Il grafico del de merdibus… disputandum est vi avrà senza dubbio incuriosito, non ve lo aspettavate che l’argomento cacca fosse così gettonato? perchè ne parlate (anche noi eh) e lo sappiamo bene, ma siete sicure di conoscere bene tutti gli aspetti dell’argomento?

Vi ricordate quando vi soffermavate in profumeria ad annusare l’ultima fragranza lanciata sul mercato, colpite dalla pubblicità di un figaccione da paura? oppure quando assaporavate il bouquet di quel vino eccellente sorseggiato a quella cena tempo fa? o ancora di quando al mercato locale in quell’indimenticabile viaggio africano vi perdevate tra i colori e i profumi di spezie per lo più sconosciute? oppure…

R E W I N D

…colori e profumi…

ecco non del mercato africano e non tanto di profumi quanto di odori (puzze, diciamolo perchè di questo si tratta) e colori vogliamo parlarvi oggi. Oggi che siete mamme ed alle prese con i primi mesi della vostra dolcissima creatura, rosea e paffutella oppure olivastra e un po’ magrolina, ma pur sempre la  vostra dolcissima creatura.

Si comincia dal principio

Oggi che siete madri, converrete con me che i dolori del parto alla fine si dimenticano davvero presto. Appena abbracciamo il nostro piccolo ci sembra di aver partorito chissà da quanto ed in realtà si tratta solo di pochi istanti. Spesso è il momento in cui comincia l’idillio, di certo c’è che il vostro amato bene vi arriva senza istruzioni e da quel momento in avanti sono… ehm cavoli vostri.

Il primo momento in cui si pensa “ma chi me lo ha fatto fare” – tolti gli sproloqui durante il travaglio – è la prima cacca.

Per chi c’è già passata, come si dimentica la sua prima cacca? Quella cosa piuttosto untuosa verde-nerastra che fuoriusciva dal sederino santo?  Si proprio lui il meconio, che per levarlo mollami, una fatica! Le più pronte tra di noi si sono sfangate il magico momento lamentando un improvviso capogiro… troppa la “fatica del parto”, ma per tutte il pensiero ricorrente è stato: sarà mai che il pupo adorato potesse continuare a produrne e noi, e solo noi, saremmo state le fortunate che avrebbero dovuto occuparsi della sua eliminazione?…

Le feci di transizione verranno in vostro aiuto e  comincerete a sentirvi pronte a tutto: e che diamine “ho estirpato il meconio“!

Fase due: non di solo latte si nutre il piccino

L’amore per il vostro cucciolo cresce e voi siete sempre più competenti, lo amate così tanto che non vi stancate mai di osservarlo, mentre dorme, mentre sorride, mentre comincia a fare i primi versetti, mentre… si anche mentre fa la cacca!

L’amato fagottino che profuma di buono, comincerà ad essere annusato e no non per sentirne il tipico “profumo del neonato” bensì per verificare che “l’abbia fatta”.

Vi ritroverete ad annusare il sedere del vostro bambino come prima annusavate Chanel 5 per cercare di carpirne il bouquet.

E vogliamo parlare di come esulterete quando finalmente dal pannolino si sprigionerà un olezzo che no, non somiglierà in alcun modo a Chanel 5?

Vogliamo parlare della vostra gioia nell’aprire il pannolino e trovarlo invaso di una cacca piuttosto liquida, che se tutto va bene avrà innondato anche il body sino più o meno a metà schiena? Fantastiche produzioni “color oro”… di cui sarete fierissime! Solo a posteriori, guardando la cacca di neonati che non sono il vostro, finalmente arriverete alla realtà… quello NON è oro, al limite può essere senape della peggior qualità!

L’odore, se non altro, non è così pungente. Una sorta di yogurt verso la via del pensionamento. Sappiate che a differenza di altro, qui l’odore potrà solo peggiorare.

Ma questo è solo l’inizio, perchè appena vi sarete tarate sui ritmi delle cacche liquide del pargolo,  dopo aver testato millemila marche di pannolini usa&getta, lavabili, compostabili, in un battibaleno si avvicinerà il tempo dello svezzamento… Già dopo i primi sei mesi di latte esclusivo si parte con l’introduzione del cibo solido e la cacca cambia!

