La celiachia è una malattia autoimmune; una di quelle malattie in cui il sistema immunitario di una persona produce delle reazioni anomale dirette contro alcune componenti dell’organismo di cui fa parte. In altre parole, le cellule del sistema immunitario, anzichè combattere nemici provenienti dall’esterno, reagiscono contro componenti del proprio organismo: una sorta di “fuoco amico” che può causare danni funzionali o strutturali, anche seri, all’organismo intero oppure a singoli distretti.
In particolare, la celiachia colpisce l’intestino tenue e viene provocata dall’ingestione di glutine, una sostanza proteica presente in alcuni cereali.
Una volta ingerito, il glutine viene scisso nelle sue due proteine costituenti, la glutenina e la gliadina, che dovrebbero essere poi completamente degradate dagli enzimi digestivi fino ad ottenere singoli aminoacidi. In realtà, un piccolo frammento di gliadina resiste a questa degradazione e provoca una modificazione della superficie di alcune particolari cellule presenti nell’intestino tenue. In alcuni soggetti predisposti, questo porta ad una risposta complessa del sistema immunitario diretta contro la mucosa intestinale (il fuoco amico di cui parlavamo prima) e che scatena un’infiammazione dell’intestino tenue.
Riassumendo, in alcuni soggetti predisposti (circa l’1% della popolazione), l’ingestione di cibi contenenti glutine porta ad una infiammazione dell’intestino tenue dovuta ad una risposta anomala del sistema immunitario. A lungo andare, i villi intestinali di cui è formata la parete interna dell’intestino regrediscono e la mucosa intestinale, così danneggiata, non è più in grado di assorbire le sostanze nutritive, con conseguente malnutrizione. La celiachia si presenta con diversi sintomi che possono essere gastro-intestinali come diarrea, nausea, vomito, gonfiore e dolore intestinale, oppure generali come osteoporosi, anemia, perdita di peso, difficoltà ad instaurare una gravidanza ed aborti spontanei.
Come curare la celiachia?
L’unica terapia efficace, una volta avuta una diagnosi di celiachia, è la rinuncia completa e permanente agli alimenti contenenti glutine. Poichè anche piccolissime quantità di glutine possono provocare disturbi di varia entità, è necessario prestare molta attenzione alle eventuali contaminazioni accidentali dei cibi. La completa rigenerazione della mucosa intestinale potrebbe richiedere diversi mesi, ma l’eliminazione del glutine dalla dieta porta in genere ad un miglioramento dello stato di salute in brevissimo tempo fino alla completa scomparsa dei sintomi.
Attenzione però, non sospendete l’ingestione di glutine prima di avere una diagnosi di celiachia. Non assumere più glutine potrebbe infatti falsare i risultati degli esami portando a dei falsi negativi. La cosa migliore in caso di sospetta celiachia è rivolgersi al medico e iniziare le analisi necessarie, non variando la propria alimentazione quotidiana.
Non solo celiachia
Un altra patologia collegata al consumo di alimenti contenenti glutine è la sindrome dell’intestino irritabile che si manifesta con sintomi tipicamente gastro-intestinali: flatulenza, stitichezza, diarrea e dolori addominali. Molte persone affette da questa sindrome migliorano molto seguendo una dieta priva di glutine. Si ipotizza, infatti, che la sindrome del colon irritabile possa essere causata da un’intolleranza al glutine.
Glutine sì…
Il glutine deve il suo nome al latino gluten, che significa colla, e non è un caso. Il glutine, infatti, è quella sostanza che dona viscosità, elasticità e coesione. Insomma, che rende gli impasti un po’ collosi, appunto.
Questa proteina naturale è contenuta in diverse varietà di cereali:
- frumento o grano, sia duro che tenero e comprese le varietà antiche
- Khorasan (impropriamente chiamato Kamut), che fa comunque parte del genere Triticum (frumento)
- farro e spelta, anch’essi parte del genere botanico Triticum
- segale,
- triticale, che è un ibrido artificiale tra segale e frumento.
- orzo
Per questo è necessario che chi segue una dieta gluten free (celiaci, intolleranti, allergici) non consumi pietanze contenenti questi cereali, le loro farine, ma anche i loro derivati. Tra i derivati dei cereali elencati troviamo ad esempio il germe o la crusca di grano, il bulgur, il seitan, il cuscus (derivati dal frumento), il malto (derivato dall’orzo). Sì, il malto e ciò che tristemente ne consegue: la birra. Un discorso a parte va fatto per l’avena, cereale a lungo escluso dalla dieta dei celiaci che sta attualmente vivendo una riabilitazione da parte degli esperti. Diversi studi evidenziano che la maggior parte dei celiaci può inserire l’avena nella propria dieta senza effetti negativi, ma si consiglia comunque prudenza perchè pare che alcune qualità di avena siano tossiche, mentre altre siano particolarmente adatte ad una dieta gluten free.
