Il 12 giugno ricorre la Giornata Internazionale contro il lavoro minorile. La Giornata è stata indetta per la prima volta nel 2002 dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana. La ricorrenza arriva quest’anno alla sua quindicesima edizione, perchè, sebbene in flessione rispetto al passato, il lavoro minorile rimane un fenomeno ben presente nel mondo.

Lavoro minorile e sfruttamento del lavoro minorile

Non tutto il lavoro svolto dai bambini deve essere classificato come lavoro minorile, da combattere ed eliminare. La partecipazione di bambini ed adolescenti ad attività che non pregiudicano l’integrità psico-fisica e che non interferiscono con l’istruzione può anzi essere vista come qualcosa di positivo. Aiutare i loro genitori nei lavori di casa, essere coinvolti negli affari di famiglia o guadagnare qualche soldo con lavoretti durante le vacanze estive possono anzi contribuire allo sviluppo e al benessere di bambini e ragazzi, fornendo loro abilità ed esperienze che li aiuteranno ad essere membri produttivi della società nel corso della vita adulta. Lo sfruttamento del lavoro minorile è ben altra cosa. In questi casi il carico di lavoro è eccessivo, non dignitoso e pregiudica l’integrità psico-fisica dei minori. Inoltre, impedisce una corretta alfabetizzazione e istruzione delle vittime.

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Una bambina di Islamabad (Pakistan)

I dati del lavoro minorile

Il fenomeno del lavoro minorile è di difficile quantificazione, a causa della naturale tendenza di questo fenomeno a rimanere nell’ombra; in tutti i paesi del mondo, infatti, esistono leggi nazionali che proibiscono il lavoro dei bambini, anche se in molti paesi queste leggi rimangono inapplicate. Secondo il rapporto Marking progress against child labour – Global estimates and trends 2000-2012 pubblicato dall’ILO nel 2013, i minori lavoratori sono 168 milioni, più della metà impiegati in lavori considerati pericolosi. Un numero impressionante, anche se in netta diminuzione rispetto al 2000, quando i bambini-lavoratori erano 246 milioni di bambini. I dati si riferiscono in genere alla fascia 5-17 anni, perchè al di sotto dell’età della scolarizzazione è estremamente difficile reperire informazioni.

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Bambina al lavoro in Bangladesh

La maggior parte del fenomeno si concentra nelle aree più povere del mondo.

La regione con la più alta incidenza di lavoro minorile è l’Africa sub-sahariana, dove più del 21% della popolazione infantile (59 milioni di bambini) è vittima di questo fenomeno; in termini numerici assoluti, il triste primato lo detiene però l’Asia (e regioni del Pacifico), con circa 78 milioni di lavoratori minorenni. Altri numeri importanti sono presenti in America Latina, Medio-Oriente e Nord Africa.

Il lavoro minorile, seppure in forme diverse, è presente anche nel Nord del mondo: sono 2,5 milioni i minori al di sotto dei 15 anni che lavorano nei paesi industrializzati. In questi paesi, il lavoro minorile non riguarda i bambini in età di scuola primaria, ma coinvolge principalmente la fascia dagli 11 ai 15 anni. Pertanto, a differenza dei paesi del Sud del mondo, dove il lavoro minorile costituisce il più delle volte un impedimento alla frequenza scolastica, l’inserimento lavorativo non necessariamente comporta l’abbandono scolastico. Il più delle volte, per i minori europei e occidentali i tempi riservati al lavoro non si sovrappongono ai tempi dedicati alla scuola.

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Bambina che lavora al telaio (Marocco)

Tipi di lavoro minorile

Il lavoro minorile è molto spesso parte di un’economia invisibile, sommersa; un’“economia informale”, che comprende l’insieme di attività di produzione e distribuzione di beni e servizi che sfuggono alla contabilità nazionale.

Diversi sono i tipi di lavori svolti dai bambini nel mondo:

Lavoro nelle industrie e nell’agricoltura. In questi 2 settori sono sfruttati circa 110 milioni di minori, con netta prevalenza dell’agricoltura (98 milioni). Le attività agricole e industriali possono essere estremamente pesanti e pericolose, per svariati motivi (sostanze tossiche, strumenti pericolosi, morsi di insetti, malattie respiratorie etc).

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Bambini nell’agricoltura (Vietnam)

Lavoro domestico. In questa categoria rientra il lavoro che le bambine e i bambini svolgono in case diverse dalla propria, spesso come schiavi.

Lavoro in famiglia: è il lavoro che viene svolto in casa o nei campi dei propri genitori, maggiormente diffuso per le bambine. Ricade nella categoria dello sfruttamento quando impedisce di frequentare la scuola o quando pregiudica un sano sviluppo del corpo; a volte il lavoro in famiglia è così duro che spinge i ragazzi a fuggire in cerca di un lavoro remunerato.

Lavoro nei servizi, che sfrutta 54 milioni di bambini

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Un piccolo lustrascarpe in Etiopia

 

Lavoro di strada e sfruttamento sessuale a fini commerciali, che però meriterebbero un discorso a parte.

 

La giornata internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile

La giornata internazionale contro lo sfruttamento del lavoro minorile giunge quest’anno alla sua quindicesima triste edizione, dedicata ai “bambini nelle catene di fornitura”. Lo slogan di quest’anno è, infatti “End child labour in supply chains – It’s everyone’s business!”, con riferimento al fatto che la presenza di bambini in molti ambiti di lavoro (agricoltura, industria, servizi) porta ognuno di noi alle sue responsabilità nella scelta dei prodotti e dei servizi.

Inoltre, da Venerdì 10 a Domenica 12 giugno, nelle piazze di alcune città italiane, si terrà l’iniziativa di sensibilizzazione “I bambini felici hanno ricordi felici”; ai passanti  verrà chiesto dai volontari di Mani Tese di scrivere qualche riga su un loro ricordo felice dell’infanzia. Il ricordo verrà poi apposto su un pannello, sovrapposto ai ricordi tutt’altro che sereni di un bambino/a vittima di sfruttamento di lavoro minorile. Un modo per sostituire questi pensieri neri con pensieri pieni di luce. L’evento si terrà in diverse città, tra le quali Bologna, Catania e Milano. Sul sito di Mani Tese l’elenco completo di luoghi ed orari dell’iniziativa.

 

Fonti:

https://www.unicef.it/Allegati/I_bambini_che_lavorano.pdf
http://www.ilo.org/global/topics/child-labour/lang–en/index.htm
http://www.ilo.org/ipec/Informationresources/WCMS_221513/lang–en/index.htm
http://www.manitese.it/12-giugno-giornata-mondiale-contro-il-lavoro-minorile-una-mobilitazione-di-piazza-per-dire-no-agli-schiavi-moderni/

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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