Il Blessingway è una cerimonia che arriva da lontano, dalla tribù Navajo dei Nativi Americani, dove era considerato un evento altamente spirituale, sacro e privato. A differenza delle altre cerimonie Navajo di guarigione, i Blessingway non sono destinati a curare le malattie, ma sono usati per invocare la benedizione positive e per scongiurare la sfortuna. Questi rituali erano tradizionalmente organizzati per “momenti di passaggio”: uno dei più importanti Blessingway era, ad esempio, la cerimonia Kinaaldá, in cui si celebrava la transizione di una ragazza a donna, durante il suo menarca. Ma i blessingway erano relativamente frequenti in una famiglia, erano infatti anche organizzati per celebrare i giovani in partenza per la guerra oppure per per benedire le donne poco prima del parto.

Ed è proprio per celebrare le mamme in attesa che oggi la pratica del Blessingway sta tornando a diffondersi anche in Italia.

Quando una donna diventa madre, spesso accade che un po’ ci si “dimentichi” di lei, tutte le attenzioni si focalizzano, in parte giustamente, sul bimbo, lo si festeggia, ci si prende cura di lui. Ciò avviene ancora prima che lui nasca, già durante la gravidanza: la mamma diventa un po’ un contenitore di merce preziosa. E ci si scorda che è lei stessa ad essere preziosa. Il Blessingway serve a questo, a celebrarla come la donna che è e come la mamma che sta per diventare.

Il Blessingway viene organizzato circa un mese prima del parto, spesso in collaborazione con una doula ed è l’occasione per stringere intorno alla mamma in attesa tutte le donne che rappresentano la “prima cerchia”, la sua rete di sostegno emotivo e pratico nel percorso di gravidanza ma anche, e soprattutto, durante il puerperio. La cerimonia serve anche a esorcizzare la paura del parto, riducendo l’ansia che questo pensiero in genere provoca nelle donne in gravidanza.

Come ci spiega Cora Erba, doula:

Durante il Blessingway, le amiche si stringono intorno alla donna trascorrendo una giornata o un pomeriggio all’insegna di coccole e condivisione, esaltando la femminilità, la sorellanza e la forza delle donne al momento del parto

Ma cosa si “fa” durante un Blessingway?

Sono svariate le attività ed i rituali che possono essere praticati durante il Blessing Way:

  • Racconto di esperienze positive di parto e maternità; un momento anche per condividere i sogni e le aspettative della mamma
  • Realizzazione del calco del pancione utilizzando il gesso. Il calco rimarrà poi come ricordo della giornata e della gravidanza; la mamma potrà poi decorarlo, magari grazie all’aiuto dei figli più grandi.
  • Realizzazione di una “collana del parto” che la donna potrà tenere con sè durante il travaglio come messaggio di forza e condivisione
  • Dono di oggetti simbolici o che possano essere utili alla mamma. Ad esempio, è possibile donare candele che potranno venire accese durante il travaglio oppure oli ed essenze profumate con proprietà calmanti (assicuratevi che gli oli siano compatibili con la gravidanza).
  • Lettura di piccoli scritti o poesie di benedizione e vicinanza
  • Scrittura di una “carta degli impegni”, in cui ogni donna presente si assume un impegno per la mamma durante il suo puerperio. Non sono necessari grandi impegni, anche solo un lavaggio piatti potrebbe essere già un grande aiuto.
  • Un rituale di esorcizzazione delle paure collegate al parto e all’immediato post-partum
  • Un momento conviviale, consumando del cibo che con del cibo da condividere

Ovviamente, ogni Blessingway verrà pensato “su misura” per la donna da celebrare, seguendo le sue inclinazioni ed il suo carattere.

Una cosa che non dovrebbe mai mancare è la canalizzazione di energie nei confronti della mamma in attesa, per farle sentire di avere intorno una sponda emotiva, ma anche concreta.
Ringraziamo di tutto cuore la “nostra” amatissima doula Cora Erba, per l’aiuto nella stesura dell’articolo, ma soprattutto per il grande sostegno nell’organizzazione di ogni Blessingway che ci ha coinvolto.  https://donnadivento.wordpress.com 

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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