Il mondo dei disturbi specifici dell’apprendimento è sempre di più un polo d’interesse per i genitori, che vogliono sapere come gestire al meglio la situazione dei figli che ne soffrono.

Le difficoltà che si devono affrontare quando arriva la diagnosi non sono poche, nonostante da parte del legislatore siano state ormai messe a punto diverse misure finalizzate ad aiutare i bambini che soffrono di DSA e le loro famiglie che, quasi sempre, si chiedono quali siano gli aspetti eziologici dei disturbi specifici dell’apprendimento.

In merito alle cause dei disturbi specifici dell’apprendimento vi sono ancora diversi dubbi da chiarire.

Nonostante questo è possibile ricordare che alcuni studi hanno individuato una correlazione tra i DSA e aspetti disfunzionali dei meccanismi cerebrali che, ricordarlo è fondamentale, non compromettono in alcun modo l’intelligenza del bambino.

L’unica criticità è legata alla difficoltà nel coordinamento delle informazioni che provengono da quelle aree cerebrali che, di volta in volta, gestiscono i processi di lettura, di scrittura, di elaborazione dei dati numerici.

Come sopra specificato questo conferma che chi soffre di DSA non è né più pigro, né meno intelligente, ma ha solo bisogno dei suoi tempi per elaborare le informazioni e per portare avanti i processi di lettura e di scrittura.

Molto importante è ricordare che in molti casi i disturbi specifici dell’apprendimento si presentano in associazione con problemi di natura comportamentale.

Non è raro trovare bambini che soffrono di DSA e che, nel contempo, manifestano anche deficit di attenzione, iperattività, disturbi di ansia.

Anche alla luce di questo aspetto è bene non sottovalutare la situazione e, senza imbarazzo alcuno, rivolgersi a uno specialista per un trattamento mirato.

È possibile avere già qualche sentore del disturbo prima che il bambino inizi a cimentarsi con i primi dettati e con le tabelline?

Tenendo fermo il fatto che il periodo migliore per formulare la diagnosi è quello della seconda elementare, quando il bimbo ha ormai automatizzato i principali meccanismi di lettura e di scrittura, è utile ricordare che ci sono dei segnali che è bene non sottovalutare e che, in alcuni casi, si manifestano fin dall’asilo.

Quali sono di preciso?

Le difficoltà a copiare i disegni, così come quelle legate all’utilizzo di forbici e pennarelli.

Cruciale rimane, come già specificato, l’inizio della scuola e l’importanza d’intervenire tempestivamente in caso di sintomi – difficoltà nel riconoscere le lettere dell’alfabeto, loro inversione all’interno delle parole, problemi nell’incolonnamento dei numeri ecc. – per evitare che l’autostima del bambino venga compromessa.

Ringraziamo per l’articolo la Dott.ssa Miolì Chiung, Psicologa psicoterapeuta
www.studiosalem.it

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