Se me lo avessero detto prima di prenotare non ci avrei mai creduto, invece il nostro OTR in Portogallo si è rivelato un viaggio pieno di scoperte, all’insegna dell’ospitalità del buon cibo e di panorami mozzafiato. Vi porto alla scoperta del nostro Portogallo con bimba al seguito!

Il nostro itinerario in Portogallo

I costi dei voli ci hanno fatto fatto optare per un loop su Porto, questo ci ha permesso di ottimizzare anche i costi di noleggio auto, non particolarmente a buon mercato.

Il nostro arrivo è stato dunque a Porto, per poi spostarci a Lisbona in treno – soluzione comodissima che consiglio. Abbiamo acquistato i biglietti in anticipo sul sito delle ferrovie locali usufruendo di una tariffa ottima in prima classe. Dopo aver visitato Lisbona abbiamo noleggiato la nostra auto per cominciare il vero OTR, che ha toccato le seguenti tappe:

Sintra – Cabo da Roca – Obidos – Nazarè – Costa Nova – Aveiro – Agueda- Tomar – Fatima – Evora

Da Evora ci siamo diretti a sud nella regione dell’Algarve. Durante il nostro viaggio siamo arrivati sino a Capo de Sao Vincente che si trova a Sagres, estrema punta occidentale del Portogallo e abbiamo visitato diverse spiagge tra Lagos ed Albufeira, di cui vi ho già raccontato in maniera dettagliata.

Programmare un viaggio in Portogallo è semplice ed è adatto anche a chi ha poca esperienza di on the road, questa nazione accoglierà voi e i vostri bambini con grande calore.

Alla scoperta del Portogallo tappa dopo tappa

Sintra e Cabo da Roca

Se come noi farete tappa a Lisbona, potrete facilmente visitare le vicine Sintra e Cabo da Roca. Sono raggiungibili comodamente con i mezzi pubblici, noi avevamo preso a noleggio l’auto pertanto abbiamo raggiunto Sintra in una mezz’ora, partendo dall’aeroporto. Fate attenzione alla questione parcheggi, pochi e ovviamente lontani dai punti di interesse. Se non siete dei gran camminatori potrete muovervi agevolmente con un servizio di navette che fa la spola dal parcheggio esterno ai vari punti di interesse. Noi non potevamo dedicare a Sintra più di una giornata, quindi abbiamo deciso di impegnare il tempodedicandoci alla Quinta de Regaleira ed ai suoi meravigliosi giardini, ci è sembrata la scelta più adatta per la nostra cinquenne. La scelta è stata quanto mai azzeccata, e ve la consiglio se come noi avete bimbi, i giardini offrono un percorso attraverso il quale si potrà salire su torrette merlate, oppure discendere all’interno di pozzi profondi collegati da tunnel sottoterrai. Insomma un luogo che vi permetterà di trascorrere qualche ora davvero avventurosa. La nostra visita si è svolta in agosto, abbiamo dovuto fare una coda di circa un’ora per l’ingresso, i bambini fino a 5 anni entrano gratuitamente.

Lasciata Sintra e i suoi palazzi da fiaba, siamo arrivati a Cabo da Roca. Portatevi qualcosa per coprirvi, la temperatura è più fredda e c’è sempre molto vento. Il panorama è ovviamente mozzafiato, il rumore delle onde che si infrange sulla scogliera ha un che di magico. C’è un sentiero con parapetto che permette di avvicinarsi, ma in ogni caso è bene prestare attenzione ai bambini. Io non consiglio l’uso del passeggino salvo che non vogliate arrivare solo al Cabo dove il percorso è in piano e asfaltato.

Agueda Costa Nova Aveiro

Un trittico assolutamente imperdibile sia per l’atmosfera sia per i colori che troverete, soprattutto se come noi viaggiate con i bambini.

Agueda vi conquisterà per le sue vie coperte da ombrelli multicolore e da panchine decorate con allegri disegni oltre a murales che impreziosiscono gli edifici che affacciano sulle vie centrali.

Costa Nova vi farà subito assaporare l’idea del mare, perchè si tratta proprio di una classica località di vacanza, se avrete voglia e tempo, potrete trascorrere qualche ora in spiaggia ad ammirare l’oceano. Potrete mangiare un boccone in uno dei tanti ristorantini che offrono pranzi a base di pesce (il mercato del pesce si trova nell’omomima Praça do Peixe, dove il pesce pescato nella notte viene venduto ai ristoratori e ai vacanzieri) , ma soprattutto non potrete perdervi le tipiche casette di legno a strisce colorate, dove vostro malgrado scatterete mille fotografie.

