Parto in casa nuova moda o ritorno alle origini?

Siamo nell’avveniristico 2016, nella cosiddetta era digitale, eppure… eppure sempre più donne manifestano il desiderio – incomprensibile per molti – di avere un parto in casa.

Il primo pensiero di chi ci circonda è che possa essere pericoloso per il bambino e anche per la futura mamma, che possano avvenire catastrofi imprevedibili, e che in definitiva, non sia per nulla una scelta saggia. In realtà è una pratica che esiste da sempre, e che permette ai bimbi di essere accolti nelle proprie case da tutta la famiglia, e per chi lo desidera è un’esperienza davvero unica.

È importante però ricordare che come ogni cosa ben fatta, anche il parto in casa necessita di una accurata organizzazione.

Dall’esperienza di una di noi  vi raccontiamo cosa considerare nell’organizzazione del vostro parto in casa, augurandovi che possa essere una delle esperienze più totalizzanti della vostra vita.

La scelta delle ostetriche

Il primo passo, importantissimo, è scegliere le ostetriche che accompagneranno la nascita del vostro bambino/a. Questa è la prima cosa da fare, perché per assistere un parto fisiologico non è necessaria una figura medica (il ginecologo per intenderci) ma sono sufficienti sapienti ostetriche che di solito lavorano almeno in coppia. Potete rivolgervi ad associazioni di ostetriche della vostra zona o a libere professioniste, l’importante è che abbiano esperienza e che con loro vi sentiate al sicuro. La fiducia è la cosa più importante. E’ necessario conoscerle almeno qualche mese prima della data presunta del parto in modo che vi possano prendere in carico con visite domiciliari, monitorare a livello ostetrico ma anche emotivo, creando un legame con voi ma anche con il vostro compagno e con gli altri vostri figli se ne avete.

I costi

Non possiamo nasconderlo, partorire in casa richiede un impegno economico che deve essere considerato prima di optare per questa scelta. Le ostetriche che avete contattato vi sapranno dare un preventivo per seguirvi prima del parto, durante il parto e nel puerperio. Se avete una assicurazione sanitaria accertatevi che copra questa eventualità, se ancora non siete in dolce attesa, dovete rinnovare la vostra assicurazione sanitaria e il pensiero di partorire in casa vi sfiora, un consiglio è di chiedere che questa opzione possa essere inserita in fase di stipula. Le regioni Piemonte, Emilia Romagna, Marche e le Province di Bolzano e Trento rimborsano parzialmente il parto a domicilio mentre le città di Torino, Reggio Emilia, Modena e Parma offrono assistenza sanitaria gratuita per il parto in casa.

Scegliere chi sarà presente al parto. Oltre al papà e a chi di più vicino ci fa piacere assista, si può scegliere anche la figura di una Doula che potrà aiutare la famiglia con supporto sia emotivo che pratico (esempio occuparsi dei pasti durante il travaglio).

Preparare il materiale necessario

Saranno le vostre ostetriche a fornirvi una lista delle cose da preparare. Spesso di pensa erroneamente che la casa debba diventare una sorta di sala operatoria, con teli sterili e coperture varie. In linea di massima ci sarà bisogno di asciugamani, traverse monouso, garze ma anche una buona stufetta per rendere l’ambiente ben caldo, cuscini che possano aiutare a trovare sollievo nel travaglio, oli e essenze che aiutino a rilassarsi, buona musica…insomma nulla di così ospedaliero. Del resto siete nell’intimità della vostra casa 😉.

La piscina

E’ possibile fare un parto in acqua anche in casa, in questo caso chiedete informazioni alle vostre ostetriche per reperire una piscina da parto che si può trovare anche a noleggio. L’unica accortezza è quella di verificare, se abitate ai piani alti, che la soletta regga il peso della piscina riempita di acqua (trovate tutte le informazioni nella scheda tecnica della piscina e in ogni caso case di nuova costruzione non dovrebbero risentire di questo genere di problemi). In ogni caso verificatelo, il vostro vicino del piano di sotto ve ne sarà grato!

Tenere una dispensa ben fornita

Il vantaggio di essere a casa propria è di avere intorno le proprie cose e…la propria dispensa! Tenete cibi energetici per affrontare il travaglio e cibo in generale per poter sfamare il vostro stremato compagno e le attente ostetriche che vi seguono. Penseranno a tutto loro ovviamente, voi non dovrete cucinare state tranquille.

Pensare agli altri fratellini e/o sorelline

Se si hanno altri figli verrà spontaneo pensare a cosa fare quando arriverà il momento, tenerli a casa o no? questa è una scelta del tutto personale dettata da tanti fattori, l’importante è prendere una decisione che vi possa lasciare il più tranquille possibile ma tenete anche in conto di poter cambiare idea quando arriverà il gran giorno perché a volte quello che si è pensato come la cosa migliore a mente fredda non lo è più quando ci si trova immerse nell’evento.

Contattare il pediatra per la visita a domicilio post nascita

Le ostetriche che vi seguono sanno già valutare lo stato di salute del neonato ma se lo desiderate potete fare visitare il vostro piccolo da un pediatra appena dopo la nascita. Chiedete alle vostre ostetriche, solitamente sanno consigliarvi al meglio.

Vivere il momento

E le immense emozioni amplificate dall’essere in un luogo familiare, intimo e con le persone più importanti intorno. Tenete la macchina fotografica pronta (senza flash mi raccomando…)

Non farsi influenzare dai guastafeste

Partorire in casa viene visto come una cosa un po’ da folli, ma non fatevi scoraggiare, siete voi che dovete essere serene. Lasciate stare dunque le varie mamme, suocere, vicine di casa e tutti coloro che vi terrorizzano psicologicamente e vi insinuano dubbi. Fidatevi di voi e delle ostetriche che avete scelto e ascoltate solo loro, sarà un avvenimento bellissimo per tutta la famiglia.

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