Il melasma è un fenomeno cutaneo che si manifesta soprattutto nelle donne in età fertile, in particolare in gravidanza, in conseguenza ad una errata esposizione al sole. Vediamo meglio di cosa si tratta e come evitarlo.

Tutti al mare, tutti al mare, a mostrar le… pance chiare! E’ arrivata l’estate,attesa tutto l’anno da chi, come me, ama il caldo ed il sole. Piscina, lago o mare che sia, io non perdo occasione per far prendere un po’ di aria e di sole alla mia pelle che soccombe tutto l’anno sotto i mille strati di vestiti che cercano di combattere la mia freddolosità.

Esporre la pelle ai raggi solari, inoltre, aiuta anche a produrre vitamina D, un fattore coinvolto nella prevenzione dell’osteoporosi e non solo. Quest’anno poi tutto sarà ancora più piacevole, visto che la mia bimba nella pancia mi esonera dal sentirmi coinvolta nella prova costume. Per la prima volta nella mia vita, in spiaggia sfoggerò una forma perfetta: tonda, è una forma no? Ma le mie tondità 2018 sono assolutamente gradite e amatissime!

Se anche voi sarete ben panciute e disinteressate alla prova costume, non disinteressatevi però alla corretta esposizione al sole. Tutti sappiamo quanto è importante prendere il sole in modo consapevole, ma in gravidanza abbiamo un motivo in più per esporci in modo responsabile: evitare la comparsa del melasma.

Cos’è il melasma

Il melasma è una condizione acquisita, non congenita, caratterizzata da una iperproduzione di melanina in seguito ad esposizione alla luce solare. Questa iper-produzione porta alla formazione di macule piane dai bordi irregolari e di colore marrone o bruno, che non si presentano diffusamente, ma sono localizzate soprattutto su guance, tempie e fronte. La distribuzione delle macchie può essere bilaterale, ma non simmetrica.

Un altro termine utilizzato per definire questo inestetismo è cloasma. I due termini derivano entrambi dal greco; melasma (μέλασμα) significa diventare neri, mentre cloasma (χλόασμα) significa “diventare verdi”; visto che la pigmentazione non è mai verde, ma sempre bruna, il termine più corretto rimane melasma.

Il melasma è un fenomeno piuttosto diffuso, correlato alla componente ormonale, quindi interessa quasi esclusivamente le donne in età fertile, in particolare quelle di fototipo scuro, che hanno una buona capacità di pigmentare. Questo non esclude comunque che il melasma possa comparire anche in soggetti chiari, soprattutto se nella famiglia di origine ci sono soggetti con carnagione scura.

Cosa causa il melasma

La componente fondamentale nello sviluppo del melasma è l’esposizione al sole,  ma bisogna considerare anche altri fattori nella comparsa dell’iperpigmentazione. In particolare, un profilo di “dominanza estrogenica“, vale a dire una condizione in cui nell’organismo vi è una maggior quantità di estrogeni non bilanciata da progesterone. E quando le donne presentano “dominanza estrogenica”? In primis, quando aspettano un bambino, ma anche quando, viceversa, assumono contraccettivi orali (che contengono estrogeni). Un altro fattore che può provocare la comparsa del melasma è la predisposizione genetica, tanto che nel 30% dei casi di melasma si ha familiarità; in questi soggetti predisposti, anche altri fattori come caffè, sovrappeso o stress possono aiutare la comparsa delle macchie di melanina.

Il melasma in gravidanza

Come abbiamo già detto, il melasma è molto più frequente in gravidanza, tanto che spesso si parla di cloasma gravidico o maschera gravidica. 

Ciò accade perchè c’è un innalzamento progressivo dei livelli di estrogeno, che va a stimolare i melanociti, cioè quelle cellule che hanno il compito di produrre melanina. Anche in assenza di esposizione al sole, possiamo infatti notare come spesso vi siano degli scurimenti di alcuni distretti del corpo, ad esempio le areole mammarie ed i capezzoli, la vulva e la linea alba (che in gravidanza diventa, appunto, linea nigra).

Questo aumento dei livelli di estrogeni, associato all’esposizione alla luce solare, può quindi portare più facilmente alla comparsa della maschera gravidica; ciò può avvenire soprattutto nel secondo trimestre, a partire dal quarto-quinto mese di gravidanza. In gravidanza, le macchie compaiono soprattutto sul viso, a livello di fronte, zigomi, guance, labbro superiore, naso e mento, ma potrebbero estendersi anche al collo e alla zona dietro le orecchie.

Come prevenire la comparsa del melasma

Per prevenire la comparsa del melasma in gravidanza, le strategie da mettere in atto sono quelle tipiche di una buona esposizione al sole. In primis, evitare l’esposizione prolungata ai raggi del sole, sopratutto nelle ore centrali della giornata e preferendo orari meno “hot” per la tintarella. Importantissimo applicare una buona crema con filtro anti-UV prima di esporsi al sole, con spf adeguato al proprio fototipo; in gravidanza, sarebbe buona norma scegliere creme solari con spf sempre superiore a 15 ed applicarla sempre, anche se si è già abbronzate. La crema va applicata in abbondanza e l’applicazione va ripetuta almeno ogni 2 ore e dopo ogni evento che potrebbe aver portato ad una riduzione della funzione di schermo (bagni, grandi sudate etc). Potete anche dotarvi di cappello a tesa larga per limitare l’esposizione al sole del viso.

E se siete alla seconda (terza, quarta etc) gravidanza e non eravate mai incappate nel melasma prima, non abbassate la guardia. Infatti, è possibile sviluppare un cloasma gravidico anche se questo non si è presentato in precedenti gravidanze.

Come curare il melasma

E se quelle malefiche macchie hanno fatto la loro comparsa? Niente panico!

Innanzitutto è bene sapere che il melasma non è una patologia e non ha alcun risvolto se non l’inestetismo cutaneo di per sè. Ovviamente, questo inestetismo può provocare qualche disagio, visto che compare proprio a livello del viso.

La seconda buona notizia è che la maschera gravidica in genere scompare dopo la nascita del bambino; in alcune mamme, il melasma persiste fino al sesto mese di vita del pargolo, ma solo molto raramente più a lungo.

In commercio, si trovano prodotti topici (pomate, creme e gel) ad azione schiarente che possono aiutare nel ridurre le macchie del melasma; attenzione, però, perchè questi prodotti possono causare irritazione e dermatiti. Un altro trattamento di grande efficacia per eliminare o almeno ridurre il melasma è il micro-peeling che ha la funzione di aumentare la velocità con cui avviene il ricambio cellulare, eliminando così la melanina in eccesso.

In gravidanza, non iniziate nessun tipo di trattamento prima di aver consultato un medico o uno specialista.

Ora scusate, ma devo andarmi a cospargere di crema prima di andare in piscina, il cinquenne chiama! Buona estate soleggiata e protetta a tutti!

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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