Dal 24 giugno 2016 al 22 gennaio 2017, Palazzo Reale di Milano ospita una mostra interamente dedicata a Maurits Cornelis Escher, incisore e grafico olandese. Escher è famosissimo, spesso le sue opere si vedono reinterpretate in film, pubblicità e videoclip musicali.

Mi è parsa una bella mostra da proporre a mio figlio di 8 anni. Leonardo mi ha subito chiesto di che mostra si trattasse ed è bastato fargli vedere la foto di un’opera di Escher per convincerlo subito. Era interessatissimo.

E’ stato piacevole scoprire che la mostra di Escher è pensata anche per il giovane pubblico.

 

Compresa nel prezzo del biglietto infatti c’è l’audioguida suddivisa per adulti e bambini più o meno dai 6 ai 10 anni. I piccoli devono seguire la numerazione indicata dal contrassegno col cavallo (diversa dalla numerazione per le audioguide destinate agli adulti) e la voce di una bambina racconta con parole semplici le opere.

Le opere esposte di Escher sono davvero magnifiche, attraggono chi le guarda. Bellissime le opere con tema superfici riflettenti e oggetti impossibili come “Mano con sfera riflettente” (1935) e “Belvedere” (1958).

L’opera più famosa di Escher è sicuramente “Relatività” ( o “Casa di scale”) (1953). E’ anche una di quelle che ha catturato di più l’attenzione di Leonardo che la guardava cercando di capire tutto concentrato, ma anche divertito, dove portassero tutte le quelle scale rappresentate.

 

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La mostra è curata molto bene, è un percorso espositivo diviso in sei sezioni. Sono presenti pannelli didattici che illustrano diversi effetti ottici come ad esempio la “legge della buona forma” o la forse più conosciuta “Legge del pieno e del vuoto”. Avete presente il “Vaso di Rubin”, ovvero la famosa immagine in bianco e nero che raffigura il profilo di due persone che si guardano o un vaso a seconda di dove si focalizza il nostro sguardo (cioè sulla figura o sullo sfondo)? Nelle opere di Escher questo effetto è molto utilizzato. Le opere non si possono ovviamente fotografare ma lungo il percorso ci sono delle stazioni interattive che riproducono con l’aiuto della tecnologia o di diversi materiali gli effetti delle opere di Escher in modo da potersi scattare un selfie “entrando” nell’effetto stesso. Gli effetti sono spiegati molto bene.

Qui sotto ad esempio ci siamo io e Zoe come nella celebre opera che riproduce l’”effetto droste“. Si tratta della ripetizione all’infinito di una stessa immagine secondo un principio matematico. Grazie alla tecnologia, al posto del ragazzo che nell’opera originale guarda dei quadri nei quali dentro lo stesso ragazzo guarda gli stessi quadri e così all’infinito…ci siamo noi!

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Tutti noi ci siamo molto divertiti a scoprire gli effetti ottici utilizzati, soprattutto Leonardo ne è rimasto molto colpito. Le opere di Escher sono davvero ipnotiche.

 

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Non mancano poi i riferimenti al contributo di Escher nel mondo musicale, nella pubblicità  e nel cinema nell’ultima sala tutta da vedere e scoprire.

La mostra di Escher a Palazzo Reale a Milano è davvero da non perdere. Il nostro consiglio è  se avete bambini in età scolare portateli, apprezzeranno sicuramente e non si annoieranno di certo.

 

La mostra è aperta con i seguenti orari:

lunedi dalle 14.30 alle 19.30
martedi/mercoledi/venerdì/domenica dalle 9.30 alle 19.30
giovedì/sabato dalle 9.30 alle 22.30

(la biglietteria chiude un’ora prima)

Costi biglietto (audioguida inclusa):

Intero:12 euro
Ridotto (dai 6 ai 26 anni e over 65 anni): 10 euro
Biglietto famiglia (1 o 2 adulti + bambini da 6 a 14 anni): adulto 10 euro/bambino 6 euro

 

Per maggiori informazioni:

www.mostraescher.it

www.palazzorealemilano.it

 

 

 

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