Boppy ComfyFit è una fascia elastica pre-annodata che cerca di dare la morbidezza di una fascia elastica ma con la praticità di un marsupio. Il risultato sarà soddisfacente? 

Boppy Comfyfit è un portabebè che si propone come ibrido tra la fascia elastica ed il marsupio. Della fascia elastica vorrebbe fornire l’avvolgenza e la morbidezza, mentre del marsupio, ovviamente, la praticità. Una fascia elastica pre-annodata, che il produttore immagina perfetta fin dalla nascita per quelle famiglie che non desiderano legare una fascia classica. Saranno riusciti a proporre un prodotto all’altezza delle loro idee?

Il brand

Una delle immagini più buffe e tenere delle prime settimane di vita di Ale è il mio compagno che, seduto sul divano, sta con “l’erede” mentre io, sfatta e assonnata, fuggo in camera da letto alla ricerca di un paio d’ore di pace e solitudine, prima che ricominci il valzer delle poppate e dei risvegli notturni. Ronny se ne sta lì, sul divano, avvolto in Boppy, il cuscino d’allattamento, sul quale ha posizionato comodamente il pargolo. “così lo tengo vicino e intanto ho le mani libere” mi dice. Beh, libere…in realtà erano già occupate da un joy pad: cosa non farebbe un uomo per riuscire a giocare alla sua X-Box!

Sarà questa immagine che mi ha reso caro The Boppy®, brand americano che dal 1989 si occupa di produzione e commercializzazione di cuscini da allattamento. L’azienda nasce nel soggiorno di Susan Brown, una mamma del Colorado che, sulla base della sua esperienza, idea e comincia a produrre un cuscino su cui posizionare i neonati durante le poppate per poter stare tutti più comodi. L’idea riscuote un certo successo e negli anni, il catalogo di Boppy si arricchisce di altri prodotti “cuscinosi” con altri scopi oltre a quello dell’allattamento. Il prodotto di punta dell’azienda, però, sarà sempre cicciottoso semicerchio!

Nel 2008, l’azienda statunitense diventa una controllata del gruppo italiano Artsana (di cui fanno parte anche Chicco e Prenatal) ed il famoso cuscino a forma di C conquista anche il mercato nostrano.

Nel 2018, Boppy lancia un nuovo prodotto sul mercato: ComfyFit, un portabebè che si propone di essere una via di mezzo tra una fascia elastica ed un marsupio per poter conquistare tutti (o nessuno?).

Caratteristiche di Boppy ComfyFit

Boppy Comfyfit si propone come via di mezzo tra fascia elastica e marsupio. Della prima vorrebbe fornire la morbidezza e l’adattabilità, del secondo la praticità e la velocità. Possiamo quindi categorizzarla come fascia elastica strutturata.

Il supporto, realizzato in un mix di poliestere (88%) ed elastane (12%), è costituito da diversi elementi:

  • una cintura ventrale leggermente imbottita non rigida chiusa tramite fibbia a rilascio laterale; sulla fascia ventrale è presente una tasca porta oggetti
  • un pannello morbido anche se leggermente imbottito; nella parte anteriore del pannello troviamo due lembi di stoffa che danno l’idea di un incrocio, ma che, in effetti, non possono essere regolati o messi in tensione, essendo cuciti al sottostante pannello. La parte superiore del pannello può essere parzialmente ripiegata per fornire maggiore supporto alla nuca o per l’uso durante il trasporto “fronte-mondo”
  • due spalline pre-formate da indossare come in uno zaino;
  • due fasce che partono dal retro delle spalline e vanno legate poi intorno al bambino.

Non sembra il massimo dell’intuitività, vero? Beh, in effetti non lo è.

Dimensioni

Pannello

Altezza: circa 38 cm

Larghezza: circa 22 cm

Fascia ventrale

Lunghezza: 71 cm allungabile fino a 134 cm tramite cinghie di scorrimento

Altezza: la parte imbottita è alta 11 cm al centro e 6 cm ai lati

Fasce superiori*

Larghezza: circa 32 cm

Lunghezza: circa 160 cm

*N.B. L’alto contenuto di elastane dona una spiccata elasticità, pertanto il tessuto può modificare molto le sue dimensioni, soprattutto nei punti in cui non è doppiato o imbottito, come le fasce superiori.

Come si indossa

La fascia ventrale viene posizionata in vita e chiusa con la fibbia. Una volta ben stretta la fascia ventrale, si posiziona il portato e si solleva il pannello in modo che vada ad avvolgere il portato. Si indossano quindi le spalline e si procede poi a legare le fasce più lunghe. Secondo le istruzioni fornite con il supporto, queste andranno ad incrociarsi dietro la schiena del portato e poi verranno annodate sul fianco del portatore (trovate i video tutorial sul sito dell’azienda). Noi sconsigliamo questa modalità di legatura e vi invitiamo a leggere i nostri consigli per l’uso nel paragrafo successivo.

Nelle istruzioni vengono indicate due possibili posizioni per utilizzare ComfyFit: davanti fronte-mamma oppure sempre davanti, ma fronte-mondo (a partire dai 6 mesi di età). Anche in questo caso, noi sconsigliamo il trasporto fronte-mondo, in particolare con un supporto così spiccatamente elastico come è Boppy ComfyFit.

