Regalare una fascia o un marsupio può essere un buon sistema per permettere ad amici, parenti e conoscenti di avvicinarsi al babywearing. Come scegliere una fascia da regalare? Quale marsupio scegliere per un regalo di battesimo? E se ci fossero altre opzioni?

Il babywearing mi è stato così prezioso, così d’aiuto nei primi mesi di vita del mio primo figlio, che non vedevo l’ora di condividere ed “iniziare” a questa meravigliosa pratica chi mi stava vicino. Mi sembrava che una fascia o un marsupio fossero il migliore regalo per una neomamma o per un neopapà.

Il “sacro fuoco” era così ardente in me che, tra la comunicazione del test positivo e la prima ecografia della mia migliore amica, io ero già pronta a scegliere la fascia da regalare a lei e al pargol… ehm alla lenticchia che galleggiava ignara, nel suo pancino da futura mamma.

Fascia, marsupio o…

Qual è la miglior fascia da regalare? Oppure è meglio un marsupio?

E se invece ci fossero alternative più adatte per far avvicinare le famiglie al babywearing?

Nel tempo, mi sono infatti resa conto che regalare un supporto non è sempre il modo migliore per introdurre al portare. Nella maggior parte dei casi, le neofamiglie non hanno bisogno di oggetti, ma di altro, di condivisione, di supporto, sia di amici e parenti, ma a volte anche di professionisti.

Ecco perchè credo che una consulenza con una professionista sia il dono più efficace. Non scegliere una fascia da regalare, ma regalare gli strumenti per iniziare a portare bene e senza frustrazioni.

Perchè è meglio regalare una consulenza

Non posso negarlo: portare in dono un bel pacchetto, meticolosamente confezionato e con un bel nastro fa sempre la sua porca figura. Sciogliere il fiocco, aprire la carta e scoprire un bell’oggetto “che rimane” fa sempre piacere.

Regalare un buono, invece, è sicuramente meno d’effetto eppure, in certi casi, risulta un regalo più gradito, a volte anche più duraturo, come nel caso del babywearing. Regalare una consulenza per imparare a portare ha tanti vantaggi e all’occorrenza la si può anche impacchettare 😉

I pro di regalare una consulenza babywearing

Regalando una consulenza, in primo luogo, si lascia libera la famiglia di scegliere il proprio modo di portare e di avvicinarsi al babywearing, non legandolo ad uno specifico tipo di supporto. Durante una consulenza, infatti, la famiglia potrà vedere e capire, provando diversi tipi di soluzioni, quale supporto è il “migliore” per loro.

Ma quello che considero il vantaggio più grande di una consulenza è che fornisce strumenti; non parlo di oggetti, ma di competenze, gesti, nozioni e capacità di osservazione. Una buona consulenza fa empowerment e dà la possibilità di imparare a portare in modo efficace e sicuro, riducendo le frustrazioni e le insicurezze legate ai primi tentativi.

E, inoltre, spesso nella consulenza è previsto il prestito gratuito del supporto scelto per un tempo variabile, che dipende dalla professionista. Nelle mie consulenze, ad esempio, lascio in uso il supporto per 7 o 10 giorni senza costi aggiuntivi in modo da permettere alla famiglia di sperimentare prima di procedere ad un eventuale acquisto.

Si può anche pensare di scegliere una fascia da regalare, lasciando poi alla famiglia la decisione di approfondire con una consulenza. Il rischio di questo tipo di situazione è che l’oggetto, da solo, sia poco efficace e che la famiglia si lasci scoraggiare e abbandoni un percorso che, con altre premesse, avrebbe potuto avere maggiore successo.

Per portare bene è quindi indispensabile una consulenza? No, non necessariamente; tante famiglie portano in modo sicuro e soddisfacente anche senza avvalersi dei servizi di una professionista. Ma, nella mia esperienza, farsi accompagnare da un’istruttrice o da una consulente significa ridurre la frustrazione dell’approccio e aumentare la propria sicurezza. Trovarsi in difficoltà, non sentirsi sicuri portando il proprio neonato, hanno un effetto disincentivante e possono portare ad allontanarsi dal babywearing e, in alcuni casi, anche ad una certa sensazione di inadeguatezza. Una buona professionista, invece, lavora molto sull’empowerment materno e paterno, oltre che sulla pura tecnica di legatura. Ma non solo.

