Chiudete gli occhi e pensate al Natale. Cosa vi viene in mente?
Albero addobbato? Celo
Lucine su tutta la scala? Celo
Letterina a Babbo Natale? Celo
Carote per le renne e vinello per il buon barbuto? Celo
Presepe? uhm…
Messa di mezzanotte? Ehm… manca, proprio manca..

Niente, mi tocca fare coming out. Non sono credente, no. E sì, festeggio il Natale. Con tutti gli annessi e i connessi, persino il calendario dell’Avvento.

Mi sento ipocrita e incoerente? Nossignori, nemmeno un po’, devo dire. E sappiate che è strano, perchè io tendo a sentirmi in difetto per tutto.
Ma se spogliamo il Natale della sua valenza religiosa, che cosa rimane? Un insieme di pacchetti? Un’abbuffata senza limiti?
No… o meglio non solo.

Mi rimane l’albero di Natale da fare con mio papà. Una tradizione che va avanti da che ho memoria, sempre con le stesse modalitá. Io attacco palline, lui si esaurisce per gli aghetti di pino sintetico sul pavimento. Io attacco le cose sbilenche, lui ridistribuisce facendo finta di nulla. Adoro questo momento solo nostro. E attendo sempre con impazienza la frase paterna di chiusura “l’anno prossimo ne prendiamo uno già fatto”. Sappiamo entrambi che lo dice solo per sentirsi rispondere “giammai!”

Mi rimane l’ossessione di mia madre per i pacchetti. Sotto Natale, si impacchetta tutto e con tutto, intendo TUTTO!! Non importa che sia un regalo concordato insieme; non importa nemmeno se lo ha comprato direttamente il destinatario. Se non stai attento, ti leva pure le cose che hai in mano. Ogni oggetto viene sequestrato e impacchettato. Con cura e amore.

Mi rimane la magia negli occhi di mio figlio. Che é la mia magia di bambina. Mi rimangono le sue domande stupite. “Perché lasciamo il vino a Babbo Natale, mamma? Non lo beve il latte?”. “Tesoro, tra renne volanti, camini e bambini, anche tu vorresti del vino!” D’altra parte, in una famiglia in cui i cani si chiamano Grappa e Mirto che pretendete?!?

Mi rimangono le serate passate a incartare regali. Io ed il mio compagno, trasalendo ad ogni rumore, nel timore di essere scoperti dal cucciolo di casa.
Mi rimane la caciara tra i parenti. Aumentata a dismisura da quando sono nati i membri della nuova generazione.
Insomma, mi rimane la mia famiglia.

Il Natale é questo é per me, non credente, men che meno praticante. Un modo per stare insieme, tra pregi e difetti. Ma con amore.

Ecco, sarebbe bello trovare un modo per non far rimanere anche i 3 kg in piú che immancabili si presentano…

Mangiare meno antipasti, dite?

GIAMMAI!!

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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