Recensione di Boppy ComfyFit

Cosa ci piace

Partiamo da quello che ci è piaciuto di Boppy ComfyFit: il tentativo. Dopo anni di supporti non ergonomici, Artsana (di cui, ricordate, fanno parte Chicco e Prenatal) decide di fare qualcosa di diverso, qualcosa che si avvicini ai principi di ergonomicità. La seduta si allarga, il supporto si ammorbidisce, si dà importanza al contatto tra portato-portatore. C’è persino un timidissimo accenno a fidarsi delle competenze dei genitori affidando loro un paio di fasce da legare (ma non troppo, via…non esageriamo).

Cosa non ci piace

Pur apprezzando il parziale cambio di rotta, il supporto presenta criticità tali che non possono farcelo davvero piacere.

Partiamo dal materiale utilizzato: 88% di poliestere e 12% di elastane. Anche per i non puristi della fibra naturale, questo mix così totalmente sintetico potrebbe creare delle perplessità. Per noi che tifiamo sempre per il buon, caro, vecchio cotone la cosa diventa fonte di vero e proprio affanno.

Al tatto, il supporto appare scivoloso e ricorda (non troppo vagamente) le tutine da palestra anni ’80. Inoltre, la grande percentuale di elastane rende Boppy Comfy Fit estremamente elastica (la maggior parte delle fasce elastiche classiche hanno un contenuto di elastane che varia dal 3 al 5%). Ne deriva una grande difficoltà (se non impossibilità) di imprimere una tensione adeguata alle fasce per garantire un buon sostegno al portato. Questo viene parzialmente risolto dalla presenza del pannello, ma sulle spalle del portatore l’effetto durante il movimento è di yo yo, con conseguente ripercussione sulla schiena, soprattutto al crescere del peso del portato. Con bambini più pesanti, inoltre, la caratteristica elastica impedisce anche un sostegno adeguato delle gambe.

Una nota finale. Il naso sensibile di una ex-ricercatrice gravida (come ero al momento del test) rileva inoltre un odore pungente di solventi chimici; a nasi meno attenti, l’odore compare solo dopo indicazione e dopo aver immerso la faccia completamente nel supporto alla ricerca del suddetto. Chissà però cosa percepirà un neonato immerso ed avvolto dal supporto stesso. Con questo non vogliamo dire che Boppy Comfy Fit contenga sostanze pericolose per la salute, siamo certe che i controlli siano adeguati. Tuttavia la sensazione che se ne trae è poco gradevole.

In definitiva, non possiamo definire Boppy ComfyFit come supporto NON ergonomico, ma questo non fa di lui un buon prodotto. Pertanto non possiamo far altro che non consigliarne la scelta.

Consigli d’uso

Noi come detto non ce la sentiamo di consigliare questo supporto per tutti i motivi elencati prima, in primis il materiale che ha ben poco di naturale. Se ve lo hanno regalato e avete comunque intenzione di utilizzarlo, possiamo darvi dei consigli per migliorare l’uso del supporto rispetto alle indicazioni fornite dal produttore:

  1. evitate la posizione fronte-mondo: difficilmente rispetta la fisiologia del bimbo ed il suo bisogno di un mediatore per gli stimoli. Inoltre, altera il normale baricentro del portatore, rendendo la pratica del portare non confortevole. Questo risulta particolarmente vero con questo supporto dalla spiccatissima elasticità.
  2. usatela fino ai 6 kg al massimo: l’azienda produttrice indica che il supporto può essere utilizzato dai 3,5 ai 15 kg. Questo è sicuramente vero se guardiamo ai test di tenuta, ma se si tratta di comfort per portato e portatore, allora altre valutazioni entrano in gioco. Con i supporti elastici (che siano strutturati o non strutturati), non si riesce a portare comodamente dopo i 5-7 kg di peso in base al materiale di cui è fatto il supporto stesso. Oltre quel peso, il bambino risulta meno sostenuto e si crea un effetto yoyo sul portatore che di certo non giova al benessere della schiena del portatore.  Considerando l’estrema elasticità di ComfyFit, ci sentiamo di sconsigliarne l’uso oltre i 5, massimo 6 kg.
  3. attenzione all’uso con neonati: prestate molta attenzione anche all’uso nelle prime settimane di vita, che la presenza della fascia ventrale non interferisca con l’eventuale posizione raccolta delle gambe e badate che il neonato mantenga una postura in cifosi della colonna vertebrale. Purtroppo è facile che ciò non avvenga in quanto la tensione insufficiente delle fasce non può aiutare questa postura.
  4. incrociate le fasce sotto il culetto: al posto che passare le fasce dietro la schiena del pargolo (come indicano le istruzioni), andate a creare un incrocio sotto il culetto. In questo modo avrete un effetto di maggiore sostegno del peso e soprattutto, eviterete di andare a creare un punto di tensione proprio nel mezzo della schiena del bambino. La legatura ottenuta incrociando le fasce sotto il culetto è simile a quella che si usa per supporti half-buckle (ad esempio Didyklick di Didymos).

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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