Cambierà la consistenza, cambierà il colore, cambierà la frequenza e, soprattuto, cambierà l’odore… e la differenza da Chanel 5 sarà ancor più abissale.

Questa è anche la fase dell’analisi al microscopio della composizione della cacca… si perchè vi stupirete di quante cose è possibile trovarci dentro. Che la forma sia a pallini, e allora giù di prugne come non ci fosse un domani oppure un po’ più nutellosa, ed ecco chili di riso sia a pranzo che a cena, la cacca del vostro bambino, racchiuderà tanti segreti.

Indipendentemente dal tipo di svezzamento che sceglierete, il vostro bambino lascerà infatti nel pannolino simpatici residui del pasto precedente, non sarà improbabile individuare lenticchie, piselli, pezzetti di carote, chicchi di mais… Niente panico! E’ tutto assolutamente nella norma, allarmatevi solo se ritroverete una monetina da un centesimo, ma in questo caso interrogate il fratello maggiore, è possibile che abbia una qualche responsabilità sull’accaduto! E se non ci fosse un fratello maggiore, sappiate che il colpevole è di sicuro la suocera.

Siamo fuori dal tunnel o forse no?

Credetemi sulla parola se vi dico che, in men che non si dica, vi munirete dell’ultimo modello di vasino, del più confortevole dei riduttori per water e di una montagna di mutandine con i personaggi preferiti dal vostro bimbo e comincerete l’avventura dello spannolinamento.

Sarete motivatissime dal miraggio di abbandonare il pannolino e il relativo cambio, ma soprattutto lo svuotamento dei bidoni mangiapannolini siano essi lavabili o, ancora peggio, usa&getta. Credetemi, l’esposizione all’odore di questi bidoni dovrebbe rientrare a pieno titolo nella “Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti” del 1984. Dicevamo, che sarete motivate a tal punto da far partire cori da stadio ad ogni pipì nel water (eh lo so non si fa, ma voi i cori da stadio nella vostra testa li intonerete comunque ne sono certa)… si ma la cacca?

E bella domanda questa. La cacca è e rimarrà un argomento spinoso. Perchè la cacca mica è così facile da lasciare andare. No non per voi, ma per il vostro cucciolo in via di spannolinamento.

Perciò, se dovesse capitare, armatevi di pazienza e ricordate che difficilmente il vostro bambino la farà nel pannolino fino ai 18 anni, ma per aiutarlo affinchè l’operazione abbandono  possa concretizzarsi in un futuro prossimo (si ok molto prossimo) potete tentare con il “saluto della cacca“, che andrà a riempire il pancino di tanti pesciolini nel mare. Dai è una bugia a fin di bene, una volta portato a termine lo spannolinamento racconterete ai vostri bimbi come si compone il nostro sistema fognario e la vostra coscienza troverà pace.

Comunque vediamo in cosa consiste il saluto alla cacca: si tratta di salutare il prodotto dell’ultima pizza doppio zola di vostro figlio nella speranza che lui realizzi che la cacca può andar giù dallo scarico, senza che questo debba comportare sofferenza, anzi aiuterà un altro essere vivente (il pesce) a nutrirsi senza troppa fatica. Bene, la cacca a questo punto è finalmente di natura molto solida e scivolerà giù dal pannolino – non prima di aver appestato tutto il bagno di un tanfo mostruoso –  fin dentro al water.

Insieme al piccolo campione vi prodigherete in saluti prima di tirare lo sciacquone e guai a voi se vi domanderete come mai avesse assunto quel colorino verdastro, sono gli spinaci, è sempre e solo colpa degli spinaci. Il mezzo pacchetto di caramelle che la suocera gli ha allungato sotto banco non ha sortito alcun effetto lassativo, è pronta a giurare 😉

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Giovanna

Giovanna alias Giò, amo viaggiare, scrivere, leggere, preparare dolci e mangiare cioccolato fondente. Ho anche una certa propensione ad accumulare scarpe, Quando mi appassiono ci metto l'anima, ma non cedo facilmente alle mode passeggere o alle lusinghe. La mia prima risposta e' sempre no, da buona bilancia amo ponderare tutti i pro e i contro almeno millemila volte. Chi mi ama lo fa per sempre.

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