Da quando sono nati Pietro e Ale, è iniziata la nostra campagna per la salvaguardia dei germi e dei batteri. No, non siamo impazzite, abbiamo detto proprio salvaguardia! Non riusciamo più a tollerare il concetto per cui dovremo sterilizzare ogni oggetto/capo di abbigliamento/parente/animale domestico/scivolo dei giardinetti che verrà in contatto con la pargoletta mano. Bando alla sterilizzazione!!

Partiamo da una puntualizzazione terminologica. Per quanti sforzi facciamo, per quanti metodi impieghiamo, non saremo mai in grado di sterilizzare nulla in casa. La sterilizzazione è la distruzione di tutte le forme viventi (macroscopiche, microscopiche e submicroscopiche), innocue o nocive, presenti su un oggetto; per sterilizzare, sono necessari strumenti e mezzi ai quali normalmente non abbiamo accesso (autoclavi o radiazioni ad esempio). Il massimo a cui possiamo aspirare (ma anche no) è la disinfezione, cioè l’eliminazione degli agenti capaci di causare infezione o malattia. Per disinfettare sono sufficienti calore da ebollizione “semplice” o agenti chimici comuni come acqua ossigenata o candeggina.

Aggiungiamo che i germi sono ovunque, su ogni superficie, nell’aria, nell’acqua, sulla nostra pelle, nella nostra bocca, nel nostro intestino…ovunque! E molti di questi svolgono compiti fondamentali per il nostro benessere e la nostra sopravvivenza, pensiamo ad esempio alla flora intestinale

Dal lato oscuro della forza troviamo poi i microrganismi patogeni, quelli brutti e cattivi che ci fanno ammalare, insomma. In condizioni normali, il nostro organismo è dotato di un ottimo sistema immunitario assolutamente in grado di gestire virus e batteri; anzi, più microrganismi incontra, più le nostre cellule immunitarie si perfezionano e diventano efficienti. Per assurdo, vivere in un ambiente sterile provocherebbe in realtà un abbassamento delle nostre difese immunitarie. Secondo l’ipotesi igienica, ad esempio, l’aumento dell’incidenza delle allergie nelle società occidentali è dovuto ad un ridotto contatto con agenti infettivi; in soldoni, il sistema immunitario, non trovando altro da combattere, si rivolta contro sostanze innocue, come i pollini.

Ecco svelato il perchè della nostra campagna di salvaguardia germi!

Le abitudini dettate dal buon senso sono normalmente sufficienti a garantire un livello di igiene più che accettabile e che ci preserverà dalla peste bubbonica. Lavarsi le mani di frequente, arieggiare la casa, lavare bene frutta e verdura e cose del genere sono azioni normalmente sufficienti a mantenere un livello di igiene ottimo per la nostra salute. E per quanto riguarda il bucato del pupo, magari sporco di pupù liquida? Come abbiamo già detto in altri articoli un lavaggio in lavatrice a 40-60° assicura un’igiene accettabile, aggiungere il famosissimo additivo disinfettante non porterebbe altro valore aggiunto che un rischio di dermatite in bimbi predisposti. Se proprio non vi sentite sicuri, potete eventualmente dare un colpo di ferro da stiro ai capi.

Bollire, igienizzare, disinfettare ha senso quando si parla di biberon/tettarelle destinate all’alimentazione di un neonato. L’organismo dei neonati è piuttosto fragile ed il loro sistema immunitario è ancora in formazione, per questo è meglio evitare “brutti incontri” che potrebbero provocare gastroenteriti. Inoltre, il latte residuo è un ambiente ottimo per la proliferazione batterica; per questo motivo tutti i pediatri raccomandano di lavare accuratamente, risciacquare e disinfettare i biberon dei neonati.

Ma i vestiti non sono biberon, così come non lo sono i peluches, i passeggini, i pavimenti, i giocattoli, le tende, i tappeti, i divani, gli scivoli, gli animali domestici, le nonne e i parenti tutti…

Ok stiamo esagerando un pochino ma è solo per provocazione; a volte si ripetono azioni come fossero rituali senza riflettere sul loro reale scopo o significato. Che senso ha sterilizzare il biberon dell’acqua di un unenne che appena vi distraete, lecca il pavimento? e che funzione dovrebbe avere l’additivo igienizzante sterminagermi su vestiti che al parchetto rotolano nella terra? Eh già, perchè vi riveliamo un altro scabroso segreto: “i parchetti NON sono sterili!“Paura, eh?!?

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