… Glutine no
Vi sono poi cereali che sono universamente riconosciuti come gluten free, quindi adatti alla dieta celiaca:
- riso
- mais
- miglio
- sorgo
- teff, cereale tipico del Corno d’Africa
- grano saraceno (non è un vero e proprio cereale, viene infatti definito pseudocereale)
- amaranto (pseudocereale)
- quinoa (pseudocereale)
Le farine prodotte con questi cereali e pseudocereali (compreso l’amido di riso e la maizena) possono pertanto essere consumate da soggetti celiaci o intolleranti al glutine. Inoltre, vi sono anche farine prodotte a partire da legumi, tuberi o altri vegetali che possono essere inserite nella dieta celiaca; per fare qualche esempio, troviamo farina di ceci, di soia, di castagne, di tapioca (derivata dal tubero manioca), fecola di patate.
“Voglio assaggiare!”
Spiegare tutto questo ad un cinquenne non è stata un’operazione rapida ed indolore. Ma c’è chi ne ha tratto un certo vantaggio… Da una parte c’ero io, che sudavo sette camicie per trovare termini adeguati e per rispondere alle mille domande, dall’altra il mio compagno, mollemente steso sul telo in spiaggia, sogghignava, godendo di questa insperata mattinata di relax indisturbato. D’altra parte i nostri patti sono chiari: io mi occupo di scienza, lui di tecnologia. Ma non pensate male, non ero per nulla invidiosa del suo relax e non sono stata di certo io a suggerire ad Alessio di chiedergli cosa sia l’intelligenza artificiale!
Per quanto riguarda Ale, la cosa che l’ha più lasciato scosso è stata senz’altro la questione dei cibi vietati: “quindi Cristophe non può mangiare nemmeno la pasta al forno del nonno Giuseppe?” mi ha chiesto ad un certo punto.
“No, Alessio, a meno che il nonno non usi ingredienti senza farina bianca”
“Ma allora non può mangiare proprio nulla di buono!” ha chiosato affranto, come se la pasta del nonno fosse l’ultimo baluardo della buona cucina
Rassicuro il piccolo spiegandogli come esistano molti alimenti ottimi che risultano gluten free (non solo le insalate verdi che lui odia tanto). Aggiungo anche che è vero che fino a qualche anno fa, la scelta di pane, pasta e dolci era spesso molto limitata e anche un po’ tristanzuola, ma da un po’ di tempo a questa parte le cose stanno cambiando. Complice l’aumento delle persone interessate ad una dieta priva di glutine, vi sono sempre più prodotti e sempre più reperibili. E alcuni di questi sono davvero sfiziosi!
Devo essere stata convincente, perchè lui ha prontamente stabilito di voler provare questi deliziosi prodotti senza glutine.
Giuliani e l’alimentazione speciale, la linea Giusto® Senza Glutine
Una volta tornati a casa, per non perdere di credibilità, ho fatto una ricerca per capire quali prodotti senza glutine acquistare per fargli capire che c’è tutto un mondo di cibo gustoso al di là delle colonne d’Ercole della pasta al forno del nonno. E mi sono imbattuta nella linea Giusto® Senza Glutine di Giuliani, che mi è parsa la scelta migliore per alimenti senza glutine equilibrati e gustosi. E, cosa non indifferente, sono reperibili non solo in farmacia e nei negozi specializzati nella vendita di prodotti senza glutine, ma anche in alcuni supermercati della Grande Distribuzione, come Coop e Carrefour.
Giusto® è la linea di prodotti per l’alimentazione speciale nata dall’esperienza centenaria di Giuliani, che fin dal 1889 si occupa di ricerca in campo gastrointestinale. Chi non conosce l’Amaro Medicinale Giuliani, il “digestivo che, in più, aiuta il fegato”?
