muoversi a Bruxelles

Bruxelles ha un centro storico piuttosto piccolo che si riesce a girare comodamente a piedi. Tuttavia, è possibile che nel vostro itinerario inserirete tappe anche fuori dal centro storico (ad esempio l’Atomium di cui parleremo dopo). Nessun problema, perchè Bruxelles un efficiente sistema di trasporti pubblici che comprende metro, tram e autobus. A Bruxelles, talvolta è difficile distinguere tra metro e bus, perchè i due mezzi compiono spesso gli stessi tragitti (la metro è anche di superficie e i tram sono anche sotterranei). La 4 linee della metropolitana (n° 1, 2, 5 e 6) sono sempre indicate da un M bianca in campo blu.

Il servizio pubblico è gestito quasi interamente da una sola compagnia, la STIB e questo permette di muoversi utilizzando un unico biglietto.

Il costo del biglietto singolo è di 2,10 euro se l’acquisto viene fatto ai distributori, sale a 2,50 euro se lo si fa a bordo dei mezzi. Esistono anche biglietti di diverso tipi (giornalieri o biglietti multipli), ma fate attenzione perchè per alcune soluzioni è richiesto il possesso di una tessera MOBIB che potrete fare in loco, al costo di 5 euro. Qui trovate tutte le informazioni. I bambini sotto i 6 anni viaggiano gratis.

Cosa vedere

Primo giorno

Siamo arrivati venerdì in tarda serata e, tra una cosa e l’altra, siamo andati a dormire tardi. La mattina del sabato ci siamo quindi concessi di poltrire a letto fino alle 9. Dopo un’abbondante (abbondantissima!) colazione fatta al nostro albergo (Thon Hotel Brussels City Centre), abbiamo preso i mezzi diretti al celebre Atomium, situato nel parco dell’Heysel.

Si tratta di una costruzione in acciaio alta 102 metri che rappresenta i 9 atomi di un cristallo di ferro.

Costruito per l’Esposizione Universale di Bruxelles del 1958, doveva essere smantellato dopo 6 mesi; invece è diventato uno dei simboli di Bruxelles e del Belgio.

Le 9 sfere hanno un diametro di 18 metri e 6 di esse sono visitabili dall’interno. Dalle finestre della sfera superiore si gode una bellissima vista sulla città.

Le altre sfere ospitano invece mostre permanenti o temporanee. La cosa che è piaciuta di più ad Alessio sono state le scale mobili che collegano le diverse sfere.

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Il costo del biglietto è di 12 euro per gli adulti, i bambini sotto i 6 anni non pagano. Qui trovate tutti i prezzi. Noi abbiamo optato per un biglietto combinato da 24,50 euro che ci ha permesso di visitare anche la Mini Europe, posta subito sotto l’Atomium.

Nella Mini-Europe sono rappresentati tutti i paesi dell’Unione Europea, con miniaturizzazione dei monumenti più rappresentativi. Curiosa la scelta di non inserire Roma per l’Italia; ma comunque bella la rappresentazione di Campo dei Miracoli. La Mini-Europe è molto interattiva; piena di pulsanti da schiacciare per attivare animazioni e audio, giochi per grandi e bambini, leve e rotelle.

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Nel complesso del parco, sono presenti anche il Planetarium e l’Océade, un parco divertimenti acquatico. Qui trovate info e costi. Visto il poco tempo a disposizione, noi non li abbiamo visitati. 

Siamo poi tornati verso il centro. Ci siamo fermati a mangiare Chez Léon, un antico ristorante dove è possibile degustare il piatto tipico del Belgio: moules-frites (cozze e patatine fritte). 

A due passi dal ristorante si trova anche la Jeanneke Pis, versione al femminile del più famoso Manneken Pis. Si tratta di una fontana composta da statua in bronzo di una trentina di centimetri che rappresenta una bambina che fa la pipì.

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Un rapido giro sulla Grand Place, la piazza centrale di Bruxelles. L’ampia piazza è generalmente considerata una delle più belle piazze del mondo; nel 1998, è stata infatti iscritta nella lista del patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

Il vento fresco ci ha fatto poi scegliere di visitare qualcosa al chiuso e abbiamo optato per il Moof Museum. Si tratta di un piccolo museo interamente dedicato al fumetto. Un bell’amarcord per noi adulti, con Asterix, i puffi, Lucky Luke e molti altri personaggi della nostra infanzia. Ovviamente gradito anche ai piccoli.

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La passeggiata del tardo pomeriggio ci ha portato a vedere il celebre Manneken Pis e il meno celebre, ma adorabile, Zinneke Pis.

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La giornata si è conclusa con una cena a base di piatti della tradizione belga. Per chi ama la carne, molto gustosa è la Carbonade Flamande, uno spezzatino di manzo stufato, condito con timo e alloro e bagnato, ovviamente, da birra locale. Per i vegetariani consiglio lo Stoemp, un purè di patate farcito in vario modo (quello con le carote è ottimo).

Secondo giorno

La giornata si apre con una passeggiata nel quartiere europeo, dove si trova il Museum of Natural Sciences. Non ci posso fare nulla, io ho una vera passione per i musei di scienze. Ma forse ve ne eravate già accorti quando vi ho parlato di LondraIl Museo di Scienze di Bruxelles ospita la più grande sala interamente dedicata ai dinosauri del mondo. Imperdibile per un treenne “dinosaurofilo”.

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Usciti dal museo, ci siamo diretti verso il Marolles Flea Market, mercatino delle pulci famoso a Bruxelles. Devo dire che non ci è piaciuto molto. Tornando indietro, sicuramente lo salterei per privilegiare il Museo Van Buuren ed il suo giardino, con il bel labirinto. Peccato non essere riusciti a farlo.

Prima di ripartire per l’aeroporto, ci siamo concessi una gauffre da Maison Dandoy, in Rue Charles Buls. F.E.N.O.M.E.N.A.L.E. 

Un ultimo giretto nella vicina Grand Place poi dritti alla Gare du Midi, da dove abbiamo preso un taxi per l’aeroporto.

Au revoir Brussels; Vaarwel Brussel

2 Comments

  1. Lisa says:

    Buongiorno,
    una info in merito al vostro viaggio a Bruxelles. Ho visto che dall’aeroporto avete utilizzato il bus FLIBCO. Volevamo utilizzarlo anche noi ma con una bambina di 2 anni il seggiolino è obbligatorio (fino ai 4 anni) ma non viene fornito.
    Voi come avete fatto?

    Grazie per i suggerimenti, molto interessanti.
    Lisa

    1. Giorgia says:

      Buongiorno Lisa, noi abbiamo viaggiato senza seggiolino usando le cinture presenti sull’autobus.
      L’autista non ha sollevato obiezioni nel nostro caso.
      Ovviamente non possiamo garantire che si viaggi sempre senza problemi. ☺️

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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