E per concludere non si può di certo tralasciare Aveiro. Questa graziosa cittadina è famosa per i suoi canali attraversati da barchette colorate, chiamate barcos moliceiros che venivano usate tradizionalmente per raccogliere le alghe, oggi trasportano i turisti attraversando i canali di quella che viene definita una piccola Venezia. Non perdetevi gli eleganti edifici in art noveau e il coloratissimo quartiere dei pescatori. Sosta d’obbligo la pasticceria per assaggiare gli ovos moles, dolcetti tipici locali a base di tuorli d’uovo e zucchero racchiusi in un’ostia, a forma di conchiglia, pesce o semplicemente piccolo uovo. Noi li abbiamo acquistati alla Confeitaria Peixinho, che consiglio, dove troverete anche un sacco di altri golosi dolcetti. Non ci è sfuggita l’occasione per l’ennesimo pastel de nata (anche se i più buoni in assoluto li abbiamo gustati a Belem).

Tomar

Nel decidere quali luoghi inserire nel nostro OTR abbiamo necessariamente dovuto fare delle scelte, tagliando anche luoghi che avremmo voluto visitare perchè il tempo a nostra disposizione non ci permetteva di vedere tutto quello che desideravamo. Tra i luoghi a mio avviso irrinunciabili c’è Tomar e la visita al Convento de Cristo.

Ma perché proprio Tomar? Perchè il medioevo è una delle epoche storiche che più mi ha affascinata durante gli studi e perchè faccio parte della folta schiera di lettori che si sono appassionati alla lettura de Il nome della Rosa di Umberto Eco.

Proprio a Tomar  troviamo una grossa testimonianza del passato dell’ordine dei cavalieri templari nato in epoca medievale. Questo celebre ordine di cavalieri-monaci, avvolti da una certa aura di mistero, ricevette in dono l’area di Tomar direttamente dal primo re del Portogallo, il quale volle ringraziarli per l’impegno profuso nella riconquista di questi importanti territori. Il convento de Cristo fu quartier generale dell’ordine e si estende fuori dal centro abitato,è circondato da mura merlate che vi daranno l’impressione di entrare in un magnifico castello.

Noi abbiamo deciso di programmare la visita per la prima mattina, ci siamo recati sul posto e una volta parcheggiata l’auto abbiamo percorso il tratto che separa la zona parcheggi dalla biglietteria. Abbiamo dovuto fare una coda di circa mezz’ora per acquistare i nostri ingressi. A questo proposito vi segnalo che qualora decidiate di visitare anche gli altri monasteri presenti in questa regione del Portogallo (Alcobaça a Batalha oltre a Tomar) potrete acquistare un biglietto cumulativo combinato – è possibile richiederlo presso il primo sito visitato – che permette un risparmio sulle singole entrate e deve essere utilizzato nell’arco di una settimana dal primo utilizzo.

Contate di dedicare alla visita di Tomar almeno mezza giornata (noi vi abbiamo trascorso tutta la mattina) e abbiamo pranzato nei pressi del centro del paese prima di ripartire verso la nostra tappa finale della giornata.

Fatima  

Noi non siamo credenti, ed inizialmente Fatima non era stata inserita nel nostro itinerario, ma abbiamo deciso di fare una deviazione dedicandole una breve, devo ammettere di esserne rimasta comunque colpita. Aspettatevi di trovare tanti fedeli che si recano in pellegrinaggio, questo potrebbe farvi desistere dal fermarvi, in realtà con un pizzico  di fortuna riuscirete a trovare parcheggio nelle vicinanze della spianata dove sorge il Santuario con le tombe dei pastorelli.

Avvicinandovi all’area troverete tantissime pensioni, alberghi, ristoranti, una ricettività pazzesca per accogliere i milioni di fedeli che si riversano a Fatima ogni anno. Ovviamente i negozi di arte sacra qui la fanno da padrone, anche in declinazioni molto kitch.

Ci tengo a fare una precisazione per chi si volesse recare a Fatima coi bambini. A prescindere dal credo di ognuno, è un luogo sacro dove è richiesto di mantenere il silenzio e dove è possibile vedere situazioni che porteranno i bambini a porre molte domande. I fedeli che hanno fatto voto infatti, attraversano il piazzale di preghiera (la grande spianata) sulle ginocchia, ma non è l’unica situazione che potrebbe portare i bambini a porre domande, pertanto valutate se questo tipo di visita possa essere idonea alla vostra famiglia.

Obidos

Un’altra delle mete imperdibili per un viaggio itinerante in Portogallo è Obidos.

Io consiglio di pernottare all’interno delle mura per godere dell’atmosfera che offre questo paesino. Gli alloggi all’interno delle mura sono per lo più in edifici storici, noi abbiamo scelto di pernottare presso il B&B Casa de São Thiago de Obidos, la casa del XVIII che offre stanze tutte diverse tra loro, le zone comuni sono arredati con mobili d’epoca. Le camere sono dislocate su due piani, naturalmente senza ascensore.