Ma non di solo amaro al rabarbaro si occupa Giuliani. Tra i prodotti più recenti troviamo anche quelli Giusto®, che si dividono in 4 linee:
- Diabel di cibi a basso indice glicemico ricchi in fibre, senza zuccheri aggiunti e con l’aggiunta di un mix di polifenoli;
- Senza Zuccheri Aggiunti che comprende biscotti, brioches, cioccolato e snack il cui sapore dolce è assicurato dalla sola presenza di edulcoranti;
- Aproteico, che comprende prodotti specifici per la dieta ipoproteica indicata per chi soffre di insufficienza renale cronica;
- Senza Glutine, che comprende appunto alimenti destinati a celiaci o intolleranti. Proprio quello che stavamo cercando per il nostro test.
Pronti per l’assaggio di Giusto® Senza Glutine
Alessio ed io abbiamo selezionato alcuni dei prodotti proposti da questa linea, che offre un’ampia scelta per assortimento e varietà; tra pane, pasta, dolci e merende, la linea Giusto® Senza Glutine vanta infatti più di 100 differenti prodotti a catalogo, confermandosi uno dei più ampi assortimenti di alimenti senza glutine.
Il mio cinquenne curioso è stato subito attirato dalle Crostatine Albicocca, di cui conosce l’analogo più diffuso, contenente glutine e le Comete Snack, con delle stelle di zucchero che anche in questo caso gli hanno ricordato prodotti già conosciuti.
E’ stata un’occasione anche per comprendere perchè l’azienda abbia scelto di commercializzare prodotti con forma e gusto simili a quelli di alcuni prodotti del mercato “tradizionale”. Un’accortezza importante per far pesare meno la necessità di una dieta “differente”, soprattutto quando si tratta di bambini.
Ma come spesso accade, anche gli adulti tornano un po’ bambini e noi non siamo stati da meno, anche io mi sono prestata alla prova assaggio, e non solo io…
Vi ricordate il mio compagno? Lo avevamo lasciato rilassato in spiaggia, mentre io ero alle prese con la spiegazione della celiachia al nostro cinquenne dalle mille domande.
Ecco ha pensato bene di voler partecipare anche lui alla “prova assaggio”, ma trovandosi a dieta e prossimo al controllo dalla nutrizionista, occorreva selezionare dei prodotti che rientrassero tra quelli consentiti dal suo regime alimentare. Abbiamo quindi scelto Pagnottella, Pan Leggero e Cereal Fro all’Avena e Grano Saraceno, questi ultimi ottimi a colazione accompagnati da frutta secca e fresca.
Ora, c’è da dire che il costo dei prodotti del mercato tradizionale ha un costo più contenuto, ma Giusto® Senza Glutine di Giuliani ha comunque un prezzo competitivo relativamente ai prodotti del mercato gluten free. Inoltre, tutti i prodotti della linea sono notificati al Ministero della Salute e sono inseriti nel Registro dei prodotti rimborsabili.
Su tutti i prodotti è apposto il Bollino Ministeriale che assicura che il prodotto è idoneo all’alimentazione delle persone affette da celiachia. Ma sulle confezioni troviamo anche altri simboli che identificano l’assenza di eventuali altri ingredienti (latte e lattosio, olio di palma, lievito, uova, soia, arachidi); in questo modo i prodotti sono facilmente fruibili anche da persone con altre allergie o intolleranze oltre al glutine.
Chi lo prova lo riprova? il responso dopo la prova assaggio
Wow, un sacco di belle cose questa linea Giusto® Senza Glutine! Ma alla fine, come sarà andata la prova principale? Intendo quella dell’assaggio ovviamente!
La pasta al forno del nonno rimane ancora saldamente al comando dei gusti del cinquenne, anche complice il fattore sentimentale. Ma possiamo dire che per lui i prodotti Giusto® Senza Glutine dovrebbero essere inseriti nella nostra lista della spesa settimanale.
“mamma, dai, la prossima volta voglio assaggiare le crostatine al cioccolato che non mi hai fatto prendere! E poi voglio la scatoletta gialla per portare la merenda”
Già, perché un altro punto di forza del brand sono le attività promozionali, in cui ad alcuni prodotti sono abbinati omaggi di vario tipo. Per il back to school, Giuliani ha pensato di regalare con le confezioni delle merendine più amate, una simpatica lunch box per rendere la merenda una… super merenda!
E per i grandi? Con alcuni prodotti viene dato in omaggio un portabiscotti con tappi disponibili in svariati colori.
Niente, sembra che questo test dell’assaggio dovremo proprio ripeterlo! D’altra parte, in scienze si sa, ampliare il campione di indagine è una cosa FONDAMENTALE!