(Aggiornato settembre 2019)
E’ il primissimo esame che viene effettuato sui bambini; l’indice di Apgar ha la funzione di descrivere le condizioni generali di salute di un neonato. Quali parametri prende in considerazione?
Il parto è un momento delicato ed importante per la mamma, ma lo è ancora di più per il bambino. Per un neonato, si tratta di un cambiamento di portata enorme ed è importante capire come stia reagendo il suo corpicino. Per farlo, è necessario valutare una serie di indicatori di salute che diano informazioni sulla reazione al parto e sul processo di adattamento alla vita extra-uterina. L’indice di Apgar descrive quanto emerge da questi indicatori di salute.
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Cos’è l’indice di Apgar
L’indice di Apgar è un punteggio che viene assegnato ai bambini nelle fasi immediatamente successive al parto e che è utile per descrivere le condizioni generali del neonato nei primi minuti di vita.
Il test viene effettuato a 1 minuto dalla nascita e ripetuto dopo 4 minuti, quindi a 5 minuti dopo la nascita. Il punteggio a 1 minuto è utile per descrivere la reazione del neonato al parto, mentre quello assegnato a 5 minuti dà indicazioni sull’adattamento alla vita extra-uterina.
In caso di punteggio basso, il test può essere ripetuto anche a 10, 15 e 30 minuti per monitorare il miglioramento dei parametri.
I parametri dell’indice di Apgar
L’indice di Apgar considera 5 parametri: frequenza cardiaca, respirazione, tono muscolare, colore della pelle e irritabilità riflessa, che viene valutata come reazione ad uno stimolo fastidioso (un colpetto energico sulla pianta del piede o le manovre di aspirazione del nasino)
Ad ogni parametro viene assegnato un punteggio compreso tra 0 e 2, secondo la seguente tabella
Come interpretare i risultati
Il punteggio massimo dell’indice di Apgar è 10. Se il nostro bimbo non dovesse arrivare al massimo, non necessariamente dobbiamo preoccuparci. Spesso, infatti, un punto viene perso nella valutazione del colore della pelle, perchè una leggera cianosi delle estremità è una situazione molto frequente dopo la nascita.
Valori compresi tra 7 e 9 sono considerati normali ed indicano che il neonato è in buona salute.
Tutti i punteggi inferiori a 7 necessitano, invece, l’attenzione dei medici.
Neonati con indice compreso tra 4 e 6 sono moderatamente bisognosi di assistenza e vigilanza. Spesso è sufficiente monitorare la situazione ripetendo il test ogni 5 minuti fino a stabilizzazione. Ogni situazione verrà comunque valutata singolarmente dal personale presente che deciderà se e come intervenire.
Bambini con indice inferiore a 4, invece, necessitano di intervento medico immediato.
Il nome del test
Il test deve il suo nome a Virginia Apgar, la brillante anestesista che lo ideò nel 1952, per quantificare gli effetti dell’anestesia ostetrica sui neonati.
Negli anni, il termine Apgar si è prestato come acronimo inverso in diverse lingue per indicare i parametri considerati dal test:
- Inglese: Appearance, Pulse, Grimace, Activity, Respiration.
- Portuguese: Aparência, Pulso, Gesticulação, Atividade, Respiração;
- French: Apparence, Pouls, Grimace, Activité, Respiration;
- German: Atmung, Puls, Grundtonus, Aussehen, Reflexe
In italiano, l’acronimo inverso potrebbe suonare circa così: Apparenza, Pulsazioni, Gesticolazione, Attività, Respirazione.
Un altro trucchetto mnemonico molto suggestivo per ricordare i parametri considerati dal test è la frase “How Ready Is This Child?” (quanto è pronto questo bambino?) che indica Heart rate, Respiratory effort, Irritability, Tone, and Color.