Il centro storico è quotidianamente preso d’assalto dai turisti, per cui potrebbe apparire molto commerciale, ma una volta che i bus turistici avranno lasciato i parcheggi fuori dalle mura, scoprirete quanto possa essere piacevole passeggiare per Obidos. Perdersi per le strette viette lastricate, ricche di casette bianco calce con le finestre blu e gialle, splendide bouganville rampicanti, e azuleios a decorativi, offre scorci davvero splendidi, sia alla luce del tramonto che nelle prime ore della mattinata quando ancora Obidos non è stato preso d’assalto dai pullman turistici. Una cosa molto divertente da fare anche per i bambini più grandicelli è la possibilità di camminare sopra le mura merlate del Castello di Obidos (sono prive di protezioni, ma con spazio sufficiente per poter tenere per mano i bimbi) per ammirare il panorama circostante.

Importante prima di lasciare Obidos è assaggiare la Ginjinha. La Ginjinha è un liquore tipico locale prodotto dall’infusione delle amarene, viene servito dentro delle tazzine di cioccolato da mangiare dopo aver bevuto il liquore (io ho preferito l’accoppiata con il cioccolato fondente, ma potrete scegliere di provare tutte le alternative proposte, oppure gustarlo nel classico bicchiere di vetro).

Nazarè

Nazarè è conosciuta in tutto il modo per le sue onde pazzesche tanto da essere considerata nei mesi invernali un paradiso per i surfisti. Noi volevamo assolutamente vedere questo spettacolo della natura e così è stato. L’oceano qui è indiscusso protagonista insieme alla meravigliosa spiaggia di sabbia dorata Praia da Nazaré, lunga oltre 1,5 km, che invita a lunghe passeggiate a qualche ora di relax e a mangiare una Bola de Berlim piena zeppa di crema, abitudine locale che devo dire noi abbiamo subito sposato.

L’acqua dell’oceano in questa zona l’acqua è davvero piuttosto fredda, anche a differenza dell’Algarve, dove invece abbiamo fatto il bagno molto volentieri.

Se come noi potrete dedicare solo una giornata a Nazarè non dimenticate di salire al Sítio de Nazarè e godere di un panorama mozzafiato dal Miradouro do Suberco. Il villaggio di Sítio de Nazarè ha un grazioso centro storico abitato da locali che gestiscono attività a conduzione familiare e che conservano un fascino antico e davvero autentico, nonostante la miriade di turisti che invadono le stradine a tutte le ore. Per raggiungere il Sitio è possibile prendere la funicolare (qui viene chiamato ascensor) da Rua do Elevador.

Evora

Ho pensato tanto se addentrarmi nella regione dell’Alentejo perchè in estate può fare davvero molto caldo, ma con un minimo di accortezza siamo riusciti a godere di questa graziosa cittadina che rimane base ideale per una visita ai Megaliti del sito di Almendres a circa 15 km da Evora.

Cosa sono i Megaliti?

I megaliti sono “monumenti preistorici” che possono essere composti da una grande pietra o da più pietre posizionate per creare una struttura o un monumento celebrativo, per lo più d tipo funerario, senza utilizzare calce o cemento. Vi sono differenti tipologie di megaliti, qui troverete  il menhir, massi grezzi di varia altezza, conficcati nel terreno e il dolmen caratterizzato da due o più pietre verticali e una orizzontale posta come copertura, a riprodurre una camera sepolcrale. Soffermatevi sui cartelli informativi dislocati nell’area, che vi daranno diverse informazioni, e anche qualche piccola curiosità circa dei particolari da poter ricercare durante la vostra visita. Il sito si raggiunge con un percorso breve, ma non idoneo ai passeggini; l’area è completamente esposta al sole, pertanto soprattutto nella stagione estiva, programmate la vostra visita nelle ore meno calde della giornata.

La città di Evora ha anche un piacevole centro storico nel quale non potrete mancare la visita alla cattedrale Sé, non dimenticate di salire sulla terrazza dalla quale si gode uno splendido panorama della città.

Nel vostro tour della città inserite anche la visita alla Capela dos Osos, una cappella completamente rivestita di ossa e teschi umani molto suggestiva, ai bambini piacerà moltissimo.

Sines

Di ritorno dal nostro soggiorno in Algarve abbiamo dedicato qualche ora alla visita di Sines. Mi sento di consigliare, in fase di programmazione di prevedere almeno un pernottamento,  e se le tempistiche ve lo permettono dedicate qualche giorno alla Costa Vicentina, paesaggisticamente è spettacolare, per noi un buon motivo per programmare un nuovo viaggio in Portogallo.

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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