Ormai è notizia risaputa: i bimbi non nascono sotto i cavoli. Ovviamente, vengono portati dalla cicogna! Ogni giorno, l’infaticabile pennuto porta dolci fagottini ognuno nella sua casa, dove braccia amorevoli si prenderanno cura di lui o di lei. Immaginate quanto sia indaffarata questa cicogna! Non stupisce che talvolta, nella fretta, il suo lungo becco pizzichi il collo del prezioso trasportato. Ecco quindi comparire il morso della cicogna.
Si tratta di una macchia di colore rosso vino localizzata sulla nuca di alcuni neonati; la macchia è già presente al momento della nascita. Questa macchia può anche comparire sulla fronte, nella zona tra sopracciglia e palpebre. In questo caso, la responsabile non è l’amata cicogna, ma un bel cherubino. La macchia sulla fronte è infatti detto bacio dell’angelo.
Gli scienziati danno un’altra spiegazione al morso della cicogna.
Loro sostengono infatti che si tratti di emangiomi: strutture benigne date dalla proliferazione di capillari sanguigni.
Nel linguaggio comune, sono anche spesso indicati come angiomi o voglie di fragola, caffelatte, vino (a seconda della sfumatura di colore). A dispetto delle credenze comuni, tutti concordano sul fatto che le voglie alimentari della mamma durante la gravidanza poco c’entrino con la comparsa delle voglie o emangiomi. Gli emangiomi, in effetti, sono manifestazioni dovute ad una maggiore concentrazione e dilatazione dei vasi sanguigni di una zona circoscritta, come residuo della circolazione fetale.
Che voi siate dei romantici cicognisti o dei puristi della scienza, non avete comunque nulla da temere dal morso della cicogna. Si tratta di un fenomeno benigno e piuttosto comune che riguarda il 40-80% dei neonati caucasici. Gli emangiomi sono in genere asintomatici e non arrecano quindi alcun fastidio ai piccoli. Nei neonati capello-muniti, il morso della cicogna viene spesso notato durante il bagnetto. In alcuni casi è scambiato con un’irritazione dovuta a sfregamento o sudore.
In altri casi (più unici che rari) viene scambiato per macchia di rossetto dalla nonna e diligentemente sfregato con pezzetta umida… Ecco, noi che siamo testimoni oculari dell’avvenimento, vi assicuriamo che lo sfregamento non porterà alla scomparsa della suddetta macchia! Al limite, potrete vincere una bella irritazione fisica ed emotiva del pupo… con conseguente avvilimento nonnesco.
Ma questo emangioma è un compagno di vita sempiterno?
Per quanto riguarda la permanenza, abbiamo una cattiva ed una buona notizia. Quella cattiva è che gli emangiomi si ingrandiscono con la crescita. Quella buona è che esse tendono anche a sbiadire. Gli emangiomi del viso spesso scompaiono del tutto nei primi 12-18 mesi di vita. Il morso della cicogna è uno dei più persistenti e spesso non scompare del tutto. La localizzazione gioca però a nostro favore; coprirlo con i capelli, infatti, è semplicissimo.
Se l’angioma non scompare e crea del disagio, si può chiedere al medico/pediatra. Lui potrà proporvi terapie specifiche per schiarire gli emangiomi. Il fatto che gli emangiomi siano innocui, rende queste terapie rinviabili.
Io ne avevo sentito parlare… Mia figlia c’è l’ha dietro la nuca appena è nata mi avevano detto che viene chiamato ” tocco dell’angelo “, comunque poco importa il suo nome… L’importante è che sia innocuo
Ciao Giorgia, non sapevo che gli emangiomi infantili, venissero chiamati anche “Morso di Cicogna”. Ho letto che è il più comune tumore benigno dell’infanzia. Possibile che ancora non si siano trovati metodi per prevenirlo?