Donare alla banca del latte materno è un atto di generosità meraviglioso. E non costa nulla, nè a noi e nemmeno ai nostri cuccioli, anzi a volte può farci anche bene. E senza dubbio può essere fondamentale per altri cuccioli, più piccoli e meno fortunati dei nostri. Ce ne parla Elisabetta, mamma di Matilde (4 anni) e Agnese (11 mesi).

L’esperienza di allattamento al seno di Elisabetta inizia con Matilde, 4 anni fa. Un allattamento caratterizzato da una grandissima produzione che la porta a tirare grandi quantitativi di latte per evitare tensione al seno. Buttare il latte tirato è davvero un peccato; piange il cuore a farlo e quindi tira e congela. Finchè lo spazio nel freezer finisce; per far posto al latte nuovo, è costretta a buttare le sacche di latte più datate.

La stessa imponente produzione si ripresenta anche subito dopo la nascita della sua seconda figlia, 3 anni dopo. Ma questa volta, un’ostetrica dell’ospedale, a soli 2 giorni dal parto, le propone un’alternativa: la Banca del Latte. Non buttare il latte ed usarlo per aiutare qualche altro bambino le sembra un’ottima idea.

L’esperienza con la banca del latte

Su consiglio dell’ostetrica in ospedale, Elisabetta trova Nutrici, la banca del latte umano donato della Clinica Mangiagalli di Milano. Un progetto importante e bene organizzato di donazione di latte materno per i bambini prematuri della Mangiagalli, con ritiro a domicilio sia a Milano che nell’hinterland.

Un colloquio con il medico della banca del latte, un questionario da compilare e una serie di esami del sangue (gratuiti) per stabilire se rientra nei parametri stabiliti per la donazione. Promossa!

Viene poi contattata dall’ostetrica dell’ospedale che si occupa del trasporto del latte. L’ostetrica va a casa sua, le spiega tutte le procedure e le porta tutto il necessario: un tiralatte professionale, biberon sterilizzati monouso e kit tettarella. La sua esperienza da donatrice di latte materno inizia così, quando la sua Agnese ha meno di 2 mesi. Da quel momento, l’ostetrica la contatta periodicamente per sapere se ha scorte di latte ed eventualmente organizzare il ritiro nella sua zona.

Nell’ostetrica addetta al trasporto trova inoltre un supporto inatteso e prezioso: “si è resa da subito molto disponibile come interlocutore per qualsiasi problema o dubbio avessi avuto con l’allattamento anche se esulava dalla donazione… insomma una figura competente ed accogliente a disposizione in un momento dove dubbi e perplessità sono all’ordine del giorno.”

In 5 mesi dona 2 litri e mezzo di latte; una quantità enorme, se pensiamo a quanto piccoli sono gli stomaci dei neonati prematuri. Un supporto preziosissimo per le mamme di questi cuccioli già messe alla prova da un aprto prematuro e che non sempre riescono subito ad avere latte a sufficienza. Elisabetta ci spiega che “I bimbi prematuri non sempre hanno a disposizione il latte delle loro mamme perché essendo nati troppo presto non riescono subito a produrne in quantità necessaria e mi è stato spiegato che anche se è un latte di diversa provenienza rispetto alla propria mamma ha delle caratteristiche migliori e ineguagliabili rispetto ai latti artificiali che ci sono in commercio”.

Quando la sua bimba ha 7 mesi, Elisabetta rientra al lavoro e complice anche lo svezzamento, la produzione di latte diminuisce. Il latte ora è sufficiente per la sua piccola, (che infatti viene tuttora allattata), ma non per la donazione.

Lo rifaresti?

Elisabetta non ha dubbi: “Certamente perché è stato bello poter aiutare questo bimbi senza rubare tempo ed eneregie a nessuno. Non è impegnativo.”  E non esita a consigliarlo vivamente a tutte le mamme: “non è impegnativo in quanto non viene richiesto un minimo di latte in un certo periodo ognuna può donarne quanto ne vuole e in quanto tempo vuole.”

Elisabetta ci tiene anche ad aggiungere che “anche poco, ma il nostro latte per questi bimbi fa davvero la differenza: più siamo più bambini potranno usufruire di questi benefici.

Buona donazione a tutte

 

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Giorgia

Sono Giorgia, adoro i miei cani, il buon cibo, il mare, il sapere, Netflix, i viaggi itineranti e scrivere. Sono un vulcano di idee e progetti, ho sempre qualcosa di nuovo da conoscere e studiare, amo studiare quasi quanto amo gli stuzzichini dell'aperitivo. Ho qualche problema con l'agenda, ma non manco mai un appuntamento. Chi mi ama lo fa senza condizioni.

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