In molti casi, negli anni, mi è capitato di accompagnare famiglie che, pur portando già con soddisfazione, durante la consulenza hanno acquisito nuove strategie che hanno ulteriormente migliorato la loro “babywearing experience”.

E’ anche vero che le fasce sono corredate da libretti di istruzioni e che YouTube è pieno di video da cui prendere spunto. Ma, avere una persona che spiega, approfondisce e si interfaccia è davvero molto più efficace, utile, soddisfacente ed empowering di un video, anche se ben fatto (e non tutti i video, a dir la verità, lo sono).

E anche i contro

Si potrebbe obiettare che anche regalare una consulenza con una professionista sia un po’ vincolante; dopo tutto, non possiamo sapere se la famiglia ha voglia di intraprendere questo tipo di percorso. Vero, ma altrettanto vero, salvo specifiche richieste da parte della famiglia, che tutti i regali, dalla tutina, ai prodotti per il bagnetto, alla fascia, siano basati sul nostro sentire e sulla nostra percezione di ciò che è importante nella maternità/paternità.

Quindi, è chiaro che una consulenza non sia una buona idea regalo per una famiglia che ha manifestato il suo dissenso o il suo non desiderio di portare. In caso contrario, però, possiamo pensare il nostro regalo come un’opportunità di avvicinamento al mondo del portare, un modo per far conoscere ai neo-genitori una pratica che potrà essergli d’aiuto e di conforto. Uno dei tanti strumenti di cui la famiglia potrà decidere di avvalersi, oppure no. E, in questo senso, la consulenza è davvero molto più efficace che regalare una fascia.

Si potrà anche obiettare che, regalando una consulenza, si vincoli la famiglia al professionista scelto e che, magari, non si rivelerà quello migliore per loro. In parte questo è vero, anche se nella mia esperienza non sono molte le famiglie che interpellano più consulenti prima di decidere a chi affidarsi, soprattutto se hanno un bimbo molto piccolo.

Ma questo accade anche quando incontriamo, per la prima volta, un professionista scelto da noi. Anche nel caso non si creasse il giusto feeling, la famiglia sarà libera, dopo aver fatto la prima consulenza da voi regalata, di cambiare, sapendo, però che esiste un mondo e una rete di professionisti alla quale fare riferimento. E avendo, comunque, gli strumenti per capire se è un percorso che vogliono, o meno, continuare a percorrere.

Fascia da regalare: quale scegliere?

Nonostante tutta la premessa sulla maggiore efficacia di una consulenza, si può comunque scegliere di preferire una fascia come dono. Quali devono essere le caratteristiche da prediligere in una fascia da regalare?

Partiamo da un’ovvietà: per decidere quale fascia scegliere come regalo, è necessario prendere in considerazione innanzitutto i destinatari, adulti e bambini. Questo vale (o almeno dovrebbe valere) per ogni regalo, ma, nel babywearing, assume un significato un po’ più preciso, in cui l’estetica assume un ruolo di secondo piano.

In termini generali, per scegliere una fascia da regalare è necessario valutare l’età del bambino che verrà portato in quella fascia, ma anche l’esperienza e la manualità dei futuri portatori.

Fascia elastica o fascia rigida?

Se il vostro regalo è destinato a portare un neonato o un bambino molto piccolo, la prima cosa da decidere è se orientarsi su una fascia tessuta (rigida) oppure su una fascia in maglia (elastica). Entrambe le opzioni sono adeguate e, a meno che i neogenitori non abbiano espresso un parere in merito, sta a voi capire cosa potrebbe fare maggiormente al caso loro. Ad esempio, in caso di bimbi molto minuti potrebbe essere meglio una fascia in maglia, mentre per neonati più pesanti potreste orientarvi su una fascia tessuta.

Se non siete molto esperti di babywearing, la fascia elastica potrebbe fare maggiormente al caso vostro. Esistono delle differenze tra diversi tipi di fasce elastiche, ma sono comunque tutte simili per quanto riguarda l’uso base con i neonati. Inoltre, le fasce elastiche sono facilmente reperibili, anche nei negozi non specializzati; potete acquistare una fascia elastica anche nella maggior parte dei grandi negozi per l’infanzia, anche se, personalmente, disincentivo gli acquisti di babywearing presso questo tipo di esercizi commerciali. Non sempre la qualità dei supporti portabebè è eccelsa ed è estremamente difficile essere supportati nella scelta da personale esperto in materia.

