Voi giocate in famiglia? Noi adoriamo giocare insieme, ogni occasione è buona per una partita veloce, fosse anche a “corsa fino al garage”. Certo se poi arriva a casa un gioco nuovo bisogna assolutamente provarlo subito.

Vieni che facciamo una partita con un gioco nuovo.

No ti prego non ho voglia, ho avuto una giornataccia in ufficio.

Dai è un gioco carino e ci serve un giocatore in più, possibilmente che non imbrogli.

Io non imbroglio mai… ehm quasi mai.

Ascolta, ti ho conosciuto che imbrogliavi a scala quaranta e adesso lo fai a rubamazzo… con tua figlia di 5 anni!”

E niente qui in casa la competizione è un affare di famiglia.

Noi giochiamo spesso insieme come normalmente accade in famiglia. Quello che però non credo accada ovunque è che qui sono in due a voler vincere a tutti i costi: la cinquenne e il quarant… enne (ometto qualche cifra, ma insomma li porta egregiamente 😉 ).

Ogni occasione è buona per una sfida: dalla gara di addominali, alla corsa, ai giochi di carte fino ai giochi da tavolo, una passione che io amo coltivare.

I giochi di società

Il gioco di società  è stata una delle mie prime passioni da bambina, ancor più delle Barbie, che ai miei tempi spopolavano. Io e i miei amici amavamo molto di più il gioco dell’oca, il Monopoly (che ai tempi era il meno esotico Monopoli), ma in assoluto le sfide più belle che ricordo erano a shangai.

Ve lo ricordate? Quanta pazienza e attenzione ci voleva e che abilità nel riuscire a recuperare il bastoncino che valeva di più. L’ambitissimo bastoncino nero! Oggi mi rendo conto di come per noi era così naturale sviluppare la concentrazione senza praticamente accorgercene, oltre che passare dei pomeriggi davvero spensierati.

Si perché i giochi dell’infanzia erano giochi che creavano aggregazione. Il cortile si riempiva di bambini e con quasi nulla si creavano sfide di ore, chi di voi giocava a  bandiera? Strega comanda color? Un due tre stella? Campana? Un gessetto e un sasso non serviva niente altro.

In inverno invece ci si ritrovava sulle scale del palazzo. Nonostante tutte avessimo una cameretta in casa, era un modo per ritrovarci un po’ al di fuori del controllo delle mamme. anche qui i giochi di società avevano la meglio.

Ricordo quando la mia amica del cuore un po’ più grande di me, portò una valigetta con dentro tanti giochi diversi. Tra questi, il domino.

Fu amore a prima vista.

Era la versione classica, quella con le tessere nere e pallini bianchi. Io non avevo la più pallida idea di cosa fosse, ma tutte quelle tesserine mi erano piaciute da subito.

La mia amica che giá sapeva leggere bene, ci spiegò le regole che aveva letto nelle istruzioni e così cominciammo a giocare.

Fu un inverno di sfide all’ultima tessera, finchè poco prima dell’estate la mia amica del cuore si trasferì in un’altra cittá e con lei si trasferì anche la meravigliosa valigetta. Ci siamo poi perse di vista, come spesso accade a quell’età, ma il ricordo delle nostre sfide sulle scale è una cosa che ancora conservo.

Mi piacerebbe che anche mia figlia potesse avere ricordi di gioco così cari. Oggi mi rendo conto che le dinamiche sono cambiate, il gioco è cambiato e un po’ anche i bimbi. O forse sono cambiati i genitori e alcune cose che quando eravamo piccoli noi erano considerate fattibili, oggi sembrano degli azzardi. Ma sarà davvero così o più semplicemente dobbiamo tornare ad essere più istintivi così come lo eravamo da bambini?

Allora ti stiamo aspettando!!

Arrivo arrivo, cosa hai comprato questa volta?

Ho unito una mia passione di bambina con una nuova passione di Eva.

E poi ti domandi perché non voglio giocare con voi…

Papaaaaaaaaaa, vieni a giocare a domino

Si, ho proposto anche ad Eva il domino.

Ho scelto una versione che potesse coniugare anche la sua grande passione per i pesci: il Baby Domino Abitanti del mare di Dal Negro. Si avete capito bene proprio loro. Chi di noi non ha giocato con un loro mazzo di carte? Insomma, parliamo di un’azienda con oltre 200 anni di storia; sfido chiunque a non aver avuto l’occasione di provare un loro prodotto. E parliamo di prodotti interamente made in Italy. Un’azienda che ha saputo rimanere al passo con i tempi, ma mantenendo la qualità di sempre.

Sullo store online potrete trovare le carte da gioco conosciute da tutti noi, ma anche diverse linee gioco che variano dai giochi di legno ai giochi da usare all’aperto. Passando ovviamente ai classici giochi di gruppo, tra cui, appunto il Baby Domino Abitanti del mare.

Questo gioco fa parte della linea Cubotti che sviluppa tematiche a stampo didattico utilizzando tessere di cartoncino colorato. L’obiettivo dei Baby Domino Dal Negro è quello di introdurre nel mondo dei bambini il classico gioco del domino, abbinandolo ad una variante illustrata, in questo caso con simpatiche creature marine come protagonisti. Ma potrete vedere che ci sono altre varianti, come ad esempio la fattoria. Dal Negro ha a catalogo diverse versioni di domino, dalle confezioni destinate alle famiglie fino a versioni più pregiate. Troverete senza alcun dubbio la soluzione più adatta alle vostre esigenze.

Ho trovato la qualità del gioco davvero soddisfacente. Il cartoncino è molto spesso quindi non vi è rischio che venga piegato o che si possa rompere. Nemmeno quando Eva si è trovata a giocare con Ale, che ha tanti pregi, ma tra questi non la delicatezza. I disegni sono davvero carini e molto ben fatti; la confezione è resistente e permette di riporre il gioco facilmente e in maniera ordinata, una volta terminato di usarlo.  Il gioco è consigliato dai 3 anni, ma le tessere hanno una grandezza adatta anche a bimbi un po’ più piccoli che sfrutteranno il gioco inizialmente solo nella versione “marina” per approcciare successivamente all’uso delle tessere dal lato dei numeri.

Se poi come noi siete amanti dei giochi educativi non perdetevi la sezione dedicata troverete tanti spunti interessanti.

Allora, mamma, papá siete pronti?, se non vi muovete telefono ad Alessio e lo invito anche per cena”

“Eccoci prontissimi!

Due mangiatori compulsivi alla stesso tavola sono troppi anche per me… e soprattutto per la mia dispensa!

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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