Esiste davvero un marsupio per tutto il percorso? Un marsupio che cresca con il bambino e che quindi sia adatto dalla nascita, fino alla fine della fase in cui il bambino viene portato?

Quando domandiamo alle famiglie che vengono in fascioteca quali siano le caratteristiche del loro marsupio ideale, una risposta molto gettonata è “che duri tanto”. Che poi è anche quello che viene spesso chiesto nei diversi gruppi facebook sul portare:

“Quale marsupio posso usare dall’inizio fino a fine percorso?”

Il fantomatico marsupio per tutto il percorso.

Un solo marsupio per tutto il percorso

Le ragioni che portano a non voler cambiare marsupio sono diverse: da quella emotiva di non doversi separare da un oggetto che ha coccolato i nostri bimbi a quella pratica di non doversi mettere in cerca di un nuovo supporto. Ma sicuramente una grossa parte la gioca la questione economica.

Un buon marsupio ergonomico non ha un costo trascurabile. La spesa è generalmente superiore ai 120-130 euro e il mercato dell’usato non risolve il problema, perchè il costo non scende di molto anche per i prodotti di seconda mano.

Esistono marsupi economici, ma bisogna prestare attenzione. Alcuni di questi marsupi low cost (che si trovano su Aliexpress ma anche più facilmente su Amazon), pur essendo ergonomici per quanto riguarda la posizione assunta, sono però dei prodotti di scarsa qualità, talvolta carenti in certificazioni di sicurezza sui materiali e generalmente dotati di pannelli piuttosto piccoli che li rendono molto poco longevi. Per non parlare del rischio di acquistare marsupi contraffatti

Pertanto torniamo al problema principale, un prodotto di qualità elevata costa, non poco. E’ lecito avere il desiderio di fare l’investimento una sola volta e non essere così costretti a spendere più volte.

E’ anche vero, però, che ci sembra naturale cambiare molti oggetti e dispositivi (vestiti, scarpe, giocattoli, seggiolino auto,  passeggino) mentre il nostro bambino cresce, perché possano adattarvisi meglio. Io sono convinta che anche il marsupio non faccia eccezione. E ora vi spiego perchè.

Dalla nascita…

Un marsupio per tutto il percorso dovrebbe essere idoneo dalle prime settimane di vita in poi. E qui sorge il primo problema, perché, per noi, non esiste un marsupio adatto dalla nascita. 

Un neonato, nelle prime settimane di vita, ha bisogno di un supporto che lo accolga ed avvolga modellandosi perfettamente su di lui. E un supporto strutturato, questo, non è in grado di offrirlo.

Fino a qualche anno fa, le caratteristiche con cui i marsupi venivano prodotti, li rendevano inadatti per diversi mesi. Nemmeno i riduttori per neonati pensati e commercializzati dalle diverse aziende erano in grado di ovviare a questo punto dolente, anzi…  In questo caso, il rimedio è peggiore del male.

Con il tempo, le aziende hanno accantonato i riduttori e tentato nuove strade. Sistemi di regolazione del pannello, aumento dell’avvolgenza, attenzione al sostegno del capo e scelta dei tessuti hanno portato alla produzione di marsupi da utilizzare precocemente, possibilmente su consiglio e valutazione di persone esperte. Anche con questi accorgimenti, però, i marsupi rimangono troppo strutturati per un uso nelle primissime settimane di vita.

… a fine percorso

“Ok, allora non tutto tutto il percorso, diciamo dai 3-4 mesi a fine percorso?”

Aridaje con ‘sto fine percorso…

Che poi, parliamone… cosa si intende per “fine percorso”? Sarà mica uno yogurt questo percorso, con una data di scadenza uguale per tutti…

Ci sono famiglie che ripongono fasce e marsupi a 18 mesi e altre famiglie che proseguono ben oltre.

Ci sono bambini che si rifiutano di essere portati appena imparano a camminare bene e bambini che una coccola in groppa se la fanno volentieri anche se sono in grado di fare il cammino di Santiago.

E poi ci sono occasioni speciali: viaggi avventurosi, fratellini o sorelline che nascono, ricoveri in ospedale (ahimé), situazioni di necessità varia.

Insomma, questo “fine percorso”, più che una linea netta ed univoca di demarcazione, è un confine sfumato, del tutto personale e che non possiamo stabilire a priori.

La buona notizia, però, è che saperlo in anticipo non ci serve davvero.

Qui e ora

Al momento dell’acquisto di un marsupio, non è necessario sapere quanto a lungo durerà ancora il nostro percorso portato. Quello che davvero importa è il qui ed ora, l’ “hic et nunc” di Heideggeriana memoria.

Il marsupio ci serve ora, perché è ora che vogliamo e abbiamo necessità di portare il nostro bambino. Perché è ora che dobbiamo stare comodi entrambi.

Se scegliamo di utilizzare il marsupio già dai primi mesi, poi, è necessaria un’attenzione anche maggiore per il bambino.

In una fascia, la superficie su cui siede il portato viene ridotta per sovrapposizione dei lembi (come nella croce semplice davanti) oppure per tensione del tessuto (es. zainetto sulla schiena). Questo rende la fascia potenzialmente utilizzabile per tutto il percorso, se scelta con determinate caratteristiche. Perché la fascia non è strutturata e quindi è perfettamente adattabile.

In un supporto strutturato, invece, il pannello si regola generalmente per “accartocciamento” (ci piacciono i termini tecnici :-D). In base ai sistemi di regolazione, questo accartocciamento può essere più o meno pronunciato e distribuito, ma non è evitabile (tranne che in particolari tipi di marsupio come l’emeibaby). Più grande è il pannello di un marsupio, maggiore sarà il grado di accartocciamento, se lo useremo con un bambino piccolo. Rischio infagottamento, posizionamento non del tutto adeguato e segni rossi sulla pelle: elevato. Tutto questo in un bambino piccolo, con un grado di maturazione e sviluppo non completo. Nessun terrorismo, nessun Armageddon per carità. Però credo che valga la pena farci un ragionamento.

Ovviamente poi il tempo passa, i bimbi crescono ed il pannello può essere rilasciato un po’ alla volta fino alla distensione totale… Ah, allora sì che sarà al top della sua performance! Senza cordini tirati, cinghie da sistemare e accartocciamenti vari…

Ma, a quel punto, il nostro bambino sarà ancora disponibile ad essere portato? Il marsupio ci servirà ancora? E quanto tempo il nostro ormai ex piccolino passerà nel supporto?

Perché è evidente che, in linea generale, un bambino portato passa nel supporto più tempo quando ha pochi mesi di quando ha 2, 3 o più anni. Con gli anni cambiano le occasioni, le abitudini, le necessità, i modi di interagire e di soddisfare i bisogni. E il portare, inevitabilmente, si fa maggiormente episodico e legato a determinati e specifici momenti.

Alla luce di tutto questo, vale davvero la pena fare un acquisto con un’ottica “in crescita”? 

Io la mia risposta me la sono data e voi che cosa ne pensate?

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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