Per chi è alla ricerca di una bella vacanza di mare, senza rinunciare all’aspetto culturale, le Cicladi rappresentano un buon compromesso. Il nostro viaggio, organizzato completamente fai da te, ha dato maggior rilievo a Naxos, ma ci ha permesso di visitare anche Koufonissi (piccole Cicladi).

INFORMAZIONI GENERALI

Tra le diverse alternative abbiamo scelto di raggiugere Naxos volando su Santorini, il collegamento avviene poi via mare con traghetto o aliscafo, il tempo di percorrenza in traghetto è di 2 ore.

La sistemazione che ci ha accolto è lo studios, un monolocale con angolo cottura, molto carino a due passi dalla lunga spiaggia di Plaka.

Naxos si gira in auto o se siete in coppia con scooter da almeno 125 cc, così da poter visitare tutta l’isola. Vi sono tantissimi noleggi, ma se decidete di affittare un’auto prenotatela dall’Italia, soprattutto in alta stagione.

Il cibo è eccellente, con la carne come protagonista, oltre alle meravigliose patate di Naxos, ma non dimentichiamo, tzaziki, souvlaki, moussaka, e le superbe kolokitoketedes, polpette di zucchine da mille e una notte che, insieme alla luganika vi consigliamo di provare alla Taverna Nostimies, a Plaka. Le porzioni sono abbondanti, tenetene conto prima di ordinare.

Alla Chora vi sono grossi supermercati dove potrete acquistare qualunque articolo, compresi eventuali pannolini per i vostri piccoli, in ogni caso in tutti i paesi della costa è presente più di un mini market per i generi di prima necessità. Esiste inoltre un servizio pullman che collega la Chora a Plaka, con diverse fermate e mezzi che transitano ogni 20 minuti, munitevi di biglietto.

COSA FARE A NAXOS CON BAMBINI

L’offerta è piuttosto ampia, km di spiagge libere e attrezzate si affacciano su un limpidissimo mare che vira dal turchese all’azzurro; i fondali digradano dolcemente, quindi i bimbi possono accedere in totale sicurezza. La costa ovest è la più affollata, da Aghio Georgios (la spiaggia della Chora) ad Aghio Prokopios, Aghia Anna e per finire Plaka. Da qui è possibile procedere verso sud e ammirare piccole perle un po’ meno affollate. A pochi minuti da Plaka troverete Mikri Vigla, proprio subito dopo il Kite Center; un po’ più a sud Kastraky Alykò, Pyrgaky e Agiasos. Tutte le spiagge sono di facile accesso, ad eccezione di Alykò che presenta una brevissima discesa tra le rocce che è impossibile da fare con il passeggino, ma risulta fattibile con fascia o marsupio.

Per i golosi segnalo che sulla strada per arrivare a queste spiagge c’è il paese di Vivlos, qui proprio alla fine di una curva troverete una pasticceria veramente squisita sia per dolci che per salato; da provare la “Bougatsa” dolce tipico di sfoglia, crema e cannella.

A nord est, troverete invece piccole baie sassose incastonate tra le rocce, non attrezzate ma decisamente incantevoli; le nostre preferite sono state Abram e Lionas. Prima di un bel bagno ristoratore a Lionas, non potrà mancare una visita al grazioso paesino di Apollonas, un villaggio di pescatori con porticciolo ed una bella spiaggia.

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All’ingresso del villaggio troverete le indicazioni per visitare il più grande (10 mt) dei Kouros presenti sull’isola. I Kouros sono misteriosi giganti di marmo, caso unico in tutta la Grecia, rimasti incompiuti, risalenti al VII sec. a.C.

Per raggiungere Lionas si passa nei pressi di Koronos, un paesino molto caratteristico, arroccato sopra un dirupo, dove l’accesso alle 4 ruote è impossibile e alle 4 ruotine piuttosto difficoltoso.
Cominciate ad avere un certo languorino? è l’ora di una pausa ristoratrice da “Platsa” , una taverna a conduzione familiare dai sapori unici, dove Matina e Stayros Koumertas vi riserveranno un’accoglienza impareggiabile.