Fasce tessute di buona qualitò sono più difficilmente disponibili in negozi non specializzati. Online trovate invece un’ottima panoramica di fasce rigide, sia sui siti ufficiali delle aziende produttrici che in alcuni store multimarca. In genere, chi gestisce siti che vendono fasce tessute è in grado anche di darvi una mano nella scelta.

Io, in genere, preferisco questo tipo di fasce perchè sono regali destinati a durare nel tempo e che non prevedono necessariamente nuovi acquisti dopo qualche mese. Inoltre le fasce tessute offrono una maggiore varietà, anche a livello estetico; tenendo in considerazione le caratteristiche tecniche basilari e la qualità, è possibile avere un campionario estremamente ampio di modelli, fantasie e colori. Impossibile che almeno uno di questi non incontri il gusto estetico dei destinatari del regalo.

Come scegliere una fascia da regalare

Se avete deciso di regalare una fascia tessuta, per la scelta partite sempre dai destinatari.

In caso di neonati e genitori alla prima esperienza, è necessario prestare particolare attenzione alla fascia da regalare perché la prima fascia può essere davvero determinante nel proseguimento del percorso. Una fascia di difficile gestione, per quanto bella ed accattivante a livello estetico, rischia di ottenere l’effetto contrario al voluto, vale a dire lo scoraggiamento e l’allontanamento dal babywearing.

Scegliete un materiale (blend) semplice e maneggevole (perfetto il 100% cotone), per far sì che la fascia sia utilizzabile da subito senza trattamenti preventivi di “domatura”. State su uno spessore non troppo elevato (una grammatura medio-bassa) per evitare l’effetto coperta e per rendere più agevoli le procedure di legatura. In commercio, una grande varietà di opzioni si prestano ad essere buone fasce da regalare. Potete trovare informazioni più dettagliate nel nostro post su come orientarsi per scegliere la prima fascia tessuta.

Se non siete “dentro” al mondo del babywearing, chiedete consiglio ad una fascioteca o rivolgetevi ad un negoziante DAVVERO esperto.

Nel caso in cui i destinatari del vostro regalo siano ad un secondo (o terzo, quarto…) percorso portato, potrete sbizzarrirvi anche con fasce meno morbide e, come si suol dire, “da domare”: materiali diversi e grammature più alte spaventeranno meno una famiglia che ha già un suo vissuto nel babywearing. In questo caso, potete maggiormente lasciarvi guidare dall’estetica.

E i marsupi?

Se non è sempre facile scegliere una fascia da regalare, con i marsupi ergonomici le cose non migliorano, anzi…

Per i marsupi, infatti, la vestibilità varia in modo significativo da un modello all’altro e da una marca all’altra in base alla fisicità, alle sensibilità e ai gusti del portatore o della portatrice. Con i marsupi, ancor più che con le fasce, è molto importante provare per scegliere in modo consapevole. E, poichè l’investimento richiesto per l’acquisto di un supporto strutturato è tutt’altro che trascurabile, sarebbe un vero peccato regalare un marsupio che risulti scomodo.

Se il regalo è destinato ad una famiglia con un bambino molto piccolo (indicativamente prima dei 4-5 mesi di età), allora dovrebbe essere prestata ancora più attenzione alla scelta del prodotto. Esistono infatti dei marsupi ergonomici baby size che risultano rispettosi anche per bambini nei primissimi primi mesi di vita, ma sarebbe opportuno valutare la cosa con una professionista che vada a valutare dimensioni e sviluppo dei piccoli, ma anche la loro postura all’interno dei diversi marsupi ergonomici.

Nel caso vogliate regalare un marsupio, potreste magari abbinarlo ad una prova preventiva presso una fascioteca indipendente oppure presso un negozio ben fornito di marsupi ergonomici.

In caso questo non fosse possibile, cercate di documentarvi il più possibile leggendo molte recensioni di marsupi ergonomici per poter capire limiti e funzionalità dei diversi modelli.


E ora, buona caccia al regalo perfetto!

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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