Il riflesso di prensione plantare è un riflesso neonatale molto simile al riflesso di prensione palmare, sia per quanto riguarda lo stimolo di evocazione che per quanto riguarda la risposta. Ciò che cambia è la regione in cui lo stimolo è presente; se il riflesso palmare riguarda il palmo delle mani, quello plantare riguarda le piante dei piedi.

Come evocare il riflesso di prensione plantare

Il riflesso si provoca stimolando la pianta del piede all’altezza dei cuscinetti plantari, vale a dire quella regione tondeggiante posta alla base delle dita (gli anglosassoni chiamano questa parte “ball of the foot”).

Applicando una pressione in questa regione del piede, ad esempio usando un dito, si ottiene una flessione del piede ed in particolare delle dita del piede, quasi a voler afferrare l’oggetto che ha applicato lo stimolo. La flessione permane per tutta la durata dello stimolo

riflesso di prensione plantare

Quando compare il riflesso di prensione plantare

Il riflesso di prensione plantare è pienamente presente fin dalla nascita, anzi pare che compaia all’interno dell’utero fin dalla undicesima settimana di gestazione.

Il riflesso comincia ad integrarsi (quindi a scomparire) intorno ai 4-6 mesi di vita del bambino. Verso gli 8-9 mesi risulta pienamente integrato anche se può persistere più a lungo durante le fasi di sonno.

Che significato ha il riflesso di prensione plantare

La prensione plantare ha di sicuro una funzione vestigiale residua, vale a dire che è un residuo della capacità prensile dei piedi dei nostri progenitori. Nei cuccioli di scimmia, questo riflesso permette anche l’aggrappamento al pelo della mamma per essere portati e trasportati; una caratteristica, dunque, che permane anche nei nostri di cuccioli ed ecco quindi i mammiferi portatori attivi di cui parla Esther Weber nel suo libro “Portare i Piccoli” (un libro davvero prezioso per il babywearing).

Il riflesso di prensione plantare inoltre sembra avere un ruolo anche nel movimento e nella coordinazione dei muscoli del piede e sembra anche essere coinvolto nell’apprendimento della motricità grossolana degli arti inferiori.

Come per tutti gli altri riflessi primordiali, è importante che anche questo riflesso venga integrato e quindi scompaia. La persistenza del riflesso infatti causerebbe grandi problemi nella posizione eretta e soprattutto nella deambulazione.

Ad ogni passo, c’è la stimolazione del cuscinetto plantare e, in caso di persistenza del riflesso, questo porterebbe ad una flessione delle dita con conseguenti difficoltà di equilibrio e coordinazione, goffaggine nella corsa e problemi nello sport (per bimbi più grandi).

 

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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