Un proverbio africano dice che “ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino”. Da una parte, il detto si riferisce al fatto che il benessere di un bambino è affare dell’intera comunità e non solo del nucleo famigliare stretto. Ma io vi leggo anche un invito a non lasciare da sole le madri, soprattutto nella prima fase di quella dimensione sterminata e ardua che è la maternità; la condivisione è spesso vitale.
Se fossimo nate qualche decina di anni fa, saremmo state circondate dalla famiglia allargata, sorelle, nonne, zie e cugine; un entourage a volte ingombrante, ma anche molto prezioso a livello di supporto ed esperienza. Il “restringimento” delle famiglie ha avuto come effetto positivo il coinvolgimento dei papà nell’accudimento dei bimbi anche molto piccoli. Di contro, ci troviamo sole per lunghissime ore durante la giornata, cercando di interpretare pianti, flessioni di gambe e mugugni di bimbi.
A questa solitudine, si aggiunge il peso delle aspettative: pensiamo che dovremmo essere felici, serene, in estasi. E ci convinciamo che tutte le altre mamme siano più felici, più capaci, più pronte.
Ecco, vi svelo il segreto di Pulcinella: questo è falso!
Non siete le uniche insicure, non siete le uniche a piangere, non siete le uniche a chiedervi “ma chi me l’ha fatto fare?!?”.
Uno dei modi per accorgervi di questo è frequentare spazi appositamente creati per neomamme: spazi pesata, corsi di massaggio infantile, baby yoga etc. Personalmente, non credo che sia tanto fondamentale l’attività che andrete a svolgere: una bilancia potete anche comprarla e i massaggi potete anche apprenderli da qualche tutorial. Io credo che la cosa fondamentale sia la condivisione con altre donne che stanno vivendo questa fase della vita.
E in un colpo solo arginerete parte della solitudine e vedrete che non siete le uniche ad essere così stanche, a sentirvi così inadeguate.
Un abbraccio forte a tutte le neo mamme.
