Oggi si parla di… cacca.

Hey, pancine al primo pargolo. Sì, parlo proprio a voi… Voi che la sera aspettate il vostro compagno di vita per raccontargli le ultime cose lette sulla teoria dell’attaccamento di Bowlby. Voi che passate il tempo dell’aperitivo (rigorosamente analcolico) con le amiche senza figli dettagliando loro il metodo montessoriano dalla nascita ai 22 anni. Voi che immaginate come sarà “dopo”, di cosa parlerete, come racconterete i progressi quotidiani del vostro neonato… Voi che accarezzate la pia idea di continuare a parlare di attualità, letteratura e politica o, a scelta, di fashion e arredamento.

Ecco, oggi vi riveliamo il mistero di Pulcinella. La verità è che una volta nato l’amato pargolo, voi farete dei gran discorsi… di merda!

E non in senso figurato, no no… in senso LETTERALE!

Di quando la cacca riempì le vostre conversazioni

Prendetene atto, non tentate di opporvi, sappiate che la tematica preferita di tutte le neomamme, quella più diffusa e sviscerata è proprio lei. La cacca!

Sento qualcuno fischiettare indifferente, qualche mamma di vecchia data fissa con noncuranza le unghie. Ma basta, è ora che qualcuno lo dica! Sappiamo bene come le deiezioni occupino buona parte del nostro tempo, dei nostri pensieri e dei nostri discorsi!

Frequenza, colore, consistenza, sensazione olfattiva… l’argomento viene esplorato in ogni sua declinazione.

In ogni casa con bambini sotto l’anno di vita, ogni giorno l’aspetto della defecazione infantile viene affrontato ripetutamente e ripetutamente e ripetutamente.

Andamento nell’uso della parola cacca

Da quando Ale è uscito dall’età critica e il velo di Maya è caduto dai miei occhi (o le fette di salame per chi preferisse il genere), ho cominciato ad analizzare il comportamento ed il lessico delle mamme che mi circondano.

La casistica è ormai abbastanza ampia da poter tracciare un grafico sull’andamento dell’uso della parola cacca (e dintorni) nel tempo.

Le prime avvisaglie del fenomeno arrivano già durante la gravidanza. La regolarità intestinale è, infatti, uno stato di grazia che poche gravide hanno la fortuna di sperimentare. Talvolta se ne parla, ma limitandosi alla frequenza e mostrando ancora della riservatezza a riguardo.

Ma le cose cominciano ad impennarsi (o a precipitare) dopo la nascita dell’atteso erede. I riflettori si spostano (ovviamente) sul pupo. E la riservatezza sull’argomento va a cag… farsi benedire!

Tanto, cacca di pupo, cacca santa, no?

“Oggi ha fatto la CACCA 4 volte”

“Hai visto quanta CACCA ha fatto? Non la faceva da tre giorni, guarda quanta CACCA nel pannolino!”

“Ci sono filini verdi nella CACCA, cosa sarà?”

“Vieni a vedere, si è sporcato tutto il body di CACCA!”

E via di questo passo! Con la bizzarra inclinazione a voler mostrare al mondo l’oggetto della conversazione. Anche con documentazione fotografica…

L’apice si tocca con l’introduzione del cibo solido, quando le pargolette produzioni diventano oggetto di approfondita analisi a tutto tondo. Veri e propri trattati sulle qualità organolettiche: aspetto, consistenza e odore saranno i vostri nuovi cavalli di battaglia. Con buona pace di chi circonda, i più schizzinosi in testa!

Il totocacca

Verso l’anno di vita, chi vi circonda penserà di essere uscito dal tunnel che avete allestito. Scemata la novità della cacca da cibo solido, c’è una fase in cui si comincia anche a parlare di altro e le foto delle produzioni del pargolo diventano una rarità. Ma è solo un’illusione, perchè lo spannolinamento è alle porte e di nuovo sotto a parlarne.

E con lo spannolinamento, ecco che si comincia un nuovo, avvincente gioco: il totocacca!

“Due cacche nel vasino, una nelle mutande”

“mezza nei pantaloni, mezza nel water”

2 a 1 per il vasino! Aleee ohoh!

Il fenomeno va poi scemando, fino a rientrare allo stato pre-gravidico… almeno fino al figlio successivo, quando la cacCofonia conosce una nuova impennata.

Perchè, se su una serie di cose, al secondo figlio si diventa più easy, sulla cacca no, quello è trending topic ad ogni figlio!

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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