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Ma Naxos non è solo costa e mare: l’entroterra offre scorci molto suggestivi e paesini deliziosi: Moni con Panagia Drossianì, uno dei santuari più antichi dei Balcani, con affreschi che risalgono al VII sec.; Halki è famoso per la distilleria di Kitron, ma vi troverete anche una piccola bottega di tessuti dove Maria tesse ancora con un vecchio telaio perfettamente funzionante. E ancora Apiranthos il paese di marmo, Filoti con il suo platano secolare, Mesi Potamia, Kato Potamia, Ano Potamia, collegati da un grazioso sentiero da percorrere a piedi.
Ultimo, ma solo perché merita una visita personalizzata è il paesino di Melanes situato in una valle verdissima, circondato da distese di ulivi e frutteti. Qui potrete visitare gli altri due Kouros presenti sull’isola; il primo si trova nell’orto di una famiglia di contadini, mentre il secondo prevede una salita su un percorso in parte sterrato che non è possibile affrontare coi passeggini: tirate fuori fasce e supporti e bimbi in spalla! La salita richiede circa 20 minuti di cammino ed è intervallata da cancelletti che dovranno essere chiusi alle vostre spalle per evitare che le caprette scappino su per la montagna. Se la salita vi avrà messo appetito, potrete gustare la specialità locale, il galletto (kokkora).

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In località Sagrì, potrete visitare il Tempio di Demetra, resti di un imponente tempio ionico, famoso per essere stato coperto da tegole in marmo trasparente che producevano all’interno un effetto di luce diffusa (alcune sono visibili nell’annesso piccolo museo). Per salire al tempio c’è una passeggiata in salita con gradini di pietre e tratti di sterrato, che metterebbero a dura prova qualsiasi passeggino.

Ho lasciato in coda al racconto la visita della Chora con il suo Kastro. Una volta lasciato il lungomare, ci si addentra in un dedalo di viuzze bianche, alcune coperte, alcune imprevedibilmente senza uscita, con scalette e passaggi, che vi condurranno verso il borgo medievale fatto costruire ben otto secoli fa da Marco Sanudo, nipote di un Doge di Venezia. Qui potrete visitare il museo archeologico e la cattedrale cattolica che si trova nel punto più alto della collina del Kastro, in una delle più belle piazzette. In questa piccola chiesa si trova un’antichissima icona  doppia bizantina (XII sec.), la più lunga al mondo, che rappresenta da un lato una bella Madonna con il bambino in braccio e, sul retro, l’immagine di San Giovanni. C’è anche una preziosissima e rara icona della Madonna mentre allatta il bambino: ne esistono solo 4 al mondo, le altre 3 si trovano a Mosca, in Germania ed in Vaticano.
Al tramonto le viuzze del Kastro si animano di localini e negozietti di artigianato locale, inutile dirvi che il passeggino non sarà il mezzo ideale per affrontare queste vie strette e per lo più in salita, ovviamente affollate di visitatori. Se siete alla Chora non potete non salire fino alla Portara, gigantesca porta di marmo che incornicia il mare, è il simbolo di Naxos ed è tutto ciò che rimane dell’antico tempio dedicato al dio Apollo, risalente a ca. 2.500 anni fa, rimasto incompiuto e rivolto verso l’isola sacra di Delos. Da qui è possibile godere di uno dei meravigliosi tramonti che Naxos offre ai suoi visitatori. La salita alla Portara avviene attraverso ampi scalini, è possibile vedere la porta da diverse angolazioni attraverso un percorso circolare su terreno sterrato non pianeggiante; come potrete immaginare, il passeggino è altamente sconsigliato.

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Se avete voglia di spostarvi dalla Chora verso l’entroterra, parliamo comunque di pochi chilometri, per una cena tipicamente locale, molto informale, senza fronzoli, ma che ricorderete per i sapori e per l’ospitalità della padrona di casa, vi consiglio di arrivare a Glinado, e seguire le indicazioni per la taverna Da Mina. Con questa chicca concludiamo questo racconto ricordandovi che da Naxos è possibile anche partire per visitare una delle isole vicine, come avremo modo di spiegarvi nella prossima puntata.

Alla prossima, babywearer viaggiatori!

per maggiorni informazioni su Naxos http://www.isoladinaxos.it/

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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